Attilio Pierini rinnova con Recanati
Quindicesima stagione con l'USBR
Attilio Pierini ha sciolto la riserva ed ha accettato di suggellare, per il 15^ anno consecutivo, il matrimonio con l’U.S.B.R., rinforzando, così come certificato dai mass-media nazionali nel corso della scorsa stagione sportiva, il record di permanenza in un Club tra tutti i giocatori di Serie A1, A2 e B attualmente in attività.
E così la bandiera del Basket Recanati, soprannominato “Attila”, sarà ancora ai nastri di partenza del Campionato di Serie B con il ruolo di capitano, dopo aver tagliato le 700 presenze in carriera di cui 200 tra A Dilettanti, Serie A2.
Attilio Pierini, classe 1981 è un’ala-pivot di 201 cm, cresciuto nel settore giovanile di Porto Recanati, dove vive tutt’ora. Dopo la prima esperienza senior a Porto San Giorgio (C1) e Castelraimondo (C2), ha trovato a Recanati la definitiva consacrazione diventando uno dei pilastri dell’ascesa dei leopardiani dalla Serie C1 all’A2 e sfondando il muro dei 5000 punti realizzati in carriera. Ha sempre disputato i playoff e tre finali promozione ed è stato il miglior realizzatore a livello nazionale in C1, “fatturando” 1093 punti nella stagione 2007/08, riconfermandosi l’anno successivo con una media di 18.4 punti a partita, valsagli il 3^ posto a livello nazionale in B Dilettanti alle spalle di un mito come Mario Boni. Alla sua prima esperienza in A Dil. ha avuto una media di 12 punti, 10.9 al secondo, 14.8 al terzo, a testimonianza della sua innata voglia di migliorarsi sempre. In A2 Silver nel 2014/15 ha viaggiato a 8.7, mentre nella stagione 2015/2016 in Serie A2 Est ha giocato mediamente 26.6 minuti realizzando 10.9 con il 47% da 2 ed il 39% da 3, con anche 4.4 rimbalzi a partita, 1.2 palle recuperate, disputando il miglior campionato in carriera e contribuendo in maniera determinante alla permanenza dell’USBR nella 2^ serie nazionale. Sfortunata la scorsa stagione, come d’altronde quella del club gialloblu, con continui guai fisici che lo hanno tartassato costringendolo ad un intervento chirurgico al piede a novembre 2016. Alla fine per il capitano solo 17 partite con 20.4 minuti di media e “solo” 6.6 punti, essendo rimasto fermo ai box per 3 mesi. Nemmeno il rientro è stato dei più fortunati, con l’altro piede che, a causa del sovraccarico precedente all’intervento, si è infiammando richiedendo un nuovo piccolo intervento di pulizia ai tendini effettuato un mese fa. Attualmente Attila sta svolgendo la riabilitazione, in modo di poter essere pronto per l’inizio della preparazione a metà agosto.
“Abbiamo inseguito Attilio fin dal primo istante in cui abbiamo deciso di iscriverci in B – racconta il g.m. Michele Paoletti –, dato che aveva legittimamente ambizioni di rimanere in A2 con diversi Club che si erano fatti avanti per corteggiarlo. A convincerlo, oltre allo sconfinato amore per la maglia gialloblu, ha inciso la firma di un coach come Coen, che lui stima tantissimo, tanto da reputare il suo biennio recanatese la tappa più importante nella sua maturazione come giocatore. Attilio, oltre che un grande lavoratore, è un ragazzo sempre equilibrato il quale, oltre che con le sue doti offensive che in B sono ‘illegali’, darà senz’altro una mano al gruppo nello spogliatoio, avendo le capacità di tenere tutti uniti, anche fuori dal campo. Per lui quella passata è stata una stagione devastante a livello morale, dato che oltre che dover subire l’onta della retrocessione con la squadra che sente sua da 14 anni, non ha potuto dare una mano come avrebbe voluto per i noti problemi al piede. Questo sarà un’ulteriore iniezione di rabbia sportiva che metterà nel nostro motore trasmettendola ai compagni. Giancarlo Sacco, uno che qualche giocatore ne ha avuto per le mani in carriera, di Attilio mi ha sempre detto di stimarlo tantissimo perché non ha mai visto un atleta che ogni anno, cercando sempre in modo maniacale di migliorarsi fisicamente e tecnicamente, compie un ulteriore passo in avanti. Personalmente sono sicuro che ne farà un altro anche quest’anno…”.
