Virtus Arechi Salerno, Antonio Carone secondo assistente di coach Paternoster
Il tecnico pugliese lo scorso anno ha sfiorato la promozione in A2 col Valmontone
Dopo aver definito il roster della prima squadra, la Virtus Arechi Salerno completa anche lo staff tecnico. Antonio Carone è il secondo assistente a disposizione di coach Antonio Paternoster, che già potrà contare sul prezioso supporto del tecnico salernitano Giuseppe Caccavo e del preparatore fisico Pasquale Tancredi.
28 anni da compiere, barese di nascita, Carone si è avvicinato dapprima al Minibasket alla Virtus Bitonto e poi è arrivato a guidare l'intero settore del club pugliese. Quindi, nonostante la giovane età, ha iniziato a maturare esperienza in giro per l'Italia. A Matera Carone è stato assistente di Giulio Cadeo, Gigio Gresta e Ciccio Ponticiello. L'anno scorso il tecnico pugliese è stato a Valmontone in Serie B, dove ha fatto da assistente ad Agostino Origlio (i laziali hanno partecipato alle finali di Coppa Italia ed ai playoff per la promozione in A2).
Ora per lui, amante di salerno e dei salernitani, è arrivato il momento di tentare questa nuova avventura con la Virtus Arechi.
- Come ti immagini questa esperienza a Salerno?
«Ho aspettato a lungo di poter venire a Salerno, immagino un'annata impegnativa ma che potrà darci molte soddisfazioni sotto tutti i punti di vista, grazie all'etica del lavoro che subito il coach e il ds Pino Corvo hanno fatto trasparire nelle loro parole».
- Con la guida di coach Paternoster sia tu che Giuseppe Caccavo avrete la possibilità di crescere ulteriormente...
«Poter lavorare con coach Paternoster è un grandissimo piacere, ci siamo solo incontrati per amichevoli estive ma l'idea di entrare a far parte di uno staff del genere mi carica, perché mi darà l'opportunità di vedere ed imparare da uno dei migliori in questo ambiente. Lo stimolo è fortissimo e, oltre ad imparare, sicuramente daremo tutto quello in nostro possesso per aiutare la squadra e la società».
- Visto che si tratta di una squadra nuova di zecca dovrete essere bravi a creare subito una buona intesa tra i componenti dello staff...
«L'unione dello staff è una parte fondamentale in questo sport. Sono sicuro che basteranno poche ore per riuscire ad entrare in sintonia e capire come potremo aiutarci. Avere una guida come Antonio aiuterà a creare questa intesa».
- Hai lavorato anche in categorie superiori, per costruire un progetto duraturo ed ambizioso cosa non deve mai mancare nella vita di un club?
«E' vero, ho lavorato anche in categorie superiori e penso che per ambire in alto non ci si deve mai dimenticare da dove si è partiti e dove si vuole arrivare. Il rispetto dei ruoli e lo spirito di sacrificio possono portare ad ottimi risultati attraverso il lavoro quotidiano! Un altro tassello fondamentale sarà sicuramente l'apporto che il pubblico potrà dare, spero di vedere quanta più gente possibile vicino a questa squadra!».
28 anni da compiere, barese di nascita, Carone si è avvicinato dapprima al Minibasket alla Virtus Bitonto e poi è arrivato a guidare l'intero settore del club pugliese. Quindi, nonostante la giovane età, ha iniziato a maturare esperienza in giro per l'Italia. A Matera Carone è stato assistente di Giulio Cadeo, Gigio Gresta e Ciccio Ponticiello. L'anno scorso il tecnico pugliese è stato a Valmontone in Serie B, dove ha fatto da assistente ad Agostino Origlio (i laziali hanno partecipato alle finali di Coppa Italia ed ai playoff per la promozione in A2).
Ora per lui, amante di salerno e dei salernitani, è arrivato il momento di tentare questa nuova avventura con la Virtus Arechi.
- Come ti immagini questa esperienza a Salerno?
«Ho aspettato a lungo di poter venire a Salerno, immagino un'annata impegnativa ma che potrà darci molte soddisfazioni sotto tutti i punti di vista, grazie all'etica del lavoro che subito il coach e il ds Pino Corvo hanno fatto trasparire nelle loro parole».
- Con la guida di coach Paternoster sia tu che Giuseppe Caccavo avrete la possibilità di crescere ulteriormente...
«Poter lavorare con coach Paternoster è un grandissimo piacere, ci siamo solo incontrati per amichevoli estive ma l'idea di entrare a far parte di uno staff del genere mi carica, perché mi darà l'opportunità di vedere ed imparare da uno dei migliori in questo ambiente. Lo stimolo è fortissimo e, oltre ad imparare, sicuramente daremo tutto quello in nostro possesso per aiutare la squadra e la società».
- Visto che si tratta di una squadra nuova di zecca dovrete essere bravi a creare subito una buona intesa tra i componenti dello staff...
«L'unione dello staff è una parte fondamentale in questo sport. Sono sicuro che basteranno poche ore per riuscire ad entrare in sintonia e capire come potremo aiutarci. Avere una guida come Antonio aiuterà a creare questa intesa».
- Hai lavorato anche in categorie superiori, per costruire un progetto duraturo ed ambizioso cosa non deve mai mancare nella vita di un club?
«E' vero, ho lavorato anche in categorie superiori e penso che per ambire in alto non ci si deve mai dimenticare da dove si è partiti e dove si vuole arrivare. Il rispetto dei ruoli e lo spirito di sacrificio possono portare ad ottimi risultati attraverso il lavoro quotidiano! Un altro tassello fondamentale sarà sicuramente l'apporto che il pubblico potrà dare, spero di vedere quanta più gente possibile vicino a questa squadra!».
© Riproduzione riservata