Basket Piombino, il punto della situazione con coach Padovano
Il coach traccia un primo bilancio della stagione fin qui disputata
-I dati sulla squadra sono tutti molto positivi e sono in crescita, quattro vittorie su sei partite, siamo il terzo attacco del campionato e siamo la quinta squadra per rendimento subito dietro le quattro grandi, cercando il pelo nell´uovo forse la difesa subisce qualcosa di troppo.
Allora citando il vecchio detto " l´attacco vende i biglietti ma la difesa vince le partite" la domanda in tono ironico è noi vendiamo i biglietti o vinciamo le partite?
-Noi cerchiamo di fare tutte e due le cose, ma questa squadra per caratteristiche fisiologiche e morfologiche non potrà mai essere aggressiva al 100%, come magari lo può essere un Cecina, un San Miniato o un Santarcangelo, perché non abbiamo la reattività necessaria dal punto di vista fisico per poter mettere tutta quella pressione sui nostri avversari, sapevamo questo già in partenza, sapevamo che avremmo concesso qualcosa di più su questo ai nostri avversari, ma è anche vero che se riusciamo ad esprimerci per quelle che sono le nostre caratteristiche, migliorando il più possibile anche l´aspetto difensivo, riuscendo a tenere gli avversari sotto i 70 punti , sono convinto che vinceremo molte partite.
-Siamo ad un quinto del campionato, i valori iniziano a delinearsi, quali sono secondo te le conferme e le sorprese di questo inizio di stagione?
-Non mi posso sbilanciare ancora molto, perché sei partite sono ancora poche, l´avere affrontato certe squadre anziché altre, l´aver giocato più in trasferta che in casa per alcune, sono fattori che non rendono possibile per adesso una lettura precisa e quindi stilare una classifica di merito. Si può in modo approssimativo dire che finora Cecina e Piacenza sono quelle che hanno espresso qualcosa in più, mettendosi in evidenza sugli altri e che Torino e Trecate hanno mostrato di essere un pochino al di sotto dei range di questo campionato, fra le sorprese metterei di sicuro Santarcangelo che ha fatto una serie di risultati importante, le altre sono ancora tutte da vedere, bisognerà aspettare almeno Natale per fare una valutazione più attendibile.
-Domenica affrontiamo una delle big quel Piacenza che tanto ricorda quella squadra che affrontammo due anni fa, come allora una batteria di tiratori dalla distanza notevole, ben cinque sopra il 33% ed un centro molto forte, due anni fa sfiorammo la vittoria, partita condotta a lungo, la nostra difesa a zona che per tre quarti frena il loro attacco, poi un finale in calo e quel canestro da uno su mille ce la fa di Rombaldoni.
Pensi che stavolta ci siano i presupposti per una partita ed un esito diverso ?
-Sicuramente. Non possiamo presentaci come vittime sacrificali, questa partita è importante soprattutto perché ci può dare fiducia e lanciare dal punto di vista psicologico, ci può far avere una presa di coscienza maggiore su quelle che sono le nostre possibilità in questo campionato. Ma è comunque una partita, è solo la settima di campionato, ce ne sono altre 23, anche se dovesse andar male non sarebbe un dramma, bisogna sempre ricordare che è una delle candidate alla promozione.
-Con Piacenza parte un ciclo che su quattro partite ci propone tre confronti con squadre di alta classifica, il viaggio nella tua Santarcangelo, squadra rivelazione di questa inizio stagione e poi ancora al Palatenda contro quel Cento che da anni punta al salto di categoria, può essere questo un test per capire il vero valore della nostra squadra ?
-Si, anche perché alla fine di questo ciclo di partite saremo già alla decima di campionato, quindi un idea sulla classifica su quello che potremmo fare ci sarà, comunque se questo periodo non andasse bene, non vuol dire che il campionato è segnato e smettiamo di lottare, io cercherò in portare la squadra al massimo rendimento possibile, l´importante è e resterà continuare a lavorare bene , trovare una quadratura negli allenamenti della settimana che ci possa far andare anche oltre di volta in volta ai risultati ottenuti.
I giocatori sono pronti e consci delle difficoltà che andiamo ad affrontare e solo il campo potrà dire a che punto siamo, ma aldilà del risultato sarà importante anche vedere il modo in cui maturerà , quindi l´atteggiamento dei ragazzi in campo e la loro capacità di competere anche con formazioni sulla carta superiori.
