Siena, presentato Poletti: "Chiamatemi Mitch, sono un combattente"
Le prime parole del lungo di Siena
“Chiamatemi Mitch”. In t-shirt Soundreef, Mitchell Poletti si è presentato stamani alla sua prima conferenza stampa da mensanino. Quasi troppo serio e compassato all’inizio, si è sciolto alla fine quando dal parquet ha rivolto un appello alla tifoseria mensanina a fargli presto scordare i molti fischi che si è preso da avversario: “Sono un combattente! Ce la metterò tutta!”
Lorenzo Marruganti, diesse, è stato il primo a presentarlo e a porgli al collo la sciarpa biancoverde. “Averlo con noi non è stato difficile – ha detto Marruganti -, ma era una trattativa che richiedeva tempo, c’era molta concorrenza e Paolo Moretti e la Mens Sana sono stati fattori decisivi”. Oltre il coach – ha spiegato poi lo stesso Poletti – un altro aiuto l’ha dato capitan Marino: “con Tommy non ho mai giocato assieme, ma lo conosco benissimo. Mi ha confermato le belle cose che immaginavo di Siena”.
Sapere in anticipo quali saranno i suoi compiti in campo è stato importante per Mitch che ammette che non sempre ha trovato squadre capaci di metterlo in ritmo: “Ci sono stati campionati in cui la palla l’ho vista col binocolo”. La metafora espressa da Marruganti sulla “vita da mediano” che nel basket diventa “vita da lungo” è stata calzante. Quest’anno tuttavia c’è la sensazione che le cose andranno diversamente. Ancora Mitch Poletti: “Non faccio proclami ma, da quanto ho appreso, saremo una squadra che lotta, che si allena bene e che va sempre in campo determinata a giocarsela”.
Quindi una stagione fatta di singole partite da giocare al massimo. “Certo che sì – dice Poletti – anche perché il fatto che siano previste due retrocessioni dirette e una dai play out significherà un innalzamento dei livelli medi di ciascuna formazione, perché il primo obiettivo saranno non tanto le tre promozioni, ma le molte retrocessioni da evitare. Ecco perché non vanno lasciati punti per strada. Ecco perché non bisogna farsi illusioni sulla minor forza del girone Ovest che a mio parere non esiste fino ai play off, dove le squadre dell’Est hanno almeno un giocatore in più da far pesare, ottenuto grazie ai risparmi sulle trasferte e ai pubblici mediamente più alti”.
In sede di domande l’argomento svaria sui prossimi movimenti della Società. Il direttore sportivo Marruganti si è mostrato incredibilmente prodigo di anticipazioni: “Gli stranieri cercati probabilmente sono un 4 e un 2; per la guardia ci vorrà più tempo perché è solo dal completamento della squadra che ci renderemo conto di quali caratteristiche cercare in un giocatore. Comunque non mi preoccupa la scelta da fare perché in tema di guardie il mercato Usa è veramente molto propositivo. Sì, i nomi che stiamo valutando sono anche di giocatori che sono stati a Siena. Ringrazio la Società per avermi dato modo di andare sul mercato con questi tempi e questo supporto. Il primo requisito che chiediamo per tesserare è che il giocatore veda la specificità di venire a giocare qui da noi e non la confonda con un’occasione come tante di avere uno stipendio”.
Alle sue parole ha fatto eco il direttore generale Filippo Macchi. “Ringraziamo il nostro staff tecnico – ha detto – per la chiarezza di idee e la capacità di convincimento con cui si muove sul mercato. Siamo al 20 giugno e già tre sono i contratti firmati. Contiamo di concludere il roster a luglio inoltrato, così da avere numerosi vantaggi successivi e più precisamente poter programmare, potersi preparare da subito con la squadra al completo e poter esercitare un maggior richiamo sulla tifoseria in fase di campagna abbonamenti giacché ciascuno non dovrà esprimere una fiducia cieca sul futuro operato della Società, ma solo una propria stima personale sul fatto che la squadra, così come sarà, merita di essere seguita e incitata”.
Da ultimo, qualche anticipazione su Simonovic, giocatore per il quale si attende il completamento dell’iter burocratico per affermazioni più complete. Tra l’altro non è escluso un suo breve ritorno per il completamento del periodo di formazione se l’Olimpia Lubiana deciderà in questo senso.
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