Ernesto Beatrice ritrova la Serie B con la Virtus Arechi Salerno
Il presidente lo ha voluto nel roster e lui lo ringrazia pubblicamente: «Di Renzullo ci si può fidare»
Ernesto Beatrice è il settimo componente del roster della Virtus Arechi Salerno. E la storia del playmaker battipagliese, fortemente voluto da Nello Renzullo (che lo aveva avuto alle sue dipendenze a Sarno) nell’organico della squadra che affronterà il campionato di Serie B 2017/18 è indubbiamente tutta da raccontare.
Classe 1990, Beatrice ha mosso i primi passi nelle giovanili della Dream Battipaglia, con cui ad appena 14 esordisce anche in Serie C regionale. Due anni dopo il regista originario della Piana del Sele si trasferisce al Delta Basket Salerno, dove (nonostante l’età) gioca più in prima squadra che con le giovanili. In bluarancio Beatrice resta per quattro anni, disputando un campionato di Serie B (l’ultimo disputato in città, ormai 10 anni fa) e tre di Serie C. Nel 2010/11 Beatrice viene ingaggiato dal Giugliano, dove ha la possibilità di cimentarsi nuovamente con la Serie B. L’anno dopo, però, il battipagliese torna al Delta, dove gioca anche in compagnia di Pino Corvo, che alla Virtus Arechi Salerno ritroverà nelle vesti di direttore sportivo. Da quel momento in avanti, Beatrice ha quasi sempre affrontato la Serie C, prima col Basket Sarno (di nuovo in compagnia di Pino Corvo), poi con la Cesarano Scafati, quindi di nuovo con il Basket Sarno. Nel 2015/2016, Beatrice nonostante la corte serrata del San Severo di coach Antonio Paternoster che lo avrebbe voluto riportare in Serie B, il regista salernitano preferisce accettare la sfida di Nello Renzullo e riparte dalla Serie D con la Nuova Pallacanestro Sarno, che stravince il campionato e ottiene la promozione in Serie C. Nella passata stagione, sempre alle dipendenze del patron Renzullo, Beatrice ha centrato l’accesso ai play off.
Il binomio Renzullo-Beatrice, dunque, è destinato a proseguire anche a Salerno.
- Per molti avresti dovuto giocare in Serie B molto più a lungo. Ci torni solo ora, a 27 anni. Possiamo dire: scusate il ritardo?
«Giusto, meglio tardi che mai – ha affermato Ernesto Beatrice –. Sono pronto a tornare a confrontarmi con questa realtà. Ho già fatto due anni di serie B, tra Giugliano e Salerno, e dopo qualche anno ci ritorno finalmente. Si è vero, per il presidente Renzullo, rifiutai un paio di offerte prestigiose. Ma nella mia giovane carriera ho sempre preferito gli uomini e i progetti seri ed ambiziosi. E penso che il presidente sia uno dei pochi veri uomini rimasti in circolazione nella pallacanestro».
- Sei molto legato al presidente Renzullo, cosa ne pensi del progetto Virtus Arechi?
«Sì, è vero, sono molto legato al presidente Renzullo. È un vero uomo, una persona di cui ci si può fidare. Con lui una stretta di mano e una parola data valgono più di una carta scritta. Due anni fa, quando rinunciai alla Serie B, lui mi promise che saremmo tornati insieme su questi palcoscenici. E ora finalmente con il progetto Virtus Arechi ci siamo!».
- Torni a Salerno dopo l’esperienza con il Delta, è passato un po’ di tempo e il basket cittadino ha bisogno di una bella scossa…
«Il progetto Virtus Arechi penso possa essere quello giusto per rilanciare il Basket a Salerno. Qui ci sono cresciuto e ho mosso i miei primi passi in campionati senior. Salerno è una piazza importante, che merita progetti solidi ed ambiziosi. Spero solo che questa sia la scossa giusta e il movimento adatto per portare il nostro capoluogo dove merita. Penso che ci siano le persone e i professionisti giusto per farlo. Mi auguro che quindi tutte le realtà locali creino coesione e aiutino la crescita del progetto, che le invidie vengano sostituite da buon senso di comunità e voglia di far crescere il movimento».
- Cosa pensi di poter dare (in campo e fuori) a coach Paternoster?
«Sarò a completa disposizione di coach Paternoster. In campo risponderò a ciò che mi verrà chiesto, dalla gestione dei ritmi in attacco alla grande aggressività difensiva. Fuori dal campo aiuterò i miei nuovi compagni nell'ambientarsi il prima possibile, siamo tutti giovani e dovremmo fare del Gruppo la nostra forza.
- Dove pensi che possa arrivare la Virtus nel prossimo campionato? Il futuro come lo immagini?
