Virtus TSB Cassino, sempre più accesa la diatriba-palasport col Comune
Dura replica della presidentessa Formisano ad una nota stampa del sindaco Golini Petrarcone. Nuovo esilio ad Atina
Assumono toni sempre più aspri i rapporti tra la Virtus TSB Cassino, club neopromosso in DNB, e l'amministrazione comunale della città del Sud Lazio. Motivo del contendere è sempre l'uso del palasport di Cassino, vicenda che sta costringendo il club cassinate al nuovo esilio al palasport di Atina, distante una ventina di chilometri. Dopo la nota stampa di ieri del sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, oggi è la volta di una lettera aperta della presidentessa Donatella Formisano.
"Caro Sindaco, sono davvero basita per le affermazioni contenute nella sua nota, quelle di un amministratore pubblico che offende la Virtus TSB Cassino e l’intelligenza di tutta la società e i cittadini di Cassino travisando i fatti da eccellente equilibrista.
Il suo comunicato stampa apparso in data 26 giugno 2014 sugli organi di informazione non meriterebbe neanche risposta, considerato il poco rispetto da Lei sempre riservato alla Virtus TSB Cassino. Infatti la società da me rappresentata ha appreso la sua volontà di “tutelare” la Virtus dagli organi di stampa. Ma ufficialmente non ha ricevuto alcuna comunicazione né di tale volontà, né tantomeno in risposta alla nostra domanda regolarmente protocollata il 20 maggio 2014. Ed è Lei proprio signor Sindaco ad essere sorpreso? E di cosa , di grazia?
Le ribadisco che noi attendiamo risposte ufficiali che chiariscano in modo preciso , dettagliato ed inequivocabile l’utilizzo della struttura pubblica Palazzetto dello Sport di Via De Feo. A questo punto mi corre l’obbligo di ricordarLe tutti i tentativi di mediazione dello scorso anno intrapresi dalla Virtus attraverso alcuni suoi rappresentanti (avv. Marco De Angelis e Prof. Vincenzo Formisano) con i rispettivi rappresentanti della “storica” società di palla al cesto di Cassino , gestore – proprietario del bene pubblico in oggetto .
A tali incontri ha partecipato anche l’Assessore allo Sport , Danilo Grossi ed il risultato prodotto è stato che la Virtus TSB Cassino, come Lei sa bene , e come sanno bene i consiglieri comunali , Ficaccio e Iannone , all’uopo tempestivamente chiamati , è rimasta chiusa fuori dal Palazzetto, perché il gestore non lo ha aperto per gli allenamenti concordati. Non abbiamo avuto la possibilità di disporre delle chiavi della struttura e dell’ingresso autonomo nei giorni e negli spazi orari concordati. Ci è stato impedito di gestire gli spazi pubblicitari perché costretti a quelli predisposti dal gestore e potrei continuare all’infinito.
Abbiamo disputato il nostro campionato ad Atina e questa per Lei è la disponibilità manifestata?
I fatti hanno dimostrato soltanto la totale mancanza di rispetto e di volontà ad una convivenza pacifica , onesta e leale da parte del gestore proprietario. E Lei , Sindaco, a fronte di tali avvenimenti è stato latitante ed indifferente, ed ora si dichiara sorpreso e disponibile solo perché disputeremo un campionato nazionale in DNB? Continua a trincerarsi dietro il rispetto di una convenzione la cui validità verrà valutata nelle sedi opportune, ma i fatti dimostrano la totale incapacità di rispettare realmente i diritti della Virtus e di tutti i cittadini non solo quelli degli amici della storica società.
Per quanto riguarda i commenti sulla storia del basket a Cassino la nostra onestà intellettuale non ha mai inteso offendere alcuno, infatti, Le ricordo che nei primi due anni di vita della Virtus non abbiamo avanzato, nei confronti del Comune di Cassino, alcuna richiesta di utilizzo del Palazzetto dello sport, rispettando una società che ai tempi disputava un campionato in DNC.
Caro Sindaco che piaccia o no a lei ed ai suoi amici, la storia ha decretato la fine di un epoca e l’inizio di un’altra epoca rappresentata dalla Virtus TSB Cassino. Rispettare gli altri non significa negare alla Virtus TSB Cassino il riconoscimento di ciò che ha realizzato in meno di tre anni di vita che altri non hanno fatto in una lunga storia ed in regime di monopolio assoluto e di innumerevoli privilegi!!!
Abbiamo anche noi un fiorente settore giovanile che è costretto a giocare nella palestra dell’Istituto magistrale, anche loro , i nostri ragazzi sono figli di Cassino e meritano il suo rispetto Signor Sindaco!!!!!
