Verso la Final Four Serie B: parla Davide Bonora
Le parole del coach dell'Eurobasket Roma
Intervista a Davide Bonora, allenatore della Roma Gas & Power Eurobasket Roma
- Coach Davide Bonora, in che modo vi avvicinate alla Final Four Serie B? Quali sono le condizioni della sua squadra, a livello fisico e mentale?
- A livello fisico stiamo abbastanza bene, Righetti ha avuto qualche problema ma ora sta sicuramente meglio e va gestito, per il resto siamo tranquilli. A livello mentale sta salendo la tensione, solo da oggi (giovedì) inizieremo a parlare in concreto dei nostri avversari. Non vediamo l’ora di scendere in campo.
- Come giudica la stagione della sua squadra fino a questo momento? Montecatini era un obiettivo?
- Abbiamo sempre condotto il nostro girone, abbiamo conquistato la finale di Coppa Italia, abbiamo avuto dei playoff molto complicati, aldilà di quello che dicono i risultati delle diverse serie, che farebbero pensare ad un cammino abbastanza agevole. Arrivare alla Final Four era un nostro obiettivo, ora subentrano mille variabili che determineranno l’esito finale della stagione.
- Siete ad un passo da un traguardo storico per la vostra squadra, a coronamento di un intero campionato. Come si gestiscono entusiasmi e pressione?
- La nostra forza è quella di vivere le varie situazioni con molta serenità e tranquillità. La nostra società, sicuramente ambiziosa, non ha fatto mai sentire troppo la pressione. L’Eurobasket è squadra di ragazzi maturi, che ci hanno aiutato a gestire i vari momenti della stagione. È difficile allenare e introdurre aspetti tecnici a pochi giorni da un evento così importante, in questi casi è fondamentale gestire l’ansia da prestazione e la pressione.
- Il fatto di essere passati, vincendo, da una finale di playoff pochi giorni fa, è un aiuto? O la situazione sarà diversa?
- La gara di sabato potrebbe essere equiparabile ad una gara 1 di una serie, una partita in cui si conosce meno l’avversario. In questi casi conta l’approccio alla gara, più che questioni tattiche.
- Un giudizio sulle altre squadre presenti a Montecatini, e in particolare sull’avversaria per la prima gara di sabato, Montegranaro.
- Montegranaro è squadra profonda che conosciamo abbastanza bene per aver già affrontato e battuto in Coppa Italia, giocano in 9-10, sarà una partita da affrontare con entusiasmo ed equilibrio, senza farsi prendere da aspetti umorali. Sia Udine che Forlì sono squadre costruite per vincere, sono state brave a rialzarsi da momenti difficili ed arrivare a questo appuntamento. Ritengo siano due corazzate, in particolare Forlì ci ha già messo in difficoltà in Coppa Italia, superandoci in finale. Per noi sarà importante farci trovare pronti.
- Vi giocate tutta una stagione in 40 minuti, o al massimo 80, contro avversari provenienti da altri gironi, in campo neutro. Ritiene che tra i vari gironi si sia giocata un pallacanestro diversa rispetto alla realtà del vostro?
- Per quello che ho visto si gioca una pallacanestro simile nei diversi gironi, ci sono squadre più perimetrali e altre più fisiche. Delle finaliste credo che Montegranaro sia simile a noi come struttura di gioco, forse tra le altre due Forlì è la squadra più perimetrale. Il livello medio forse nei due gironi nord (A e B) è risultato leggermente più alto, ma per quanto riguarda le squadre di vertice credo che i valori siano simili.