Poderosa Montegranaro, intervista a Francesco Bedetti
Il giocatore è rientrato dopo un problema muscolare
Dopo più di un mese ai box per un fastidioso problema muscolare, Francesco Bedetti ha fatto il suo esordio ufficiale in gialloblu domenica scorsa a Venafro. Una prestazione subito convincente (13 punti con 6/9 dal campo e 6 rimbalzi in 21’) per rodare il motore in vista di una partita che, da santarcangiolese, sente molto: quella di domenica pomeriggio (ore 18, palasport via Martiri d’Ungheria) con la Nts Informatica Rimini.
Francesco, hai subito sfoderato una bella prova domenica scorsa. Com’è stata, vista coi tuoi occhi?
Sono abbastanza contento. Giocavamo contro una squadra di livello più basso rispetto al nostro, ma sono felice perché mi sono trovato subito a mio agio con i compagni. A livello personale è andata bene, le gambe hanno tenuto, sono soddisfatto come inizio.
È vero che sulla carta la partita di Venafro era abbastanza abbordabile, ma siete stati bravi ad evitare qualsiasi rischio sin dai primi minuti.
Rispetto a Isernia e Valdiceppo, abbiamo fatto girare molto di più la palla e abbiamo avuto la grinta giusta, quella di chi vuole ammazzare la partita subito, ad ogni azione. E infatti una volta presi i 20 punti di vantaggio abbiamo sempre aumentato il divario, a differenza degli alti e bassi che avevamo avuto nelle precedenti partite.
Com’è questa Poderosa “da dentro”, dopo averla vissuta per un mese “da fuori”?
Da giocatore si vive malissimo lo stare fuori, si vorrebbe sempre essere in campo a dare una mano ai compagni. Comunque ho visto una buona aggressività, possiamo migliorare nella circolazione di palla e dobbiamo salire ancora in difesa, perché poi quando le cose in attacco non vengono, nonostante il talento che abbiamo, possiamo permetterci qualche errore in più.
L’avversaria di domenica, Rimini, immaginiamo tu la conosca bene.
Sì, in particolare conosco Luca Pesaresi, con il quale ho giocato insieme per tanti anni. Un grandissimo talento. Conosco anche il loro pivot, Charlie Foiera, che ha qualche annetto ma che continua a farsi sentire, me lo ricordo bene nei derby contro di noi di Santarcangelo. Poi c’è una lunga schiera di giovani che hanno faccia tosta e corsa per dare fastidio a tutti. E conoscendo lo spirito dei Crabs sono sicuro che daranno filo da torcere.
In queste prime giornate ci sono state parecchie sorprese. Che campionato hai inquadrato finora?
È una cosa che sta succedendo un po’ in tutti e quattro i gironi. Tutte le big stanno lasciando dei punti per strada da squadre che non ti aspetti. Bisogna essere dei martelli, andare in campo
sapendo che in ogni partita puoi rischiare di perdere qualche punto che poi alla fine ti può costare care.
Francesco, hai subito sfoderato una bella prova domenica scorsa. Com’è stata, vista coi tuoi occhi?
Sono abbastanza contento. Giocavamo contro una squadra di livello più basso rispetto al nostro, ma sono felice perché mi sono trovato subito a mio agio con i compagni. A livello personale è andata bene, le gambe hanno tenuto, sono soddisfatto come inizio.
È vero che sulla carta la partita di Venafro era abbastanza abbordabile, ma siete stati bravi ad evitare qualsiasi rischio sin dai primi minuti.
Rispetto a Isernia e Valdiceppo, abbiamo fatto girare molto di più la palla e abbiamo avuto la grinta giusta, quella di chi vuole ammazzare la partita subito, ad ogni azione. E infatti una volta presi i 20 punti di vantaggio abbiamo sempre aumentato il divario, a differenza degli alti e bassi che avevamo avuto nelle precedenti partite.
Com’è questa Poderosa “da dentro”, dopo averla vissuta per un mese “da fuori”?
Da giocatore si vive malissimo lo stare fuori, si vorrebbe sempre essere in campo a dare una mano ai compagni. Comunque ho visto una buona aggressività, possiamo migliorare nella circolazione di palla e dobbiamo salire ancora in difesa, perché poi quando le cose in attacco non vengono, nonostante il talento che abbiamo, possiamo permetterci qualche errore in più.
L’avversaria di domenica, Rimini, immaginiamo tu la conosca bene.
Sì, in particolare conosco Luca Pesaresi, con il quale ho giocato insieme per tanti anni. Un grandissimo talento. Conosco anche il loro pivot, Charlie Foiera, che ha qualche annetto ma che continua a farsi sentire, me lo ricordo bene nei derby contro di noi di Santarcangelo. Poi c’è una lunga schiera di giovani che hanno faccia tosta e corsa per dare fastidio a tutti. E conoscendo lo spirito dei Crabs sono sicuro che daranno filo da torcere.
In queste prime giornate ci sono state parecchie sorprese. Che campionato hai inquadrato finora?
È una cosa che sta succedendo un po’ in tutti e quattro i gironi. Tutte le big stanno lasciando dei punti per strada da squadre che non ti aspetti. Bisogna essere dei martelli, andare in campo
sapendo che in ogni partita puoi rischiare di perdere qualche punto che poi alla fine ti può costare care.
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