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Serie B 30/05/2017, 13.36

"Riprogrammare per ripartire". La conferenza stampa dell'Amatori Pescara

Il Presidente Carlo Di Fabio si è espresso, davanti alla stampa locale e ai microfoni di Rete8, sul futuro dell'Amatori e sulle prossime necessità della società pescarese

Serie B

"Riprogrammare per ripartire". La sintesi della conferenza stampa dell'Amatori Basket

Ieri il Presidente Carlo Di Fabio si è espresso, davanti alla stampa locale e ai microfoni di Rete8, sul futuro dell'Amatori e sulle prossime necessità della società pescarese.

Di seguito, una sintesi dei punti toccati dal presidente, in risposta alle domande dell'Ufficio Stampa dell'Amatori e dei giornalisti accorsi all'evento. Ringraziamo la stampa per aver presenziato all'evento.

-CONSUNTIVO SULLA STAGIONE APPENA CONCLUSA: sicuramente il bilancio su questa stagione è positivo: abbiamo raggiunto di nuovo un obiettivo importante. Non siamo riusciti a migliorare il piazzamento finale, ma abbiamo dato di nuovo entusiasmo alla piazza e siamo comunque arrivati in semifinale nonostante un anno poco fortunato. Nei playoff ci siamo giocati benissimo le nostre carte. Si chiude un triennio fantastico. Forse, con il senno di poi, essere partiti con i favori del pronostico non ci ha favorito e ci ha fatto partire con un pizzico di appagamento che, complice un calendario difficile e qualche infortunio, ci ha fatto rincorrere già dalle prime giornate. Con qualche punticino in più durante il campionato, avremmo evitato Montegranaro e forse ora staremmo parlando di qualcosa di diverso. Resta il fatto che abbiamo acquisito consapevolezza e ci siamo radicati ancora meglio nel territorio;

-FUTURO:  è un momento importante, in cui bisogna fare tanti ragionamenti. Dopo queste valutazioni si potranno fare programmi precisi per il futuro: dopo un triennio di successi bisogna letteralmente riprogrammare un ciclo. Stiamo crescendo di anno in anno e vogliamo arrivare a dei successi che questa piazza merita. La dirigenza, comunque, avrà molto da lavorare: c'è bisogno assoluto di implementare l'impianto societario e questa è la prima cosa per guardare davvero alle prossime stagioni;

-SOCI: l'Amatori si regge sul grande lavoro dei sei, sette soci che la compongono. Ognuno mette il proprio lavoro, la propria energia, le proprie risorse, per far funzionare una macchina comunque importante, che conta una trentina di dipendenti. La domenica la squadra va in campo ma dietro c'è tantissimo lavoro e qualcuno si sta sobbarcando davvero tantissime responsabilità: sarebbe davvero importante poter accogliere qualche nuovo socio;

-RAPPORTO CON PESCARA BASKET: Amatori Basket e Pescara Basket in questo momento possono essere identificate come un'unica identità. Idee comuni, lavoro comune; il presidente factotum Luca Di Censo si è sobbarcato quest'anno un lavoro incredibile sulle sue spalle: ha gestito tantissimi aspetti, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile. Ormai le basi sono state gettate e i due sodalizi hanno un'unica strada comune. La gestione del Palaelettra rafforzerà questa simbiosi;

-PUBBLICO: avere un vero e proprio zoccolo duro, che ci segue dal primo giorno, anche in trasferta, è un motivo di orgoglio. Non siamo il primo sport, nemmeno per i media, in una città evidentemente calciofila. Noi cerchiamo di rimboccarci le maniche e la spinta dagli spalti ci dà la motivazione per ripartire al meglio. Vogliamo aprire una campagna di fidelizzazione, per cercare di capire chi vuole davvero bene a questa società, per vedere chi vuole salire sul carro nel momento di riprogrammare un cammino;

-RAPPORTO CON GLI ENTI: ringrazio il dottor Giuliante che al Comune fa di tutto per accontentarci. Ma per il resto siamo totalmente abbandonati: promesse non mantenute, tanti vorrei ma non posso. Spesso l'Amatori è messa da parte, accantonata per dare spazio a eventi di pochi giorni o comunque meno rappresentativi. Gli enti comunali, provinciali, regionali, sono totalmente assenti nel rapporto con la squadra.Non chiediamo soltanto aiuto economico: ci possono essere tanti modi per supportare una squadra; basterebbe la sicurezza di avere l'impianto a disposizione o qualche piccola concessione. Invece siamo di fronte a tante promesse e nessuna è stata mantenuta.Il Comune ha tanti problemi, sicuramente superiori allo sport ma, ripeto, noi non chiediamo la luna. Stendo il tappeto rosso a chiunque voglia darci un contributo e, ripeto, non solo economico. Cerchiamo soltanto una mano, magari anche solo per tutelare il nostro settore giovanile;

-MARKETING: Non abbiamo una vera e propria struttura Marketing. I nostri dirigenti, davvero porta a porta, cercano di trovare energie per la nostra causa. Abbiamo sicuramente bisogno di un marketing più professionale, che ci possa aiutare sul il territorio. Forse ci troviamo indietro su questo aspetto anche colpa nostra: non ci abbiamo investito tantissimo, ma posso dire apertamente che siamo aperti a nuove soluzioni, pronti ad ascoltare chiunque ci faccia una proposta.Dopo il boom sportivo dello scorso anno, forse, il nostro exploit è stato un po' coperto dalla promozione della Pescara calcio. Il successo calcistico ci fa davvero piacere, perchè tutte le buone notizie che riguardano Pescara ci fanno felici, ma probabilmente, a livello commerciale, questa concomitanza non ha fatto bene alla causa della pallacanestro pescarese. Speriamo di poter fare meglio in futuro.

