Intervista al Ds della Dynamic Venafro, Mario Tamburrini
Di professione avvocato ma con una grande passione per lo sport, il Direttore sportivo Mario Tamburrini si è abbandonato a qualche considerazione sulla stagione alle porte e sul nuovo volto della Dynamic Venafro
Di professione avvocato ma con una grande passione per lo sport, il Direttore sportivo Mario Tamburrini si è abbandonato a qualche considerazione sulla stagione alle porte e sul nuovo volto della Dynamic Venafro.
Avvocato, la stagione è ormai alle porte e Lei quest'anno le partite le guarderà ancora di più dall'interno. Come interpreta questo nuovo ruolo che le ha affidato la società?
Personalmente ho alle spalle una “vita” sportiva ininterrotta, prima da atleta e poi seguendo la crescita di mio figlio Junior. E’ la seconda esperienza come DS in una squadra di basket, in quanto qualche anno fa ho svolto lo stesso incarico con la Longo e Pagano di Cassino, in DNC.
La scorsa stagione la Dynamic ha messo in campo molti giovani che, ciascuno a suo modo, hanno dimostrato di saper lottare per raggiungere un obiettivo, al di là dei risultati. Crede nelle squadre che impostano il proprio lavoro su forze giovani?
Io ho sempre pensato che nello sport è necessario favorire i cicli, con l’avvicendamento dei giovani, cui non va precluso spazio e dei quali, anzi, va favorita la crescita. Non mi interessano squadre di questa categoria che mettono in campo giocatori, anche over35, che guardano essenzialmente al valore dell’ingaggio e dai quali puoi aspettarti solo quello che già sai e niente di più. Questa idea di “gioventù” è stata sposata in pieno, quest’ anno, dalla nostra società. Nel roster, infatti, abbiamo giocatori molto giovani.
La prima firma è stata quella di Kushchev. Che ci dice sul pacchetto lunghi di quest'anno?
Quest'anno nel ruolo di 5 avremo Oleksandr Kushchev e Andrea Chiari, rispettivamente classe 1990 e 1995, entrambi 201 cm. Auspichiamo che il primo - lo scorso anno Basket Bassano, C Gold - possa garantire la giusta esperienza e fisicità sotto canestro, pur avendo ancora molte motivazioni e ambizioni di crescita personale, con tanta voglia di farsi conoscere nel basket nazionale.
Andrea, invece, era con noi già dallo scorso anno e ha mostrato tanta determinazione e volontà. Doti che lo hanno fatto migliorare in modo esponenziale durante la stagione passata. Crediamo fortemente in lui e sappiamo che ha ancora grandi margini di miglioramento e indubbie possibilità di confrontarsi con i più bravi giocatori nel suo ruolo.
Entrambi hanno grande peso atletico e ci garantiscono la giusta robustezza sotto canestro che tanto ci è mancata lo scorso anno.
Mentre nel ruolo di 4 avremo un giovanissimo.
Sì, Angelo Prete. Parliamo di un classe 1996, 198 cm, lo scorso annoNuova Pallacanestro Monteroni, DNB. Un’ala grande che, nonostante sia ancora under, ha alle sue spalle già due campionati di serie B, con minutaggio e numeri interessanti. Angelo ha una grandissima voglia di sfondare e affermarsi e le giuste e radicate motivazioni che, peraltro, abbiamo cercato in ogni nostro atleta. Giocatore esplosivo con caratteristiche di gioco “perimetrali” e, quindi, con attitudine al tiro.
Si unisce a Angelo, nel ruolo di ala grande, Alessandro Brusello, classe 1988, 194 cm . Alessandro è un atleta “storico” della società, essendo di nostra appartenenza e avendo egli militato sempre nelle fila del Basket Venafro. E’ un giocatore di grande carattere che non ha certo paura quando il gioco si fa duro e occorre mostrare gli attributi. Contiamo nel suo apporto che, del resto, non è mai mancato in tutti questi anni.
Passiamo invece ai piccoli. Una delle prime firme è stata quella di Gioele Moretti. Cosa lo ha portato a Venafro?