E così la bandiera del Basket Recanati, soprannominato “Attila”, sarà ancora ai nastri di partenza del Campionato di Serie B con il ruolo di capitano, dopo aver tagliato le 700 presenze in carriera di cui 200 tra A Dilettanti, Serie A2.
Attilio Pierini, classe 1981 è un’ala-pivot di 201 cm, cresciuto nel settore giovanile di Porto Recanati, dove vive tutt’ora. Dopo la prima esperienza senior a Porto San Giorgio (C1) e Castelraimondo (C2), ha trovato a Recanati la definitiva consacrazione diventando uno dei pilastri dell’ascesa dei leopardiani dalla Serie C1 all’A2 e sfondando il muro dei 5000 punti realizzati in carriera. Ha sempre disputato i playoff e tre finali promozione ed è stato il miglior realizzatore a livello nazionale in C1, “fatturando” 1093 punti nella stagione 2007/08, riconfermandosi l’anno successivo con una media di 18.4 punti a partita, valsagli il 3^ posto a livello nazionale in B Dilettanti alle spalle di un mito come Mario Boni. Alla sua prima esperienza in A Dil. ha avuto una media di 12 punti, 10.9 al secondo, 14.8 al terzo, a testimonianza della sua innata voglia di migliorarsi sempre. In A2 Silver nel 2014/15 ha viaggiato a 8.7, mentre nella stagione 2015/2016 in Serie A2 Est ha giocato mediamente 26.6 minuti realizzando 10.9 con il 47% da 2 ed il 39% da 3, con anche 4.4 rimbalzi a partita, 1.2 palle recuperate, disputando il miglior campionato in carriera e contribuendo in maniera determinante alla permanenza dell’USBR nella 2^ serie nazionale. Sfortunata la scorsa stagione, come d’altronde quella del club gialloblu, con continui guai fisici che lo hanno tartassato costringendolo ad un intervento chirurgico al piede a novembre 2016. Alla fine per il capitano solo 17 partite con 20.4 minuti di media e “solo” 6.6 punti, essendo rimasto fermo ai box per 3 mesi. Nemmeno il rientro è stato dei più fortunati, con l’altro piede che, a causa del sovraccarico precedente all’intervento, si è infiammando richiedendo un nuovo piccolo intervento di pulizia ai tendini effettuato un mese fa. Attualmente Attila sta svolgendo la riabilitazione, in modo di poter essere pronto per l’inizio della preparazione a metà agosto.
“Abbiamo inseguito Attilio fin dal primo istante in cui abbiamo deciso di iscriverci in B – racconta il g.m. Michele Paoletti –, dato che aveva legittimamente ambizioni di rimanere in A2 con diversi Club che si erano fatti avanti per corteggiarlo. A convincerlo, oltre allo sconfinato amore per la maglia gialloblu, ha inciso la firma di un coach come Coen, che lui stima tantissimo, tanto da reputare il suo biennio recanatese la tappa più importante nella sua maturazione come giocatore. Attilio, oltre che un grande lavoratore, è un ragazzo sempre equilibrato il quale, oltre che con le sue doti offensive che in B sono ‘illegali’, darà senz’altro una mano al gruppo nello spogliatoio, avendo le capacità di tenere tutti uniti, anche fuori dal campo. Per lui quella passata è stata una stagione devastante a livello morale, dato che oltre che dover subire l’onta della retrocessione con la squadra che sente sua da 14 anni, non ha potuto dare una mano come avrebbe voluto per i noti problemi al piede. Questo sarà un’ulteriore iniezione di rabbia sportiva che metterà nel nostro motore trasmettendola ai compagni. Giancarlo Sacco, uno che qualche giocatore ne ha avuto per le mani in carriera, di Attilio mi ha sempre detto di stimarlo tantissimo perché non ha mai visto un atleta che ogni anno, cercando sempre in modo maniacale di migliorarsi fisicamente e tecnicamente, compie un ulteriore passo in avanti. Personalmente sono sicuro che ne farà un altro anche quest’anno…”.
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