-TELEVISIONE: un'altra nota lieta di questa stagione è la partnership con Rete8: faccio i complimenti a tutti e in particolare a Enrico Giancarli. L'emittente ci ha seguito davvero e durante i playoff lo ha fatto ancora di più. Rete8 è un partner adeguato per i nostri programmi e per i nostri progetti futuri.

-ALLARGAMENTO ALL'IMPRENDITORIA LOCALE: su questo ci siamo impegnati davvero, chiedendo la partecipazione agli eventi della nostra vita societaria. La risposta è stata scarsa. Di certo la differenza tra Serie A e serie B a basket si avverte; forse dobbiamo fare autocritica e dobbiamo crescere, ma speriamo ci possa essere, a prescindere, una risposta migliore già nel breve periodo;

-PROGRAMMAZIONE AGONISTICA:  dobbiamo prima pensare ad altri aspetti, ad un allargamento della base societaria, ad un miglioramento complessivo della struttura. Poi potremo fare veri annunci. L'obiettivo sportivo per l'anno prossimo non è stato ancora deciso. Dobbiamo valutare le forze su cui possiamo contare, almeno a livello biennale. Vedremo cosa fare: magari prendere respiro per riprogrammare, oppure partire subito con un nuovo ciclo teso alla vittoria immediata. Potremmo pensare anche ad un periodo di transizione: non vorrebbe dire tirare i remi in barca, ma attingere di più al settore giovanile. Sono certo che i nostri giovani farebbero una grande figura e manterrebbero tranquillamente la categoria. Ma, ripeto, è presto. Ci sono tantissime strade possibili e le vaglieremo una per una.


-CAPITOLO ALLENATORE: Giorgio Salvemini è sotto contratto e questo è un dato di fatto. Si è creato un rapporto umano fortissimo, fatto di grandissima stima reciproca. In questo senso, non conta il contratto ma contano le riflessioni e i ragionamenti che si devono fare, dall'una e dall'altra parte.  Si deve parlare di programmi, di obiettivi, su cui l'Amatori non può ancora esprimersi perchè non ha ancora deciso quale strada prendere. Parlo a nome di tutti i soci: vediamo Salvemini a capo di qualsiasi progetto tecnico, ma i matrimoni si fanno in due. Giorgio ha dato qualcosa di incredibile a questa squadra: magari proporgli qualcosa di sottodimensionato non sarebbe giusto. Vediamo cosa succede. Ovviamente queste mie parole non determinano nulla: la società sta riflettendo per affidare a Giorgio il progetto giusto. Ci siamo abituati a vincere, vogliamo dare tanto. Sottolineo che lui ha dato già massima disponibilità, ma dire di più adesso avrebbe poco senso. Il rapporto tra noi è talmente tanto bello, talmente confidenziale, che non c'è e non ci sarà nessun problema.Tutta la società lo vede a capo del progetto tecnico, ma è giusto dare a lui la possibilità di rifletterci sopra. Ci guarderemo negli occhi e troveremo la via giusta per ripartire,  motivati al massimo.  Qualsiasi progetto davvero ambizioso, comunque, lo vedrebbe a capo dello staff tecnico. Senza ombra di dubbio.


-PARCO GIOCATORI: sono scaduti tutti i contratti, tranne quello di Pepe. Ma posso dire con certezza che non c'è nessuno che ha già la valigia in mano. Tutti hanno manifestato la voglia di rimanere e per questo li ringrazio di cuore. Si faranno delle valutazioni e si deciderà chi tenere, in base al progetto tecnico che decideremo di seguire. Leggera preferenza per i giocatori di proprietà e per quelli di Pescara, ma qualsiasi scelta è da inserire nel programma tecnico del futuro. Ogni aspetto va inserito in una programmazione generale.


-RAJOLA: il capitano è il nostro Totti. Deciderà lui se continuare o meno. Nei playoff ha avuto un rendimento incredibile: sfido chiunque a dire che dimostra quarantacinque anni. Stefano è una risorsa per la nostra società: sicuramente rimarrà nell'Amatori, vedremo se con la canotta o con la giacca e la cravatta. Ma lui è un valore aggiunto, ce lo teniamo strettissimo.


-L'ORGOGLIO DI ESSERE IL PRESIDENTE DI PESCARA: è un orgoglio che non ho vissuto soltanto nei playoff, ma che ho sentito tutto l'anno. Grande soddisfazione, ma l'Amatori non è soltanto Carlo Di Fabio e quindi ringrazio nuovamente tutti i dirigenti che durante la stagione hanno dato tutto; per me non sono soltanto soci: sono uomini, amici, che qualche volta litigano, qualche volta si scontrano, ma hanno una grande unità d'intenti, che porta a condividere la passione per questa città e questo sport. Vivere e rappresentare Pescara e il basket mi gratifica e ci dà grandi soddisfazioni a tutta l'Amatori.

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E. Carchia

E. Carchia

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