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Serie B 30/08/2016, 14.02

Cus Jonico, parlano il presidente Cosenza e il Gm Conversano

Il presidente: “Abbiamo rinnovato con la speranza di fare bene. Istituzioni ancora fredde”

Serie B
A un mese dall’avvio del campionato e ad un paio di giorni dall’esordio in amichevole del “nuovo” Cus Jonico Basket Taranto, giovedì 1 settembre contro Ferentino formazione di A2, il presidente Sergio Cosenza e il general manager Roberto Conversano hanno concesso questa intervista a Toni Cappuccio, esperto e seconda voce storica del basket tarantino.

Roberto Conversano, squadra nuova e grande ciliegia sulla torta con l’arrivo di Chiacig. Scusate: ma forse, avete vinto alla Lotteria o qualche gratta&vinci?

Magari! Purtroppo non abbiamo quest’abitudine di sfidare la fortuna così. E’ tutta farina del nostro sacco, moneta su moneta. Scherzi a parte, era il momento di rifare la squadra per dare questa volta il giusto spazio a coach Putignano che se l’è meritato perché nella stagione trascorsa ha “dovuto” lavorare con un organico non scelto da lui, come sapete. Già a giugno avevamo precisato che ripartivamo da lui per il secondo anno consecutivo contando sulle ottime qualità e capacità dimostrate con la conquista della salvezza”.

Quindi i giocatori ingaggiati, in pratica li ha scelti lui, come ruoli o proprio come persona?

“Abbiamo dovuto pensare, da subito, a provvedere al ricambio dei nostri bravi under classe 97 della Virtus che ci hanno dovuto lasciare per motivi di studio da continuare altrove dopo la maturità. Così, in un sol colpo, abbiamo perso Gianmarco Conte, Paolo De Bellis, Andrea Fortunato, Gianluca Pannella, Daniele Pentassuglia e Nanni Stola. Scusate se è poco! Le Università migliori sono sempre al Nord”.

E’ la solita storia, purtroppo! Qui li cresciamo, li facciamo maturare e poi li perdiamo. Ma sono stati degnamente sostituiti?

“Eh già! Abbiamo quindi puntato sui prospetti migliori delle classi 96/97 che la Puglia e non solo offre. In quest’ottica, il presidente ha fatto un’operazione che non aveva mai fatto prima, cioè comprare il cartellino di un giocatore, cominciando da Fabio Caldarola cl. 96 dal Francavilla che, a detta di molti, è il prospetto migliore della nostra regione. Poi abbiamo alzato lo sguardo verso il basket che conta, quello della massima serie. Il presidente ed il coach, quindi, sono andati a Montecatini per assistere alle final four, osservando e stabilendo proficui contatti. Il buon nome e la serietà che ci siamo conquistati ha fatto il resto”.

Chiamato in causa lo storico presidente cussino Sergio Cosenza, dice la sua.

“Abbiamo pensato di rinnovare tutto l’organico, non solo per dare il giusto spazio al nostro coach ma anche perché era “necessario”. Avevamo pensato di confermare solo qualche senior ma poi abbiamo deciso di dargli completo mandato di scelta per sposare la sua chimica di gioco. D’altronde il nostro credo è sempre quello di fare un passo un po' più lungo del precedente.

Significa che abbiamo voluto fare qualche ulteriore sacrificio economico per allestire un organico in grado di offrire buone chance all’allenatore ma anche per migliorare spettacolo e graduatoria. Non solo il roster ma anche lo staff tecnico. Abbiamo cambiato registro con il nuovo assistant coach, Francesco Calore che prende il posto del glorioso veterano Nicola Leale per un motivo semplice: Leale, impegnato nel sua attività lavorativa, non poteva assicurare la presenza anche

negli allenamenti mattutini, contrariamente a Calore che è il suo impegno esclusivo. Nuovo anche il preparatore atletico, il dott. Cosimo D’Angela che prende il posto di Giuseppe Diciolla”

State avendo segnali dalla città che questi sforzi da parte vostra mirino ad obiettivi migliori?

“Segnali di fumo forse sì ma concreti no! Siamo alle solite, il ripescaggio del calcio in lega Pro la fa da padrone e i nostri amministratori e politici preferiscono le passerelle più numerose ed a noi non rimane altro che “aspettare...aspettare” che le menti s’illuminino per dare attenzione anche al nostro basket che, in quanto a spettacolo di gioco non è secondo a nessuno. Anzi!

Anche io ho posto l’accento, diverse volte, su questo aspetto di scarsa cultura sportiva, sottolineando il fatto che, proprio in virtù di questo ritorno del calcio, si deve fare sintonia.

“Ci abbiamo fatto il callo, ormai! Noi, comunque, continuiamo per la nostra strada, conquistando, anno dopo anno, nuovi meriti sportivi sul territorio nazionale. Non è un caso che abbiamo ingaggiando elementi da Cantù (Matteo Fioravanti, ndr) che è sempre stata una grande fucina di talenti. Questo significa che in giro facciamo conoscere il nostro buon nome ma anche quello della città. L’ulteriore dimostrazione è che siamo onorati di avere quest’anno con noi una vera e propria icona del grande basket nazionale, il grande pivot Roberto Chiacig dal palmares ricco di trionfi e di allori. “Ghiaccio” ha avuto ottime referenze sulla serietà della nostra società e noi altrettanto sul suo stato di salute fisico a 42 anni. Sta dimostrando di essere uno stakanovista del basket. Non si risparmia mai ed è un esempio per i tanti giovani del nostro roster...ed anche per noi.”

Questo “esempio glorioso” del nostro basket dovrebbe suscitare maggiore interesse, non solo tra i tifosi, a cominciare dai nostalgici del Cras ma anche dai tanti praticanti?

“E’ ciò che ci auguriamo! Vorremo vedere molta più gente sugli spalti del PalaMazzola. A metà settembre partirà la campagna abbonamenti senza variazioni di costi rispetto alla passata stagione e con il prezzo del biglietto per una partita, quasi simbolico, fermo a soli 4 euro”.

Non solo, aggiunge la dirigenza del Cus Jonico in coro: “anche quest’anno faremo un bel regalo ai nostri tifosi ed alla città, come sempre del resto in questi ultimi anni”.

A questo proposito il sottoscritto vuole fare un appello ai tanti nostalgici del Cras che, in quel periodo meraviglioso, stipavano gli spalti del PalaMazzola: il basket è bello sempre. Vivere, però, di nostalgia e non continuare a goderne lo spettacolo, che sia maschile o femminile, è un vero delitto. Trascorrere un’ora e mezzo in santa pace sportiva, senza eccessi smodati (eufemismo, ndr), costituisce un piacere per i veri sportivi e tifosi. Quindi, datevi una mossa e venite al palazzetto!
© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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