Aggredirono tifoso di Rieti: arrivano 8 Daspo (sette sono minorenni)
L’indagine penale è appena agli inizi, come quella civile di risarcimento danni
Otto tifosi che lo scorso 17 maggio aggredirono il 58enne tifoso di Rieti Claudio De Santis sono stato colpiti da Daspo.
Di questi otto ben sette sono minorenni.
De Santis assieme alla famiglia si era recato a Montegranaro per l’incontro valido per il campionato di Serie B.
Come scrive La Provincia di Fermo, Per loro le accuse sono pesanti e per loro, da ieri sul tavolo, i provvedimenti del Questore. Li hanno notificati i carabinieri di Montegranaro, che hanno condotto l’indagine assieme alla compagnia di Fermo e alla Digos. Gli otto sono stai riconosciuti, alcuni nitidamente con descrizioni perfette, dall’orecchino alla collana al collo al tipo di maglia, dagli aggrediti. Tre anni di obbligo di lontananza da ogni luogo pubblico sportivo nazionale di ogni tipologia, che sia calcio o basket. Il rischio, se uno dei minorenni dovesse avvicinarsi è l’arresto. Per il maggiorenne, invece, è scattata anche la misura restrittiva con l’obbligo di firma.
La decisione degli inquirenti ha sconvolto numerose famiglie. Un via vai in caserma di genitori per ribadire che il proprio figlio non c’entrava niente. Lo dovranno dimostrare. Almeno su due il dubbio di scambio di persona pare fondato, ma i testimoni diretti non hanno esitato.
Non finirà presto questa storia, perché l’indagine penale è appena agli inizi, come quella civile di risarcimento danni.
Di questi otto ben sette sono minorenni.
De Santis assieme alla famiglia si era recato a Montegranaro per l’incontro valido per il campionato di Serie B.
Come scrive La Provincia di Fermo, Per loro le accuse sono pesanti e per loro, da ieri sul tavolo, i provvedimenti del Questore. Li hanno notificati i carabinieri di Montegranaro, che hanno condotto l’indagine assieme alla compagnia di Fermo e alla Digos. Gli otto sono stai riconosciuti, alcuni nitidamente con descrizioni perfette, dall’orecchino alla collana al collo al tipo di maglia, dagli aggrediti. Tre anni di obbligo di lontananza da ogni luogo pubblico sportivo nazionale di ogni tipologia, che sia calcio o basket. Il rischio, se uno dei minorenni dovesse avvicinarsi è l’arresto. Per il maggiorenne, invece, è scattata anche la misura restrittiva con l’obbligo di firma.
La decisione degli inquirenti ha sconvolto numerose famiglie. Un via vai in caserma di genitori per ribadire che il proprio figlio non c’entrava niente. Lo dovranno dimostrare. Almeno su due il dubbio di scambio di persona pare fondato, ma i testimoni diretti non hanno esitato.
Non finirà presto questa storia, perché l’indagine penale è appena agli inizi, come quella civile di risarcimento danni.
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E. Carchia
@Sportando
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