Niccolò Petrucci a Timeoutchannel: Napoli trasferta difficile ma ci proveremo
Le parole del giocatore dell'Eurobasket
E’ toccato alla guardia Niccolò Petrucci intervenire a Timeout, l’approfondimento cestistico settimanale dell’emittente radiofonica TimeoutChannel, per raccontare le tre vittorie in una settimana (le prime dal suo arrivo) dell’Eurobasket e, soprattutto, il big-match di domenica prossima sul parquet di Napoli.
Per l’ex Cesarano Scafati, prodotto del vivaio delle Stelle Marine, si è trattato di un ritorno a casa approdare dalle parti di Via dell’Arcadia, ma ciò che ha stupito maggiormente in queste prime due settimane con la casacca biancoblu è stata la grande capacità di adattamento dimostrata in una situazione, quella di un roster così lungo, nuova un pò per tutti: “Già prima che iniziassi gli allenamenti ho ricevuto una telefonata dal coach Bonora, che mi ha spiegato esattamente che cosa volesse da me. E’ normale che in una squadra con dieci giocatori si debba privilegiare la qualità ed avere impatto anche in pochi minuti, ma mi reputo un agonista cui piace mettere molta intensità in campo, e mi fa ancor più piacere che sia questo il credo dell’allenatore”.
Tra i nuovi compagni anche Alex Righetti, ammirato più e più volte nel corso della sua carriera e affrontato avversario nella gara d’andata, dal suo nuovo compagno che non manca di sottolineare soprattutto le qualità morali dell’ex nazionale: “Nonostante sia passato del tempo le sue qualità, diciamo anche il suo talento e la sua mano, direi che siano rimaste uguali, ma personalmente non lo conoscevo ed ho trovato un ragazzo disponibilissimo, che si impegna tanto in allenamento e sempre disposto a dare consigli a tutti: il contrario di quanto ci si potesse aspettare, visto il suo prestigioso passato”.
Per il ventiseienne già compagno di Nicolas Stanic in maglia Roseto Sharks inizia la terza settimana di Eurobasket, un lasso di tempo sufficiente per poter tracciare già un primo bilancio: “Fin dal primo giorno in cui sono arrivato al palazzetto per la consegna del materiale tecnico ed ancor prima che iniziassi ad allenarmi, ho riscontrato un ambiente molto familiare, dove c’è la voglia di far bene e di portare a termine gli obiettivi prefissati, ma nonostante l’importanza delle ambizioni, c’è grande serenità e tranquillità negli allenamenti, senza la pressione che si respira altrove quando si lotta per qualcosa di importante”.