Gioele Moretti - classe 1993, 192 cm- ha giocato lo scorso anno nella Basket Santarcangelo, in DNB. L’ ingaggio di Gioele nasce da un rapporto di collaborazione e amicizia con la sua società di appartenenza che tanto investe nel settore giovanile. Lui insieme con mio figlio Mario Junior provengono una scuola che tanti giocatori ha dato e continua a dare al basket nazionale. Gioele unisce interessanti doti tecniche e atletiche che devono essere ancora espresse in tutto il loro valore, nonostante anche lui abbia già alle spalle un campionato di B Nazionale, con buona statistica e minutaggio. Giocatore molto duttile da ala piccola ma può anche essere molto utile nei cambi.
Abbastanza scontata invece la riconferma del capitano.
Raffaele è il fiore all’ occhiello del basket venafrano. Proviene dal nostro vivaio e ha avuto, negli anni, la determinazione e la volontà per crescere tecnicamente, tatticamente e fisicamente senza soluzione di continuità. Ha una grande dedizione al lavoro, la capacità di interpretare alla perfezione le disposizioni del coach ed è un punto di riferimento importante per tutta la squadra. Dotato di ottima fisicità e buon tiro è il nostro indiscusso capitano che ha meritato e dimostrato sul campo di poter svolgere al meglio tale ruolo. I suoi numeri statistici sono cresciuti esponenzialmente ogni anno e siamo certi che possano crescere ancora di più nel corso della prossima stagione.
Accanato al capitano, completano la squadra Pasquale Montanaro, classe 1994, 180 cm, nel ruolo di ala piccola, Vittorio Bandera e Roberto Zeoli, riaggregato al gruppo di ritorno dalla serie D a Cassino. Per impegni lavorativi e di studio, non saranno più parte del team Enzo Cardarelli e Luca Cotugno, che hanno sempre mostrato la massima disponibilità ad allenarsi e a stare accanto alla squadra negli ultimi anni, mentre lo staff sta valutando i migliori prospetti del settore giovanile per inserirli di volta in volta nel gruppo. Ci aspettiamo che tutti i nostri giovani seguano la strada del capitano guadagnandosi i giusti spazi di gioco e diano un importante contributo alla causa della squadra, non essendo preclusa loro alcuna possibilità. Resta ferrea nel nostro gruppo la regola che “gioca chi merita”, indipendentemente dal nome, dall’ ingaggio, dalla provenienza etc. I ragazzi hanno indubbie qualità e grande voglia di confrontarsi e siamo sicuri che il loro apporto non mancherà.
Un'altra importante novità è invece l'ingaggio di Smorra. Come potrà essere utile alla squadra il play/guardia campano?
Fernando lo abbiamo apprezzato, nostro malgrado, nei play out della precedente stagione quando dimostrò tutte le sue capacità realizzative e di conduzione di gioco negli scontri diretti per la retrocessione. Ha la giusta esperienza per coprire il ruolo di play ma può giocare bene anche da guardia. E’ un acquisto su cui puntiamo molto in quanto la squadra ha necessità di un supporto che stabilizzi le geometrie di gioco e di un riferimento importante non solo realizzativo ma soprattutto di esperienza;
Pedina fondamentale del roster è anche Mario Tamburrini...
Mio figlio Mario Junior Tamburrini - Classe 1994, 189 cm- affiancherà Smorra nel ruolo di play-guardia. Anch’egli, come Gioele, di provenienza Basket Santarcangelo, al terzo campionato di DNB con Venafro. Le sue qualità non devo celebrarle io ma sono nei numeri dello scorso campionato, sempre in doppia cifra e con una media realizzativa di oltre 13 pts. Ovvio pensare che crescerà ancora essendo parere comune che le sue potenzialità atletiche e tecniche siano ancora da esprimere nella loro interezza. Può alternarsi con Fernando nel ruolo di play e giocare, in base alle esigenze contingenti, nel ruolo di guardia.
Sempre nel ruolo di play abbiamo infine Luca Cancelli, classe 1999, 180 cm. È un ragazzo sul quale investire, secondo Lei?
