Viola Reggio Calabria, lunedì il ricorso al CONI
Nella giornata di mercoledì 2 maggio la Corte d'Appella ha depositato le motivazioni della penalizzazione
Nuovo capitolo nel «caso» Viola Reggio Calabria.
Nella giornata del 2 maggio, la Corte d’Appello ha depositato le motivazioni del rigetto del ricorso della società calabrese, che portò ai 34 punti di penalizzazione e alla conseguente retrocessione in Serie B: «(…) la sanzione pare del tutto adeguata alla entità dei fatti che, se emersi nella fase di iscrizione della Viola, avrebbero comportato la non iscrizione della stessa al suddetto campionato».
«(…) appare pienamente giustificata la sanzione irrogata in primo grado, che di fatto riporta in certo senso a regolarità e rispetto delle regole la complessa vicenda, riposizionando la Viola nella serie inferiore».
«E non vi è dubbio (…) abbia rappresentato e cagionato un significativo danno all’immagine del movimento cestistico nazionale».
E sul proprietario Muscolino, inibito per 3 anni: «Nel caso di specie, l’onere di provare l’estraneità di Muscolino non poteva che ricadere sullo stesso che avrebbe dovuto fornire necessari supporti probatori».
Questi stralci delle motivazioni sono riportate dalla Gazzetta del Sud, che precisa come entro lunedì la società presenterà ricorso al CONI.
Nella giornata del 2 maggio, la Corte d’Appello ha depositato le motivazioni del rigetto del ricorso della società calabrese, che portò ai 34 punti di penalizzazione e alla conseguente retrocessione in Serie B: «(…) la sanzione pare del tutto adeguata alla entità dei fatti che, se emersi nella fase di iscrizione della Viola, avrebbero comportato la non iscrizione della stessa al suddetto campionato».
«(…) appare pienamente giustificata la sanzione irrogata in primo grado, che di fatto riporta in certo senso a regolarità e rispetto delle regole la complessa vicenda, riposizionando la Viola nella serie inferiore».
«E non vi è dubbio (…) abbia rappresentato e cagionato un significativo danno all’immagine del movimento cestistico nazionale».
E sul proprietario Muscolino, inibito per 3 anni: «Nel caso di specie, l’onere di provare l’estraneità di Muscolino non poteva che ricadere sullo stesso che avrebbe dovuto fornire necessari supporti probatori».
Questi stralci delle motivazioni sono riportate dalla Gazzetta del Sud, che precisa come entro lunedì la società presenterà ricorso al CONI.
© Riproduzione riservata