ASD Luiss a testa alta: il bilancio di fine stagione
L’ASD LUISS ha chiuso a testa altissima la sua incredibile stagione, fatta di momenti che rimarranno impressi a lungo nella mente dei tifosi biancoblu e, soprattutto, che resteranno per sempre nei libri di storia della società universitaria
L’ASD LUISS ha chiuso a testa altissima la sua incredibile stagione, fatta di momenti che rimarranno impressi a lungo nella mente dei tifosi biancoblu e, soprattutto, che resteranno per sempre nei libri di storia della società universitaria, grazie al record di vittorie in serie B (17 sul campo, 16 a causa dell’esclusione di Napoli dal campionato, nda) e all’incredibile striscia di successi conquistati nel girone di ritorno, dove i luissini hanno realizzato 13 vittorie nelle 15 partite disputate, riuscendo a scalare la classifica che il 3 gennaio li vedeva al terzultimo posto, per poi chiudere la regular season in settima piazza. Un’annata indimenticabile, dunque, per il team di Coach Paccariè, chiusa nel migliore dei modi, nonostante la sconfitta di sole 2 lunghezze contro una corazzata come Palestrina che in occasione dei gara2 dei quarti di finale playoff per la serie A2 ha espugnato il PalaLUISS, unica a riuscirci nei primi 5 mesi del 2016, al termine di una partita che si è decisa negli ultimi 30’’. I prenestini, che in questa stagione hanno totalizzato 25 vittorie e solo 5 sconfitte, accedono quindi alla semifinale, mentre gli universitari terminano la loro straordinaria annata che ha visto la squadra universitaria crescere di settimana in settimana e realizzare l’impresa sportiva di blindare l’obiettivo salvezza con largo anticipo e di conquistare poi con grande caparbietà l’accesso nella griglia dorata delle prime 8 del girone C.
“È stata una bella serie - dichiara Coach Andrea Paccariè -, con due partite combattute, una l’abbiamo bruciata al 37°, l’altra a 30’’ dalla fine, magari se ne avessimo giocate altre due magari una saremmo riuscita a vincerla (ride, nda). Pensavamo di essere maturi abbastanza e di poter, con il mestiere o il talento, battere una squadra che ormai sono anni che disputa partite di quest’importanza, invece ci rendiamo conto che, pur avendo fatto tanta strada per arrivare fin qui, ce n’è ancora tanta altra da fare, quella che serve per capire la differenza che esiste nel giocare le partite per 40 minuti e non solo per 37/38.”
Il Coach capitolino, grande artefice di questo “miracolo” biancoblu che ha appassionato addetti ai lavori e studenti, fa un bilancio anche dei 9 lunghi mesi di lavoro dell’ASD LUISS: “Agli occhi di quello che è successo, credo sia estremamente positivo, e se dobbiamo tornare con la mente a quello che è stato l’inizio della stagione, si capiva onestamente che la voglia dei ragazzi e la combattività del gruppo avrebbe permesso, ad un certo punto, di iniziare a far girare le cose a nostro favore. Era sicuramente difficile capire che avremmo potuto fare così bene, ma la sensazione che ogni settimana si lavorava meglio, che la strada fosse quella giusta, che il gruppo con maturità ed energia sarebbe riuscito a crescere, c’era, e quindi l’idea di poter fare un cammino diverso da quello iniziale l’avevamo. Non dimentichiamo – continua Paccariè – che abbiamo vissuto il momento shock alla fine della scorsa estate quando la squadra che avevamo pensato è stata stravolta per motivi che esulano dal basket giocato, quindi abbiamo dovuto iniziare a camminare con i nostri piedi, passo dopo passo, ma d’altronde questo fa parte della crescita dell’uomo, che prima sta lì su un tappeto, poi gattona, poi si alza e cade cento volte e infine, quando neanche te ne accorgi, inizia a correre, ed è quello che metaforicamente abbiamo fatto noi.”
Una squadra nuova per 8/14 quella che ha dovuto assemblare lo Staff Tecnico, facendo leva sulle grandi qualità morali dei ragazzi al loro secondo anno in maglia biancoblu e su coloro arrivati a Roma ad agosto: “L’idea già nella passata stagione era quella di provare a individuare persone che rappresentassero lo spirito dell’attività sportiva all’interno dell’Università, preparate mentalmente ad affrontare sia lo studio che il campo in maniera competitiva, per approcciarsi a quella che poi sarà la vita quando diventeranno adulti. Di conseguenza – prosegue il Coach luissino - l’identificazione delle persone adatte per questo progetto è stata quella, ed abbiamo inserito nel progetto ragazzi che si sono dovuti rendere conto da subito che l’impegno nello studio, nello sport, il senso di appartenenza e partecipazione era l’unica maniera per poter fare le cose in questa squadra, e fino a quando ci sarò io tutti si potranno comportare solo in questo modo, come hanno fatto gli atleti di quest’anno. Il progetto credo debba indirizzarsi a giovani che facciano valutazioni personali importanti sia per quanto riguarda l’aspetto universitario che quello sportivo, perché questo non è un rifugio di perdenti, ma un trampolino di lancio e rilancio delle ambizioni individuali per quello che sarà il futuro professionale dei giocatori che indossano e indosseranno la nostra maglia.”
I giocatori ora potranno concentrarsi totalmente sugli esami universitari e intanto usufruire di qualche giorno di riposo, poi martedì 10 alle 19.30 torneranno ad allenarsi per mantenersi in forma in vista di qualche test amichevole di giugno.