Tommaso Marino: Tornare a Siena è stato realizzare il sogno di una vita
Marino: Posso solo garantire che io e gli altri ragazzi ce la metteremo tutta, conosco i compagni abbastanza da dire che siamo una squadra che non mollerà mai
Tommaso Marino ha realizzato il sogno di tornare nella sua Siena e sarà anche capitano della Mens Sana.
Queste le parole del giocatore, riportate da Il Corriere di Siena.
“Sono contento di essere qui come capitano con le responsabilità del caso. E' sempre stato il sogno della mia vita, io e la Mens Sana ci siamo corteggiati reciprocamente per anni, ma il mio ritorno non è stato possibile in precedenza perché, per scelta, mi ero legato a un'altra società. Quando hai un contratto, lo devi rispettare, anche se dentro vorresti riuscire a indossare la maglia del cuore. Quest'anno c'è stata la possibilità di uscire da quell'accordo e, appena sono stato chiamato da Siena, ho risposto sì nel giro di 5 minuti. Cercherò di guidare i compagni con l'esempio, non mi metterò certo a gridare incoraggiamenti durante gli allenamenti. Mi piacerebbe essere un tramite tra la squadra e la città, c'è bisogno che i tifosi si identifichino con questo gruppo. Sentire il calore del palasport che ti copre è una cosa incredibile. può dare energie in più. C'è poco da dire agli sportivi senesi, la pallacanestro la conoscono meglio di me. Posso solo garantire che io e gli altri ragazzi ce la metteremo tutta, conosco i compagni abbastanza da dire che siamo una squadra che non mollerà mai. In viale Sciavo ho sempre visto avversari che, per fare un canestro, hanno dovuto sudare e fare una fatica incredibile, quindi mi piacerebbe ricreare quello spirito”.
Queste le parole del giocatore, riportate da Il Corriere di Siena.
“Sono contento di essere qui come capitano con le responsabilità del caso. E' sempre stato il sogno della mia vita, io e la Mens Sana ci siamo corteggiati reciprocamente per anni, ma il mio ritorno non è stato possibile in precedenza perché, per scelta, mi ero legato a un'altra società. Quando hai un contratto, lo devi rispettare, anche se dentro vorresti riuscire a indossare la maglia del cuore. Quest'anno c'è stata la possibilità di uscire da quell'accordo e, appena sono stato chiamato da Siena, ho risposto sì nel giro di 5 minuti. Cercherò di guidare i compagni con l'esempio, non mi metterò certo a gridare incoraggiamenti durante gli allenamenti. Mi piacerebbe essere un tramite tra la squadra e la città, c'è bisogno che i tifosi si identifichino con questo gruppo. Sentire il calore del palasport che ti copre è una cosa incredibile. può dare energie in più. C'è poco da dire agli sportivi senesi, la pallacanestro la conoscono meglio di me. Posso solo garantire che io e gli altri ragazzi ce la metteremo tutta, conosco i compagni abbastanza da dire che siamo una squadra che non mollerà mai. In viale Sciavo ho sempre visto avversari che, per fare un canestro, hanno dovuto sudare e fare una fatica incredibile, quindi mi piacerebbe ricreare quello spirito”.
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E. Carchia
@Sportando
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