Verso le Final Four di Serie B: Matteo Mecacci (Gecom Mens Sana 1871 S
Mecacci ha portato la Mens Sana alla Final Four di Serie B
- Coach, in che modo vi avvicinate alla Final Four? Quali sono le condizioni della sua squadra, a livello fisico e mentale?
A livello mentale siamo molto carichi, dopo aver vinto la serie finale con Cecina grazie al successo esterno di gara 4. A livello fisico dovremo ricaricare le pile nei giorni che ci separano da Forlì, dopo questa battaglia. Ci faremo comunque trovare pronti.
- La stagione della sua squadra fino a questo momento? Il risultato di Forlì può cambiare la valutazione complessiva?
Aldilà della storia che ci portiamo dietro, essendo noi gli eredi della Mens Sana Basket, giudico la stagione della mia squadra ampiamente positiva. Dobbiamo considerare che questa è una società nuova, con giocatori al primo anno assieme e un nuovo allenatore. Non era semplice vincere il girone e i playoff e qualificarsi per la Final Four. Ora dobbiamo vincere a Forlì per rendere la stagione indimenticabile.
- Un giudizio sulle altre squadre presenti a Forlì, ed in particolare sull’avversaria per la gara di sabato.
Sono arrivate in fondo le squadre più meritevoli, anche se noi siamo gli unici, assieme ad Agropoli, ad aver confermato nei playoff il primato della regular season. La Fortitudo Bologna è una squadra esperta, costruita per vincere, con un allenatore di prestigio come Boniciolli. Di sicuro saranno gare equilibrate e difficili.
- Vi giocate tutta una stagione in 40 minuti, o al massimo 80, contro avversari mai affrontati in stagione: come ci si prepara ad un evento di questo tipo, così particolare e unico nel panorama nazionale?
Sarà difficile, avremo pochi giorni per prepararci, ma di sicuro non si potrà pensare al fatto che nel caso di sconfitta nella prima gara ci sarebbe una seconda possibilità domenica. Nel caso inizieremmo a pensarci solo da sabato sera. Ci saranno motivazioni al massimo, e a livello tattico dovremo preparare tutto in tempi stretti. Poi è chiaro che si tratta di una Final Four, potrà succedere di tutto.
- In che modo intende preservare la sua squadra dalla pressione e far sì che a Forlì si esprima al meglio?
È dall’inizio dell’anno che conviviamo con la pressione per via del retaggio di Siena, del nostro passato. Su di noi ci sono stati gli occhi di tutta l’Italia cestistica, non solo dei nostri tifosi. Sin dall’inizio ci hanno etichettato come la squadra da battere, e paradossalmente proprio per questo potremmo avere meno pressione a Forlì. Occorrerà stare attenti e concentrati.