A chiusura di questa intervista ci tengo a fare un appello alla nostra calorosa tifoseria, domenica più che mai abbiamo bisogno del nostro sesto uomo in campo, abbiamo bisogno del vostro sostegno, del vostro calore, gli ultras della Marea Gialloblù saranno la miccia che dovrà accendere tutto il palazzo per trascinare i gialloblu alla vittoria.
Allora citando il vecchio detto " l´attacco vende i biglietti ma la difesa vince le partite" la domanda in tono ironico è noi vendiamo i biglietti o vinciamo le partite?
-Noi cerchiamo di fare tutte e due le cose, ma questa squadra per caratteristiche fisiologiche e morfologiche non potrà mai essere aggressiva al 100%, come magari lo può essere un Cecina, un San Miniato o un Santarcangelo, perché non abbiamo la reattività necessaria dal punto di vista fisico per poter mettere tutta quella pressione sui nostri avversari, sapevamo questo già in partenza, sapevamo che avremmo concesso qualcosa di più su questo ai nostri avversari, ma è anche vero che se riusciamo ad esprimerci per quelle che sono le nostre caratteristiche, migliorando il più possibile anche l´aspetto difensivo, riuscendo a tenere gli avversari sotto i 70 punti , sono convinto che vinceremo molte partite.
-Siamo ad un quinto del campionato, i valori iniziano a delinearsi, quali sono secondo te le conferme e le sorprese di questo inizio di stagione?
-Non mi posso sbilanciare ancora molto, perché sei partite sono ancora poche, l´avere affrontato certe squadre anziché altre, l´aver giocato più in trasferta che in casa per alcune, sono fattori che non rendono possibile per adesso una lettura precisa e quindi stilare una classifica di merito. Si può in modo approssimativo dire che finora Cecina e Piacenza sono quelle che hanno espresso qualcosa in più, mettendosi in evidenza sugli altri e che Torino e Trecate hanno mostrato di essere un pochino al di sotto dei range di questo campionato, fra le sorprese metterei di sicuro Santarcangelo che ha fatto una serie di risultati importante, le altre sono ancora tutte da vedere, bisognerà aspettare almeno Natale per fare una valutazione più attendibile.
-Domenica affrontiamo una delle big quel Piacenza che tanto ricorda quella squadra che affrontammo due anni fa, come allora una batteria di tiratori dalla distanza notevole, ben cinque sopra il 33% ed un centro molto forte, due anni fa sfiorammo la vittoria, partita condotta a lungo, la nostra difesa a zona che per tre quarti frena il loro attacco, poi un finale in calo e quel canestro da uno su mille ce la fa di Rombaldoni.
Pensi che stavolta ci siano i presupposti per una partita ed un esito diverso ?
-Sicuramente. Non possiamo presentaci come vittime sacrificali, questa partita è importante soprattutto perché ci può dare fiducia e lanciare dal punto di vista psicologico, ci può far avere una presa di coscienza maggiore su quelle che sono le nostre possibilità in questo campionato. Ma è comunque una partita, è solo la settima di campionato, ce ne sono altre 23, anche se dovesse andar male non sarebbe un dramma, bisogna sempre ricordare che è una delle candidate alla promozione.
-Con Piacenza parte un ciclo che su quattro partite ci propone tre confronti con squadre di alta classifica, il viaggio nella tua Santarcangelo, squadra rivelazione di questa inizio stagione e poi ancora al Palatenda contro quel Cento che da anni punta al salto di categoria, può essere questo un test per capire il vero valore della nostra squadra ?
-Si, anche perché alla fine di questo ciclo di partite saremo già alla decima di campionato, quindi un idea sulla classifica su quello che potremmo fare ci sarà, comunque se questo periodo non andasse bene, non vuol dire che il campionato è segnato e smettiamo di lottare, io cercherò in portare la squadra al massimo rendimento possibile, l´importante è e resterà continuare a lavorare bene , trovare una quadratura negli allenamenti della settimana che ci possa far andare anche oltre di volta in volta ai risultati ottenuti.
I giocatori sono pronti e consci delle difficoltà che andiamo ad affrontare e solo il campo potrà dire a che punto siamo, ma aldilà del risultato sarà importante anche vedere il modo in cui maturerà , quindi l´atteggiamento dei ragazzi in campo e la loro capacità di competere anche con formazioni sulla carta superiori.
A chiusura di questa intervista ci tengo a fare un appello alla nostra calorosa tifoseria, domenica più che mai abbiamo bisogno del nostro sesto uomo in campo, abbiamo bisogno del vostro sostegno, del vostro calore, gli ultras della Marea Gialloblù saranno la miccia che dovrà accendere tutto il palazzo per trascinare i gialloblu alla vittoria.
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