La Leonis Roma saluta Davide Pacor
Pacor non sarà più il massofisioterapista della società.
Tanti anni vissuti assieme, in palestra e sui campi di Roma prima e di tutta Italia poi; un percorso
durato dieci anni e che giunge oggi alla sua conclusione: la Leonis Roma comunica che Davide
Pacor non sarà più il massofisioterapista della società.
Protagonista di quattro promozioni, dalla Serie D alla Serie A2: “Davide è sempre stato un punto di
riferimento per l’Eurobasket” - commenta il Presidente della Leonis Roma, Armando Buonamici -
“uno dei pochi che può davvero raccontare la storia di questa società per il fatto di averla vissuta e
aver contribuito a scriverla. Ci ha aiutati a crescere, divenendo parte di questa famiglia, con la sua
esperienza e bravura professionale, certo, ma anche e soprattutto con l’affetto e l’attaccamento
dimostrati quotidianamente verso la nostra realtà. Vittorie, sconfitte, gioie e delusioni: un percorso
così lungo non si dimentica e va oltre il mero aspetto lavorativo. Un “grazie”, sincero, è troppo poco
e non rende giustizia ai momenti vissuti assieme, ma glielo dobbiamo, da parte di tutta la società e
mio in particolare. Si chiude un capitolo e non possiamo che augurargli, altrettanto sinceramente,
le migliori fortune per il proseguo della sua carriera professionale”.
durato dieci anni e che giunge oggi alla sua conclusione: la Leonis Roma comunica che Davide
Pacor non sarà più il massofisioterapista della società.
Protagonista di quattro promozioni, dalla Serie D alla Serie A2: “Davide è sempre stato un punto di
riferimento per l’Eurobasket” - commenta il Presidente della Leonis Roma, Armando Buonamici -
“uno dei pochi che può davvero raccontare la storia di questa società per il fatto di averla vissuta e
aver contribuito a scriverla. Ci ha aiutati a crescere, divenendo parte di questa famiglia, con la sua
esperienza e bravura professionale, certo, ma anche e soprattutto con l’affetto e l’attaccamento
dimostrati quotidianamente verso la nostra realtà. Vittorie, sconfitte, gioie e delusioni: un percorso
così lungo non si dimentica e va oltre il mero aspetto lavorativo. Un “grazie”, sincero, è troppo poco
e non rende giustizia ai momenti vissuti assieme, ma glielo dobbiamo, da parte di tutta la società e
mio in particolare. Si chiude un capitolo e non possiamo che augurargli, altrettanto sinceramente,
le migliori fortune per il proseguo della sua carriera professionale”.
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