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Serie B 16/03/2017, 15.56

Caso David Hawkins: dichiarazioni Avv. Rampulla e Dott. Ramaschi

Si è svolta su Radio 5.9 questa mattina (Giovedi 16 Marzo 2017) la conferenza stampa on line per fare il punto della situazione riguardante David Hawkins assieme all'Avv. Rampulla, e del Main Sponsor Sesa, nella persona del Dott. Carlo Ramaschi

Serie B

Si è svolta su Radio 5.9 questa mattina (Giovedi 16 Marzo 2017) la conferenza stampa on line per fare il punto della situazione riguardante David Hawkins assieme all'Avv. Rampulla, e del Main Sponsor Sesa, nella persona del Dott. Carlo Ramaschi.

Avv. Alessandro Rampulla: “essendo in possesso di visto d'ingresso per lavoro (secondo la Questura) ed avendo successivamente richiesto un permesso di soggiorno conforme al visto che possedeva, è del tutto in grado di lavorare e richiedere ad residenza, assistenza sanitaria, etc, ha quindi i medesimi diritti di chi ha il permesso di soggiorno (come specificato da varie circolari del Ministero dell'Interno). A valle di questa precisazione, a livello sportivo l'art. 1 comma 9 del regolamento FIP stabilisce che per poter tesserare un giocatore l'atleta deve essere in possesso di un valido permesso di soggiorno per tutta la durata della stagione sportiva. Hawkins è arrivato con visto valido fino al 4 luglio, ed il 24 febbraio ha ricevuto convocazione, per i rilievi delle impronte digitali, il giorno 24 febbraio. Se la sua presenza non fosse stata regolare, la Questura non l'avrebbe convocato per fare i rilievi previsti nell'ambito della concessione del permesso di soggiorno. Per quanto riguarda la società, il Basket Sustinente, prima del tesseramento, ha effettuato i controlli sui documenti, verificando che era in possesso di un visto valido per tutta la durata della stagione sportiva, ha scambiato mail con l'Ufficio Tesseramenti, che ha rimosso i blocchi informatici al tesseramento in forza della documentazione prodotta dalla società” - Allora, successivamente cosa è stato contestato alla società, è stato chiesto all'Avvocato Rampulla: “Il blocco del tesseramento successivo alla prima partita giocata e la successiva convocazione da parte della Procura federale sono avvenuti senza motivazioni, non facendo riferimento ad articoli specifici del regolamento FIP, cosa che limita evidentemente la possibilità della società ad integrare la documentazione o a spiegare la situazione. E' quindi una evidente limitazione della possibilità di difesa. E' appena il caso che l'ufficio Tesseramenti, avendo rimosso i blocchi ed avendo poi tesserato il giocatore, ha già effettuato un'attività di controllo, ma soprattutto non ha per nulla motivato qual era il cambiamento avvenuto tra un tesseramento effettuato regolarmente ed il successivo blocco.. E' chiaro quindi, secondo noi, che non solo David Hawkins ha la possibilità di giocare regolarmente, ma anche che le modalità del blocco del tesseramento sono illeggittimi sia nel merito che nella forma”.

Un'ultima domanda è relativa a quali sono i tempi entro cui si arriverà alla conclusione della vicenda. “Il Tribunale federale ci ha comunicato che entro dieci giorni vi sarà l'udienza, e poi la decisione finale, essendo basata esclusivamente sull'analisi dei documenti, dovrebbe essere molto celere. Concludo dicendo che le modalità con cui il Basket Sustinente si è mosso, a tutti i livelli, sono professionalmente degne di una società di rango ben superiore a quello in cui milita sportivamente, e ci auguriamo che venga riconosciuto il suo diritto.

Dott. Carlo Ramaschi (Sesa):Chiarito i fatti legali, lo sponsor del Basket Sustinente, il Sesa rappresentato dall'A.D. Dr. Ramaschi, ha spostato il fuoco sul comportamento generale tenuto dalla FIP in questa ed altre vicende, chiedendosi perchè la FIP abbia bloccato David Hawkins, non dal punto di vista delle motivazioni legali, ma di strategia nei confronti del movimento del basket, evidenziando come molti sono le evidenze, in questa come in altre situazioni, a livello di minors ma anche di serie maggiori, in cui la FIP tiene comportamenti lesivi del diritto nel senso legale del termine, e spesso viceversa prendendo decisioni che danneggiano lo sviluppo del movimento, come la necessità di adeguare le misure dei campi, l'aumento di tasse gara e NAS, ammettendo appunto gli stranieri nelle minors per anni e poi inopinatamente bloccandoli, lasciando circolare nelle serie minori centinaia di ex giocatori di A che “svernano” lautamente pagati nelle serie minori. Un ultimo punto è stato puntualizzare come il Basket Sustinente, con Hawkins ed un investimento molto limitato, oltre a non aver fatto il passo più lungo della gamba, perchè è un società sana e senza debiti, abbia portato entusiasmo richiamato ragazzini....promosso il basket a 360°. E che quindi continuerà a fare tutto quello che serve al basket ed al suo sviluppo, come fa da 40 anni.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • laspadanellaroccia 20/03/2017, 14.10
  • ominostrakko 16/03/2017, 17.38

    Tralasciando l'intervento del secondo avvocato (fuffa e brontolii pro domo sua) è da evidenziare quello del primo, che fornisce chiarimenti molto espliciti sulla situazione del giocatore americano, perfettamente in grado di giocare secondo qualsiasi norma del diritto civile e del regolamento FIP.
    E' sempre più chiaro che la federazione ha omesso per anni di verificare i permessi degli stranieri di C, salvo farsi trovare con le mani nella marmellata e modificare in corsa le regole, attribuendo alle società l'onere della verifica. Ai primi rilievi ufficiali ha "sparato nel mucchio" sospendendo chi doveva ma anche chi era perfettamente in regola, coerentemente con il comportamento confusionario e contraddittorio che la caratterizza.
    Vorrei far notare al caro presidente e ai suoi "tecnici" che non esiste l'immunità parlamentare per i dirigenti federali, e che se stavolta la Sustinente si sta tutelando a difesa non è detto che la prossima si infastidisca di più e proceda all'attacco, denunciando la FIP per quello che si sta sempre più prefigurando come un vero e proprio comportamento illecito.