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Serie B 17/06/2016, 12.43

Presentato il 'Progetto Vasto Basket 2016-2021'

Il Vasto Basket, retrocesso in Serie C al termine della stagione appena conclusa, non chiederà il ripescaggio in Serie B. La ripartenza si baserà su un percorso di crescita focalizzato alla formazione ed educazione dei giovani del territorio

Serie B
Il 'Progetto Vasto Basket 2016-2021' vede tra i promotori il giocatore ex Mens Sana 1871 e NPC Rieti, Davide Parente. Nicola Paglione ha illustrato alla stampa ed alla platea intervenuta le basi del Progetto: 

Abbiamo una visione particolare del basket,  "Vorremmo creare un modello educativo che utilizzasse la pallacanestro come strumento di crescita";  tutto il nostro programma prevedrà una serie di azioni tutte propedeutiche al perseguimento di questo obiettivo, da implementare in questi 5 anni, in coincidenza con il 50 esimo anniversario della nascita della Vasto Basket 1971. 

Ci siamo posti questo obiettivo perché è  il mercato che ce lo chiede, è la domanda di educazione, un'educazione che sia davvero tale che esige una risposta. Una risposta al disagio giovanile, alla mancanza di punti riferimento, alla crisi di valori che stiamo attraversando. Il basket può, il Basket è “palestra di vita”, è una continua metafora di tutto ciò che la vita ci presenterà negli anni.

La dimostrazione che questo sistema funziona è stata affidata a case history testimonianze dirette e tramite video messaggi di ragazzi che grazie alla pallacanestro hanno raggiunto importanti traguardi nella loro vita. Tra loro dirigenti d’azienda, avvocati, ma anche persone comuni, e un messaggio a sorpresa, un in bocca al lupo particolare è giunto direttamente dal ritiro della nazionale maggiore, da Danilo Gallinari, che ha raccontato in video la sua esperienza nelle giovanili dell’Assigeco salutando tutti i ragazzi della Vasto Basket e promettendo presto una sua visita.

Il programma prevede tra le sue azioni principali un importante investimento su quello che è il percorso formativo dei Tecnici, definiti “ALLEDUCATORI”. In collaborazione con la federazione finanzieremo la partecipazione del nostro staff  a corsi di aggiornamento, clinic,  ma abbiamo pensato anche all’aspetto pedagogico. Avremo uno staff di psicologi a sostegno dei nostri allenatori tutto l’anno, per aiutarli, consigliarli nell’approccio con i giovani. Questo perché siamo convinti che la loro responsabilità sia quella di trasformare i valori che la pallacanestro possiede, in regole di comportamento per i ragazzi.

Avremo un codice etico, un contratto che dovrà essere accettato dai ragazzi, dai genitori e da tutti i dirigenti, e sarà compito di tutti noi quello di rispettarlo e farlo rispettare.

Basket in Rosa, oggi la nostra società non permette alle nostre ragazzine di continuare con il basket, ci fermiamo al minibasket. Da domani dovremo dare continuità, perché vogliamo che questo palazzetto diventi un punto di rifermento per i giovani di vasto e del comprensorio.

Basket minors, ci iscriveremo anche a campionati minori, promozione o serie D regionale, questo per dare la possibilità a tante persone che ce lo chiedono di continuare a respirare l’aria del Basket, ma cercheremo di creare possibilità del genere anche sul territorio, nei comuni limitrofi, tentando dicreare una “galassia Vasto Basket”.

Vasto school Basket, entreremo nelle scuole non facendo proseliti,  ma cercando di apportare un contributo. Abbiamo pensato ad un mini campionato da organizzare tra gli istituti prendendo ad esempio il grande lavoro svolto dalla società oggi numero uno in Italia per organizzazione, la ReyerVenezia.

Basket per il sociale, un programma per far conoscere il nostro sport anche a persone meno fortunate di noi, per questo in accordo con i servizi sociali, con la ASL cercheremo di “giocare la nostra partita” anche su altri campi.

7/10-2021. È l’obiettivo di arrivare tra cinque anni ad avere 7/10 del nostro roster in un campionato di livello nazionale, provenienti dal nostro vivaio.

Prima squadra

“Io immagino la prima squadra come la punta di un iceberg, quello che tutte le società di basket mostrano all’esterno, quello che viene percepito di loro.
Dunque la logica conseguenza di un duro lavoro svolto negli anni. 
Probabilmente avrò un’idea strana della pallacanestro utopistica e un po' romantica, ma quello che vorrei mostrare è un lato diverso di questo sport, vorrei mostrare la base di quell'iceberg, vorrei mostrare il sacrificio, il sudore, le ginocchia sbucciate dei ragazzi, la loro determinazione nel raggiungere un risultato. Non voglio una serie B conquistata sulla carta, voglio che i miei ragazzi capiscano che non esistono scorciatoie nella vita, voglio che capiscano che se il campo da un verdetto..bè quel verdetto va rispettato....

Io non chiederò il ripescaggio, questo è il primo messaggio che voglio dare ai miei ragazzi voglio avere un gruppo di persone pronto a cadere 7 volte, ma a rialzarsi all’ottava, voglio mostrare a tutti quanto è bello il nostro mondo il mondo del basket” e infine il capitolo Investitori.

Noi non abbiamo bisogno di sponsor, abbiamo bisogno di persone, aziende, che credano in questo progetto e che vogliano investire su di noi. Ma perché dovrebbero farlo? Perché siamo convinti che tutto questo programma, ed il suo obiettivo principale della creazione di un modello educativo che utilizzi la pallacanestro come strumento di crescita porti alla CREAZIONE DI VALORE.

Nicola Paglione
© Riproduzione riservata
A. Bari

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • laspadanellaroccia 17/06/2016, 14.54

    il non chiedere il ripescaggio dimostra il valore assoluto della serie C!!!

  • CorMagis 17/06/2016, 14.43

    "Puntare sui giovani" is the new "non abbiamo soldi".