Vuole lavarsi la coscienza, Sindaco con i suoi appariscenti e “buonisti” comunicati stampa dicendo che la Virtus dovrebbe apprezzare il passo che Lei sta facendo nei nostri confronti ma la realtà è che sino ad oggi Lei ha fatto solo chiacchiere che nella realtà non hanno trovato nessun seguito.
La nostra domanda , protocollata in data 20 maggio 2014 ancora attende una risposta ufficiale, l’attende la Federazione Italiana Pallacanestro.
Quanto poi alla sua Proposta del 23 gennaio scorso a cui fa riferimento evidenziando i 400 euro di spese, era la risposta ad una nostra richiesta protocollata in data 22 maggio 2013, giunta quindi dopo solo circa 8 mesi . A tale sua proposta in modo molto educato e corretto la Virtus ha risposto tempestivamente in data 27 gennaio 2014, spiegandole che era costretta a disputare le ultime cinque gare interne del campionato ad Atina ( si perché mancavano solo 5 gare interne !!!! alla fine del campionato) perché il trasferimento di sede ha dei tempi tecnici federali non certo derogabili per noi e né tantomeno per Lei , Sindaco.
Il problema non è stato certo rappresentato dai “400 euro”!
Perché , Sindaco , non dice che Lei aveva sottolineato nella proposta a cui fa riferimento, che era “una deroga una tantum ed in via eccezionale alla convenzione esistente”? Perché omette di dire che alla nostra proposta del 27 gennaio in cui chiedevamo una pianificazione per il prossimo anno sportivo , non abbiamo mai avuto alcuna risposta?
Sindaco, la verità, i fatti non si presentano in modo parziale a propria comodità come siete abituati a fare in politica.
Non è possibile , Sindaco, alcuna mediazione tra la “storia” ed il presente-futuro che è la Virtus TSB Cassino! I fatti lo hanno dimostrato e non siamo più disponibili ad essere presi in giro, ad essere trattati in modo così offensivo né da Lei né dai gestori che utilizzano il bene pubblico come una proprietà privata!!
Non faccia finta di niente, la Virtus chiede che sia indetto un bando pubblico per l’assegnazione della gestione del Palazzetto dello Sport secondo regole e criteri che rispettino la legge ed il buon senso. Nessuna mediazione a questo punto è più possibile.
I torti e le umiliazioni sopportate dalla Virtus, dai suoi rappresentanti e dai suoi tifosi in modo elegante e dignitoso ora non possono essere più tollerati.
Quindi Sindaco, non è volontà della Virtus giocare nel campo di Atina come da Lei sostenuto nella sua nota, noi siamo costretti a giocare in Val di Comino per l’indifferenza Sua e dell’Amministrazione da Lei rappresentata, di fatto non siete stati capaci in più di un anno di prendere delle posizioni in grado di tutelare realmente i diritti della prima e unica squadra della città che disputa un campionato NAZIONALE!!!!!"
"Caro Sindaco, sono davvero basita per le affermazioni contenute nella sua nota, quelle di un amministratore pubblico che offende la Virtus TSB Cassino e l’intelligenza di tutta la società e i cittadini di Cassino travisando i fatti da eccellente equilibrista.
Il suo comunicato stampa apparso in data 26 giugno 2014 sugli organi di informazione non meriterebbe neanche risposta, considerato il poco rispetto da Lei sempre riservato alla Virtus TSB Cassino. Infatti la società da me rappresentata ha appreso la sua volontà di “tutelare” la Virtus dagli organi di stampa. Ma ufficialmente non ha ricevuto alcuna comunicazione né di tale volontà, né tantomeno in risposta alla nostra domanda regolarmente protocollata il 20 maggio 2014. Ed è Lei proprio signor Sindaco ad essere sorpreso? E di cosa , di grazia?
Le ribadisco che noi attendiamo risposte ufficiali che chiariscano in modo preciso , dettagliato ed inequivocabile l’utilizzo della struttura pubblica Palazzetto dello Sport di Via De Feo. A questo punto mi corre l’obbligo di ricordarLe tutti i tentativi di mediazione dello scorso anno intrapresi dalla Virtus attraverso alcuni suoi rappresentanti (avv. Marco De Angelis e Prof. Vincenzo Formisano) con i rispettivi rappresentanti della “storica” società di palla al cesto di Cassino , gestore – proprietario del bene pubblico in oggetto .
A tali incontri ha partecipato anche l’Assessore allo Sport , Danilo Grossi ed il risultato prodotto è stato che la Virtus TSB Cassino, come Lei sa bene , e come sanno bene i consiglieri comunali , Ficaccio e Iannone , all’uopo tempestivamente chiamati , è rimasta chiusa fuori dal Palazzetto, perché il gestore non lo ha aperto per gli allenamenti concordati. Non abbiamo avuto la possibilità di disporre delle chiavi della struttura e dell’ingresso autonomo nei giorni e negli spazi orari concordati. Ci è stato impedito di gestire gli spazi pubblicitari perché costretti a quelli predisposti dal gestore e potrei continuare all’infinito.
