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Serie B 21/07/2016, 09.04 Ufficiale

Campli Basket: capitan Montuori si ritira e diventa assistente di Millina

Montuori lascia il basket giocato

Serie B
Per il secondo anno consecutivo Campli riparte dalla Serie B, ma
quest’anno purtroppo senza il suo capitano, il metronomo, il regista,
l’uomo dell’ultimo tiro, parliamo di Giovanni Montuori, il quale ha
deciso proprio al termine dell’ultima stagione, come si è solito dire,
di attaccare le scarpette al chiodo. Certo dopo quattro stagioni, con
oltre cento gare giocate con la maglia biancorossa, ripartire senza
“il capitano”, lascia nell’animo dei tifosi farnesi un senso di vuoto,
perché oltre al giocatore, alla sua indubbia valenza tecnica, verrà a
mancare l’uomo, colui che sapeva prendersi sulle spalle la squadra
nei momenti di difficoltà, che sapeva cementare tenere unito lo
spogliatoio, insomma un allenatore in campo e fuori. Guarda caso, da
oggi, il suo futuro, sarà in panchina, dove, sempre con la società
farnese, assumerà la duplice veste di assistente di coach Millina per
la prima squadra e contemporaneamente quella di responsabile
dell’intero settore minibasket. Il progetto che in questi giorni sta
prendendo corpo, assume un’importanza rilevante per la società Campli
Basket “Nino Di Annunzio”, in quanto proprio per accrescere la
conoscenza verso questa disciplina, mettendo assieme le diverse
sinergie, si stanno chiudendo una serie di accordi con le vicine
società della Val Vibrata (S. Egidio, S. Omero e Nereto), che vedranno
nascere un centro di minibasket a livello interprovinciale . Fulcro
centrale, e quindi protagonista in qualità di istruttore responsabile,
nonché supervisore, sarà proprio lui, Giovanni Montuori, il quale ama
particolarmente il rapporto con i bambini, e in modo particolare, con
quelli, che per la prima volta si avvicinano al mondo della palla a
spicchi e conseguentemente ad un canestro. Allora Giovanni quando e
com’è maturata la decisione di dire stop al basket giocato? ”Guarda,
fondamentalmente gli impegni extra cestistici, come la Società di
minibasket della quale mi occupo a Giulianova e poi l’organizzazione
degli eventi estivi, che portano via tanto tempo, mi hanno indotto a
lasciare, anche perché come detto, con l’accavallarsi di tutti questi
impegni, non potevo garantire la mia presenza nelle sedute di
allenamento mattutine. Questa cosa, cioè, il non poterti allenare con
costanza, mi sembrava in un certo modo ingiusto nei confronti della
squadra”. Questo tuo nuovo ruolo di assistente di coach Millina come
lo inquadri, nel senso quali saranno i tuoi compiti, ne hai già
parlato con il tuo ex coach? “Allora, mi tuffo in questa nuova
esperienza, con tanta passione e ti dico, che lavorare a fianco di
Piero Millina, mi dà ancora più stimoli. So quello che lui si aspetta
da me, poi c’è già un rapporto di conoscenza sia come uomo che come
allenatore, tutto questo mi porta ad essere avvantaggiato, così come
il fatto di conoscere già i miei “vecchi” compagni, i quali da me si
aspettano quel ruolo che esercitavo quando ero capitano, una sorta di
collante, tra loro l’allenatore e la Società”. Per quanto attiene il
tuo nuovo ruolo di responsabile del settore mini basket, che progetto
c’è in cantiere, c’è già qualcosa che si sta concretizzando, sotto
questo profilo? “In questo senso, devo dirti che già molto tempo fa,
cominciammo a parlare con la dirigenza del Campli di pianificazione.
Ad oggi penso di poter affermare, che si stanno tracciando delle linee
guida, che se concretizzate, potrebbero far nascere delle basi solide
per un forte sviluppo del settore minibasket. Noi innanzitutto
dobbiamo per prima cosa, allargare il bacino d’utenza, attraverso le
scuole, sino ad entrare nelle famiglie. In tal senso, ci stiamo
attivando per un discorso più ampio, che vada ad interessare zone
della provincia molto importanti, quali S. Omero, S. Egidio, Nereto e
anche S. Nicolò. Certo, all’inizio sarà un po’ faticoso, ma io dico
che i bambini vanno coinvolti, facendoli sentire partecipi in ogni
tipo di attività, farli sentire parte attiva di un progetto dove loro
sono i protagonisti”. Senti dopo tutte queste stagioni con la maglia
del Campli, che cosa vuoi dire ai tuoi tifosi, a tutti quelli che ti
hanno ammirato sia come giocatore che come uomo?. “A loro dico di
continuare a sostenere non solo la prima squadra, ma tutta la Società,
dare una mano, collaborare, perché gli impegni sono tanti, il lavoro
anche e soprattutto sotto il profilo sociale è importante e Campli può
e deve dare di più, affinché queste giovani generazioni, crescano con
quella cultura che lo sport insegna e che servirà loro per maturare
come uomini in futuro”.
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • BYU23BYU 21/07/2016, 15.37 Mobile

    Ragazzo intelligente. Ha fatto bene come giocatore, farà sicuramente molto bene anche come allenatore. Un innesto importante per lo staff tecnico di Campli.