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Serie B 19/06/2017, 09.39 Ufficiale

Marco Andreazza è il nuovo coach del Basket Golfo Piombino

Andreazza succede a Padovano sulla panchina di Piombino

Serie B

Arriva dalla positiva esperienza in A2 con l'Assigeco Piacenza la nuova guida dei gialloblu piombinesi

 

Il nuovo coach del Basket Golfo Piombino, Marco Andreazza, è un veneto di Montebelluna, città che ha visto i suoi natali il 29 giugno del 74.

 

Si potrebbe definire “coach di basket per caso”, perché viene da una famiglia di calciatori, il nonno, il babbo e lo zio, che è l’allenatore Attilio Tesser. Infatti gioca a calcio arrivando anche in prima squadra nella vicina Careano, ma poi, a seguito di un infortunio grave, inizia insieme agli amici a seguire il basket, se ne innamora e nel 1994 il Presidente della locale società di basket, Ugo Brugnara, lo spinge ad entrare nel mondo del basket e a frequentare i corsi per allenatore e così di seguito , sempre a Montebelluna inizia a fare le prime esperienze con le giovanili.

 

E da coach per caso, grazie alle sue capacità e alla grande passione per questo sport,  diviene nel tempo un bravissimo tecnico a livello giovanile, infatti nel settore ricoprirà ruoli importanti, come quello di assistente in nazionale, di responsabile tecnico e coach in società importanti, come Benetton Treviso, Montegranaro e Casalpusterlengo.

Con Casalpusterlengo, società nella quale ha allenato fino al 2016, ha raggiunto da coach dell’under 19 e dell’under 17 le rispettive finali nazionali, e dopo il terzo posto ottenuto nel 2014/15 è stato anche insignito del titolo di miglior allenatore della competizione.

 

Con i senor invece ha fatto parte dello staff della Benetton Treviso (A1), è stato vice coach a Montegranaro, in B1 e dopo la promozione, anche in A2, lo stesso ruolo per tre anni ad Omegna in B1, ha allenato in C a Conegliano e Villafranca, infine nel 2016/17 fa il grande salto e su richiesta dei dirigenti della società casalina, rinuncia all’impegno a lungo termine come responsabile delle giovanili per andare ad allenare in A2 l’Assigeco Piacenza (società nata dalla fusione fra Casalpusterlengo e Basket Piacenza).

 

 

Nella seconda serie nazionale raggiunge la salvezza, ma con un po’ di apprensione nella fase finale del campionato. Nella prima metà del campionato parte alla grande e staziona stabilmente in zona playoff, con 10 vittorie su 17 incontri, battendo in trasferta Verona, Roseto, Udine, squadre che gli finiranno davanti e perdendo solo dopo overtime contro la corazzata Virtus Bologna.

Nel finale di stagione il rendimento della sua squadra cala bruscamente, complici anche i numerosi infortuni, fra cui spiccano quelli di Matteo Formenti e dell’americano Bobby Jones e si vede così avvicinare pericolosamente alla zona playout, vincendo solo 2 partite nelle ultime 13, ma anche qui togliendosi una grande soddisfazione  battere Trieste, che finirà il campionato in testa, a pari punti con Virtus e Treviso.     La salvezza arriva comunque con un giornata di anticipo sulla fine del campionato.

Per lui a Piombino sarà un debutto nella categoria, di sicuro potrà portare la sua esperienza a livello giovanile, fattore importante in un campionato che prevede l’obbligo di tre under nei dieci, ma anche il suo entusiasmo, la sua passione  e la sua competenza.

 

Queste le sue prime parole da coach del Basket Golfo:

Sono molto contento della possibilità che mi è stata offerta dalla dirigenza del Basket Piombino perché qui c'è la possibilità di fare pallacanestro di alto livello in un ambiente sereno e professionale al massimo.

 Il seguito dei tifosi è ottimo , la dirigenza molto seria per cui quello che posso promettere è che la squadra lotterà per la maglia in ogni partita con sudore e sacrificio.

Per il resto sarà il lavoro sul campo e la conoscenza reciproca che ci dirà dove possiamo arrivare.

© Riproduzione riservata
A. Bari

A. Bari

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • vondemonadis 19/06/2017, 14.48

    A Piacenza ha fatto il suo, senza infamia e senza lode.

  • Altroconsumo 19/06/2017, 13.46 Mobile

    Chissà perché Piombino non privilegia allenatori toscani che sono i migliori