Alessandro Amici: Non sono uno stinco di santo, lo ammetto, ma molti episodi sono stati ingigantiti
L'ala della Leonis Roma: Io sono stato squalificato due giornate per un episodio che mi ha visto coinvolto due anni fa: quello è l’emblema delle stronzate che certe persone si sono inventate
Questo un estratto delle sue parole.
“Lo ammetto, non sono uno stinco di santo: le mie cavolate le ho fatte. Però sono state tantissime le occasioni in cui quello che ho combinato è stato “gonfiato”. La maggior parte di certi episodi sono stati raccontati su internet, regalando visualizzazioni. E poi, visto che ci sono persone che non hanno nulla di meglio da fare, molti si sono divertiti a commentare e a ingigantirli ancora di più” ha detto Amici. “Il trash talking oramai fa parte della pallacanestro. Io sono stato squalificato due giornate per un episodio che mi ha visto coinvolto due anni fa: quello è l’emblema delle stronzate che certe persone si sono inventate. C’è stato un battibecco in campo con Umeh della Virtus, quando giocavo a Mantova. E per quello sono stato dipinto come un razzista. Se io lo avessi realmente offeso con frasi razziste, non mi avrebbero dato due giornate. Quella situazione è stata presentata in maniera molto diversa rispetto a quanto è davvero accaduto”.