Giulio Griccioli: Stiamo lavorando per trovare una vera e propria identità
Le parole del coach della Mens Sana
L'aspetto più evidente è che le prime due partite stagionali della Soundreef Mens Sana sono state profondamente diverse e non solo nel punteggio finale. Ne abbiamo parlato con coach Griccioli.
Qual è la vera Mens Sana? Quella della prima a Casale o quella che ha travolto Agrigento?
«Nessuna delle due perché stiamo lavorando per trovare una vera e propria identità. Sicuramente il ritmo e la produzione offensiva con Agrigento, rispetto a quanto fatto a Casale, si avvicinano di più alla squadra che abbiamo in testa. Ma è chiaro, come ho detto e ripetuto nelle ultime due settimane, che di lavoro da fare ce n'è ancora tantissimo e quindi è normale che non abbiamo per ora una fisionomia definitiva. Ci sono delle cose che vanno bene, altre da perfezionare, ma la squadra ha bisogno di tempo per affilare le sue armi e questo tempo non si esaurisce di certo alla seconda giornata di campionato».
Troppo presto, quindi, anche per ipotizzare orizzonti temporali di questo percorso?
«Non c'è un tempo preciso: il nostro valore e la nostra capacità di migliorare devono essere continue durante tutta la stagione. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti nel momento in cui si decideranno il campionato e le posizioni in classifica. Per ora dobbiamo andare alla ricerca di noi stessi e trovare più vittorie possibili per essere competitivi e scalare posizioni in questo periodo».
Cosa ti è piaciuto contro Agrigento?
«L'energia che ha messo in campo la squadra, a tratti anche con continuità e poi la voglia di giocare a un ritmo che meglio si adatta alle nostre caratteristiche di squadra. Oltre, ovviamente, alla voglia di condividere possessi e creare pericolosità con tutti e cinque i giocatori in campo».
A Casale e con Agrigento al PalaEstra la Mens Sana è sempre partita forte: sei soddisfatto?
«L'approccio alla partita è sempre molto importante sia in casa che in trasferta, dove è fondamentale. La partita però dura 40' e di conseguenza quello su cui bisogna lavorare è la continuità nell'arco di tutta la partita che non si può pretendere a inizio campionato. Non è un problema di condizione fisica, ma di una continuità di gioco in attacco e in difesa che ci deve consentire di non andare troppo a strappi».
Nella conferenza post partita ti sei focalizzato molto sulla difesa. A mente fredda, sei ancora della stessa opinione?
«Dal punto di vista pratico non ho visto mancanza di volontà e dunque sarebbe sbagliato dire che non mi è piaciuta. L'aspetto che dobbiamo migliorare di più è la concentrazione che poi ti porta a compiere errori sia in attacco che in difesa. L'unico sistema è allenarsi con durezza anche sulla componente mentale, e non solo su quella tecnica».
Turner e Ebanks devastanti in attacco (48 punti in due) ma secondo alcuni ancora “leggeri” in difesa. Coach Griccioli che ne pensa?
«Che sarebbe sbagliato se volessi tutto e subito dai miei giocatori e anche il pubblico deve avere la giusta pazienza perché si rischiano giudizi un po' affrettati. Detto questo penso che sia un aspetto sul quale dovremo lavorare e che non sia a carico solo di Turner e Ebanks ma di tutto il gruppo perché la difesa parte sì dal singolo ma si costruisce di squadra. Così come mi sembra riduttivo affermare che i nostri due americani hanno fatto un gran lavoro in attacco perché quello che riescono a fare per talento individuale e per organizzazione di squadra dipende dalla pericolostà degli altri giocatori in campo. Nel momento in cui questa pericolosità viene a mancare diminuisce infatti anche la loro efficacia: con Agrigento la squadra è riuscita a metterli in ritmo e a costruire situazioni nelle quali si trovano a loro agio».
Domenica c'è la trasferta a Trapani: ti aspetti un'altra sfida simile a quella di Casale?
«Dovremo pensare noi a fare una partita diversa: in trasferta ci sono difficoltà in più, non ti puoi esprimere con la stessa naturalezza con la quale giochi in casa, il ritmo da gestire è differente ed entrano in gioco tanti altri piccoli fattori. Sarà una trasferta importante per fare un passo in avanti nel nostro percorso di crescita di squadra e per accumulare esperienza che ci tornerà utile più avanti».
Per chiudere, uno sguardo alle altre: sorpreso del terzetto al comando?
«Di Casale e Legnano non sono sorpreso perché sono due squadre che hanno cambiato pochissimo rispetto all'anno scorso e hanno sfruttato al meglio questo loro amalgama al via del campionato. Tortona invece è più una sorpresa perché anche se ha mantenuto giocatori di esperienza ha cambiato tanto inserendo americani di talento e un allenatore nuovo come Pansa molto bravo e che conosco bene, essendo stato mio assistente a Casale. È alla sua prima esperienza in serie A2 ma ha fatto un'ottima partenza e sono contento per lui».