Play puro, proveniente dal nostro vivaio, Luca è la grande promessa del basket Venafrano. Nonostante la giovanissima età ha già messo alle spalle due campionati di DNB, con un minutaggio medio di circa 7m nella scorsa stagione. Contiamo molto nelle doti di questo giovane, perché oltre a avere una naturale predisposizione per il ruolo e indubbia attitudine, dimostra una grandissima voglia di sacrificio e di dedizione allo sport. Faremo il possibile per assecondare la sua crescita.
Per quanto riguarda il preparatore atletico ?
Il preparatore atletico sarà ancora una volta Daniele Palombo, insegnante di educazione fisica, con diploma Isef e Laurea in Scienze Motorie. Daniele viene dal mondo dell’ atletica e ha avuto la prima esperienza nel basket quando da DS del Basket Cassino ne chiesi e ottenni l’ingaggio. Lo scorso anno è stato un mio “suggerimento”, seguito dal Presidente e dal coach, che si è rivelato felice in quanto tra lui, gli atleti, la dirigenza e tutto l’ambiente si è instaurato un ottimo feeling e con eccellenti risultati. E’ un professionista che ama la sua attività e ha una particolare propensione a interagire con i giovani, sapendo combinare al meglio il lavoro di gruppo, a quello individuale, riuscendo a riconoscere le specifiche carenze del singolo, su cui sa intervenire al meglio con la predisposizione di differenti programmi di lavoro per ogni atleta.
Come riassumerebbe la sua idea di sport in poche parole?
Io personalmente provengo dal volley e sono stato acquisito al basket dalla passione di mio figlio Junior per questo sport che ho assecondato. Del volley però, ho appreso e condiviso la filosofia di Velasco, per me uno dei più grandi maestri di sport di squadra di sempre. Egli diceva e insegnava che per emergere occorre l’ossessione del proprio lavoro e raccontava che ogni volta che si è trattato di scegliere tra un’ atleta con tale ossessione e un altro, magari più dotato, ma privo della mania per il proprio sport, la sua scelta era sempre caduta sul primo. La nostra squadra ha un’ età media poco superiore ai 22 anni. Se si pensa di fare sport seriamente a questa età non si può non aver voglia di emergere.
È fiducioso per la nuova stagione?
Io confido nelle capacità di questo gruppo e spero che i ragazzi abbiano quella “ossessione” per il loro sport di cui ho detto, con tanto entusiasmo per l’avventura sportiva che andremo a intraprendere. Vogliamo una squadra che sappia imporre ritmi di gioco altissimi, che abbia come caratteristica una velocità vertiginosa ma che, al tempo stesso, ove occorra, sappia ragionare e gestire il punteggio.
Obiettivo di quest'anno?
Il nostro obiettivo è una salvezza tranquilla; ma anche se il buget investito è allineato a tale traguardo, spero che i ragazzi sappiano stupirci, dimostrando che è vero che i soldi contano tanto nello sport, ma che le capacità manageriali e il lavoro di equipe possono sopperire alle risorse finanziarie. La capacità di amministrare, infatti, si vede soprattutto quando hai poco denaro, non quando ne hai a profusione. In questo caso si vede piuttosto l’incapacità con la conseguenza che, avendo i soldi, arrivare secondo vuol dire essere il primo a aver fallito e il primo a essere stato battuto.
Siamo certi della partecipazione di tutta la cittadinanza a questa nuova avventura ricordando che la nostra idea di sport, contrariamente a quanto, purtroppo, ho visto in altri campi di gioco, corrisponde ai suoi propri valori di lealtà, rispetto dell’avversario, correttezza e civiltà che non possono non essere rispettati in primis da tutto il nostro gruppo, dai dirigenti ai giocatori, consapevoli che il nostro ruolo ci rende d’ esempio a tutto il movimento e ai nostri numerosi tifosi.
Quando si riunirà la squadra?
La squadra si riunirà e inizierà il lavoro sin dal 19 di agosto. Al nastro di partenza della stagione 2016/17, vogliamo essere pronti a scattare.