Virtus Siena: confermati nel gruppo anche Ferdinando Nasello e Jacopo Mugnaini
La compagine senese neopromossa in Serie B conferma nel roster altri due giocatori della stagione appena conclusa
Il roster della Virtus Siena 2016/17 sta prendendo una sua forma definitiva. Salgono infatti a 6 le conferme ufficiali della società di Piazzetta Don Perucatti in vista del prossimo campionato. Dopo Lenardon, Bonelli, Bianchi e Olleia è la volta di Ferdinando Nasello e Jacopo Mugnaini, entrambi classe 95. Nasello, ala-grande di 194 centimetri, è reduce da un campionato eccellente, in cui si è distinto come uno dei migliori under dell’intera serie C, attirando su di se’ le mire di molte squadre. Mugnaini, guardia di 188 cm, dopo una grande partenza ha subito un brutto infortunio muscolare che in pratica gli ha fatto saltare tutta la seconda parte di stagione. Entrambi hanno sposato in toto il progetto virtussino, dimostrando grande voglia di indossare nuovamente la canotta rossoblù e di essere protagonisti nella prossima serie B.
Ferdinando Nasello: “Sono felice di poter disputare un altro anno in questa grande società, naturalmente sono emozionato e motivato per affrontare questo mio primo campionato in serie B. Dovremo lavorare duro e costantemente, molto più degli anni passati, per poter essere sempre una spina nel fianco per tutte le squadre avversarie. La conferma di molti giocatori e dello staff della passata stagione mi rende ancor più felice poichè sono consapevole che ad accogliermi ci sarà ancora una volta una grande e bella famiglia”.
Jacopo Mugnaini: “Sono contento per la conferma perché affrontare un campionato di serie B è una sfida importante e stimolante. E’ sempre bello continuare a giocare con dei compagni che sono amici dentro e fuori dal campo. Mi aspetto di imparare molto e cercherò di farmi trovare pronto per sfruttare al meglio le opportunità che mi verranno date per aiutare la squadra. Non vedo l’ora di ricominciare perché dopo il buon inizio dello scorso anno non sono più riuscito a stare bene fisicamente ed è come se non giocassi da allora”.