«Questo sarà il primo anno della Virtus Arechi – conclude infine Beatrice –. Il progetto è ambizioso ma, come tutti i progetti seri, ci vorrà un po' per raggiungere gli obbiettivi. Questo sarà un anno di assestamento, ma il DS Pino Corvo sta comunque allestendo un roster competitivo. Nel prossimo futuro la Virtus dovrà essere una realtà di riferimento. Quest'anno, però, non ci poniamo limiti e giocheremo partita dopo partita. Non vedo l'ora di iniziare».
Classe 1990, Beatrice ha mosso i primi passi nelle giovanili della Dream Battipaglia, con cui ad appena 14 esordisce anche in Serie C regionale. Due anni dopo il regista originario della Piana del Sele si trasferisce al Delta Basket Salerno, dove (nonostante l’età) gioca più in prima squadra che con le giovanili. In bluarancio Beatrice resta per quattro anni, disputando un campionato di Serie B (l’ultimo disputato in città, ormai 10 anni fa) e tre di Serie C. Nel 2010/11 Beatrice viene ingaggiato dal Giugliano, dove ha la possibilità di cimentarsi nuovamente con la Serie B. L’anno dopo, però, il battipagliese torna al Delta, dove gioca anche in compagnia di Pino Corvo, che alla Virtus Arechi Salerno ritroverà nelle vesti di direttore sportivo. Da quel momento in avanti, Beatrice ha quasi sempre affrontato la Serie C, prima col Basket Sarno (di nuovo in compagnia di Pino Corvo), poi con la Cesarano Scafati, quindi di nuovo con il Basket Sarno. Nel 2015/2016, Beatrice nonostante la corte serrata del San Severo di coach Antonio Paternoster che lo avrebbe voluto riportare in Serie B, il regista salernitano preferisce accettare la sfida di Nello Renzullo e riparte dalla Serie D con la Nuova Pallacanestro Sarno, che stravince il campionato e ottiene la promozione in Serie C. Nella passata stagione, sempre alle dipendenze del patron Renzullo, Beatrice ha centrato l’accesso ai play off.
Il binomio Renzullo-Beatrice, dunque, è destinato a proseguire anche a Salerno.
- Per molti avresti dovuto giocare in Serie B molto più a lungo. Ci torni solo ora, a 27 anni. Possiamo dire: scusate il ritardo?
«Giusto, meglio tardi che mai – ha affermato Ernesto Beatrice –. Sono pronto a tornare a confrontarmi con questa realtà. Ho già fatto due anni di serie B, tra Giugliano e Salerno, e dopo qualche anno ci ritorno finalmente. Si è vero, per il presidente Renzullo, rifiutai un paio di offerte prestigiose. Ma nella mia giovane carriera ho sempre preferito gli uomini e i progetti seri ed ambiziosi. E penso che il presidente sia uno dei pochi veri uomini rimasti in circolazione nella pallacanestro».
- Sei molto legato al presidente Renzullo, cosa ne pensi del progetto Virtus Arechi?
«Sì, è vero, sono molto legato al presidente Renzullo. È un vero uomo, una persona di cui ci si può fidare. Con lui una stretta di mano e una parola data valgono più di una carta scritta. Due anni fa, quando rinunciai alla Serie B, lui mi promise che saremmo tornati insieme su questi palcoscenici. E ora finalmente con il progetto Virtus Arechi ci siamo!».
- Torni a Salerno dopo l’esperienza con il Delta, è passato un po’ di tempo e il basket cittadino ha bisogno di una bella scossa…
«Il progetto Virtus Arechi penso possa essere quello giusto per rilanciare il Basket a Salerno. Qui ci sono cresciuto e ho mosso i miei primi passi in campionati senior. Salerno è una piazza importante, che merita progetti solidi ed ambiziosi. Spero solo che questa sia la scossa giusta e il movimento adatto per portare il nostro capoluogo dove merita. Penso che ci siano le persone e i professionisti giusto per farlo. Mi auguro che quindi tutte le realtà locali creino coesione e aiutino la crescita del progetto, che le invidie vengano sostituite da buon senso di comunità e voglia di far crescere il movimento».
- Cosa pensi di poter dare (in campo e fuori) a coach Paternoster?
«Sarò a completa disposizione di coach Paternoster. In campo risponderò a ciò che mi verrà chiesto, dalla gestione dei ritmi in attacco alla grande aggressività difensiva. Fuori dal campo aiuterò i miei nuovi compagni nell'ambientarsi il prima possibile, siamo tutti giovani e dovremmo fare del Gruppo la nostra forza.
- Dove pensi che possa arrivare la Virtus nel prossimo campionato? Il futuro come lo immagini?
«Questo sarà il primo anno della Virtus Arechi – conclude infine Beatrice –. Il progetto è ambizioso ma, come tutti i progetti seri, ci vorrà un po' per raggiungere gli obbiettivi. Questo sarà un anno di assestamento, ma il DS Pino Corvo sta comunque allestendo un roster competitivo. Nel prossimo futuro la Virtus dovrà essere una realtà di riferimento. Quest'anno, però, non ci poniamo limiti e giocheremo partita dopo partita. Non vedo l'ora di iniziare».
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