Abbiamo disputato il nostro campionato ad Atina e questa per Lei è la disponibilità manifestata?
I fatti hanno dimostrato soltanto la totale mancanza di rispetto e di volontà ad una convivenza pacifica , onesta e leale da parte del gestore proprietario. E Lei , Sindaco, a fronte di tali avvenimenti è stato latitante ed indifferente, ed ora si dichiara sorpreso e disponibile solo perché disputeremo un campionato nazionale in DNB? Continua a trincerarsi dietro il rispetto di una convenzione la cui validità verrà valutata nelle sedi opportune, ma i fatti dimostrano la totale incapacità di rispettare realmente i diritti della Virtus e di tutti i cittadini non solo quelli degli amici della storica società.
Per quanto riguarda i commenti sulla storia del basket a Cassino la nostra onestà intellettuale non ha mai inteso offendere alcuno, infatti, Le ricordo che nei primi due anni di vita della Virtus non abbiamo avanzato, nei confronti del Comune di Cassino, alcuna richiesta di utilizzo del Palazzetto dello sport, rispettando una società che ai tempi disputava un campionato in DNC.
Caro Sindaco che piaccia o no a lei ed ai suoi amici, la storia ha decretato la fine di un epoca e l’inizio di un’altra epoca rappresentata dalla Virtus TSB Cassino. Rispettare gli altri non significa negare alla Virtus TSB Cassino il riconoscimento di ciò che ha realizzato in meno di tre anni di vita che altri non hanno fatto in una lunga storia ed in regime di monopolio assoluto e di innumerevoli privilegi!!!
Abbiamo anche noi un fiorente settore giovanile che è costretto a giocare nella palestra dell’Istituto magistrale, anche loro , i nostri ragazzi sono figli di Cassino e meritano il suo rispetto Signor Sindaco!!!!!
Vuole lavarsi la coscienza, Sindaco con i suoi appariscenti e “buonisti” comunicati stampa dicendo che la Virtus dovrebbe apprezzare il passo che Lei sta facendo nei nostri confronti ma la realtà è che sino ad oggi Lei ha fatto solo chiacchiere che nella realtà non hanno trovato nessun seguito.
La nostra domanda , protocollata in data 20 maggio 2014 ancora attende una risposta ufficiale, l’attende la Federazione Italiana Pallacanestro.
Quanto poi alla sua Proposta del 23 gennaio scorso a cui fa riferimento evidenziando i 400 euro di spese, era la risposta ad una nostra richiesta protocollata in data 22 maggio 2013, giunta quindi dopo solo circa 8 mesi . A tale sua proposta in modo molto educato e corretto la Virtus ha risposto tempestivamente in data 27 gennaio 2014, spiegandole che era costretta a disputare le ultime cinque gare interne del campionato ad Atina ( si perché mancavano solo 5 gare interne !!!! alla fine del campionato) perché il trasferimento di sede ha dei tempi tecnici federali non certo derogabili per noi e né tantomeno per Lei , Sindaco.
Il problema non è stato certo rappresentato dai “400 euro”!
Perché , Sindaco , non dice che Lei aveva sottolineato nella proposta a cui fa riferimento, che era “una deroga una tantum ed in via eccezionale alla convenzione esistente”? Perché omette di dire che alla nostra proposta del 27 gennaio in cui chiedevamo una pianificazione per il prossimo anno sportivo , non abbiamo mai avuto alcuna risposta?
Sindaco, la verità, i fatti non si presentano in modo parziale a propria comodità come siete abituati a fare in politica.
Non è possibile , Sindaco, alcuna mediazione tra la “storia” ed il presente-futuro che è la Virtus TSB Cassino! I fatti lo hanno dimostrato e non siamo più disponibili ad essere presi in giro, ad essere trattati in modo così offensivo né da Lei né dai gestori che utilizzano il bene pubblico come una proprietà privata!!
Non faccia finta di niente, la Virtus chiede che sia indetto un bando pubblico per l’assegnazione della gestione del Palazzetto dello Sport secondo regole e criteri che rispettino la legge ed il buon senso. Nessuna mediazione a questo punto è più possibile.
I torti e le umiliazioni sopportate dalla Virtus, dai suoi rappresentanti e dai suoi tifosi in modo elegante e dignitoso ora non possono essere più tollerati.
Quindi Sindaco, non è volontà della Virtus giocare nel campo di Atina come da Lei sostenuto nella sua nota, noi siamo costretti a giocare in Val di Comino per l’indifferenza Sua e dell’Amministrazione da Lei rappresentata, di fatto non siete stati capaci in più di un anno di prendere delle posizioni in grado di tutelare realmente i diritti della prima e unica squadra della città che disputa un campionato NAZIONALE!!!!!"
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