Mens Sana Basket: attribuito l'incarico di addetto stampa
Il nuovo addetto stampa sarà David Barbetti
-Buongiorno David, parlaci della tua vita professionale…
“Seppur nato a Siena sono residente a Chianciano. Lì ho preso confidenza coi mezzi di informazione locale e queste esperienze mi hanno sempre più tracciato la vita anche perché si accordavano con i miei obbiettivi di studio. Le mie prime esperienze nel mondo giornalistico risalgono alla collaborazione con PrimaPagina e con l'Agenzia Akropolis, alle quali poi ho unito altre pubblicazioni sportive sul web per le testate online “Informazione sportiva” e “Ilbellodelcalcio”. A Perugia, dove ho vissuto diciannove anni, sono stato prima vicino al Gruppo Prometeo come redattore del free press TuttoPerugia, poi ho dato il mio contributo alle pagine sportive del Gruppo Corriere dell’Umbria con servizi per l’Umbria e Arezzo. Infine, tra il 2009 e il 2015 sono stato assunto presso il Corriere Nazionale e le molte testate editate su web e carta dall’editrice di quel giornale”.
-Sempre informazione o hai anche pratica di uffici stampa?
“La mia editrice nel 2010 mi assegnò il compito di seguire la divisione comunicazione. Ho lavorato come addetto stampa per i comuni umbri di Montefalco e Todi, per alcune associazioni, e anche a Siena per alcuni mesi di supporto alla campagna elettorale della lista civica “Io Amo Siena”. Dalla scorsa estate e fino al marzo di quest’anno, ho avuto modo di conoscere in veste di ghost writer l’ambiente della Mens Sana Basket 1871 per sopperire all’assenza di Ylenia Girolami che voglio ancora ringraziare per essersi sempre prestata a dare consigli e informazioni in ogni momento”.
-Hai qualche merito sportivo da raccontarci?
“Mi sono sempre piaciuti tutti gli sport, molti dei quali anche praticati, ma il basket è sempre stato quello che mi ha intrigato di più. Purtroppo a Chianciano, dove ho vissuto fino agli anni dell'università, non c'è mai stata la possibilità di praticarlo a livello agonistico e come tanti ragazzi della mia generazione sono stato “costretto” a scegliere il calcio. Che mi ha dato comunque delle soddisfazioni: ho giocato per diversi anni come portiere nella Virtus, nella Vigor, nella Voluntas Trequanda e anche in Umbria con il Porto Pozzuolo di Castiglione del Lago”.
-Un amore per il basket che risale a…?
“All'incirca all'inizio degli anni '90. A casa mia, con gli amici, passavamo le giornate a giocare davanti a un canestro attaccato a un muro di cemento d'estate, mentre d'inverno il “parquet” erano le mattonelle del garage. Ero l'unico tifoso della Mens Sana, in mezzo a chi tifava Olimpia Milano, Virtus o Fortitudo Bologna, e non erano certo tempi facili visto che la squadra non vinceva come poi avrebbe iniziato a fare: diciamo che mi sono preso le mie “soddisfazioni” più avanti. La mia prima partita a palazzo, Cx Orologi-Buckler della stagione 1995/1996, risale agli anni delle scuole superiori quando venivo a Siena in treno”.
-Altri momenti epici da ricordare?
“Tanti, come i campioni della Mens Sana o delle avversarie, da Woolridge a Danilovic, da Ginobili a Spanoulis, che ho visto dal vivo. Ma conservo tra i ricordi più belli un derby vinto con Pistoia e gara 4 dei playoff di Eurolega del 2011 contro l'Olympiacos di Ivkovic”.
-Hai incrociato il basket anche nella tua vita professionale?
“Mi ci sono “scontrato”. Al Corriere Nazionale chiesi e ottenni una rubrica mia che si chiamava “Sabato basket” e che mi portò a entrare in relazione con molti giocatori e tutti i principali allenatori di A1. Ricordo con piacere, anche per la “difficoltà” dell’intervista, Pozzecco, Dan Peterson e anche lo stesso Paolo Moretti. Inoltre, vista la diffusione territoriale del quotidiano mi piaceva ripescare anche gli ex Mens Sana, nei quali ho sempre riscontrato molto rispetto e gratitudine per i colori biancoverdi”.
-In che consiste il tuo lavoro?
“Sono arrivato da poco e comunque mi sono sempre posto una regola all’arrivo in un ambiente di lavoro nuovo: disimparare per imparare. Quindi lasciatemi ricevere le priorità dalla Società. Detto questo, le cose da fare sono tante: rassegne stampa al mattino, segnalazioni di articoli utili ai vari settori della Società, comunicati da scrivere se ci sono notizie da divulgare, relazioni coi media e ovviamente con lo staff tecnico e sportivo, molte riunioni, enfatizzazione degli eventi di marketing e massima attenzione tanto ai social che al nuovo sito che stiamo riallestendo perché sia più fruibile soprattutto nella versione mobile. Quello che ho capito è che non sarà facile circoscrivere l’ambito della mia attività a solo alcuni adempimenti, ma prima esigenza sarà di sapersi amalgamare al lavoro di un ristretto e affiatato gruppo operativo che è già al lavoro da settimane. Per questo sono molto riconoscente alla Società di avermi voluto al suo fianco”.
-Che aspettative hai?
“Spero innanzitutto che la stagione sia migliore in termini di risultati della precedente. Mai come oggi si può dire che vincere aiuterà a lavorare meglio. Di seguito massima disponibilità e massimo impegno. Essere addetto stampa della squadra che hai sempre tifato è un'emozione unica e passione e professionalità vanno tenute sempre a braccetto”.