Leonis, è tornato anche Frassineti: La squadra ha qualità e io voglio tornare protagonista
Le parole dell'esperto giocatore dell'Eurobasket Roma
Zero minuti in campo durante la preseason, sul parquet già nel primo quarto del PalaBarbuto al debutto in campionato. Tra le note positive dell’esordio vincente della Leonis a Napoli c’è, sicuramente, anche il rientro in gruppo di Matteo Frassineti. L’ala romagnola è stata vittima di una serie interminabile di infortuni e contrattempi che ne hanno condizionato non solo le due stagioni in maglia Legnano, ma anche l’inizio dell’avventura romana.
Ma, con pazienza e lavoro quotidiano, “Frasso” ce l’ha fatta ad essere della partita, assicurando tranquillità ed ulteriore esperienza in una partita che nascondeva insidie pericolose per la squadra di Davide Bonora, che la Leonis ha saputo schivare con una prova attenta e concreta: “Da Febbraio ad oggi sono stati mesi lunghi ed impegnativi, perché la riabilitazione è importante e richiede tempo nella ricostruzione del legamento di un gomito. Ho svolto la prima parte a Forlì, poi qui all’Eurobasket sono nelle sapienti mani dello staff medico, composto da Davide Pacor e Raffaele Cortina. Nonostante qualche inevitabile intoppo di natura muscolare dovuto all’inattività – esordisce l’ex Reggio Emilia – ad oggi sono soddisfatto dei risultati raggiunti e sembro essere del tutto sulla via del pieno recupero”.
Un’importanza che la presenza sul parquet testimonia più delle statistiche, quella dell’esterno forlivese, che ha potuto riprendere confidenza col rettangolo di gioco già in vista del complesso debutto casalingo contro Casale Monferrato: “Anche mettere campo per una decina di minuti mi è servito, e per questo volevo ringraziare coach e staff tecnico, per poter rivivere le emozioni che solo una partita con due punti in palio ti può dare: a livello emotivo è una sensazione decisamente diversa e più importante di quella che si prova nelle amichevoli”.
Di fatto l’ex capitano di Forlì è stato ai box per larga parte della preparazione e saltato tutti gli incontri amichevoli della nuova Leonis, ma aver giocato già in passato con alcuni degli attuali compagni e aver osservato attentamente la squadra da bordo campo, sembra aver rafforzato alcune delle sue convinzioni estive: “Sulla squadra ribadisco quello che ho detto dall’inizio, che siamo ancora leggermente indietro perché ci siamo potuti allenare poco insieme a causa di una serie di problemi, non avendo ancora potuto assimilare appieno meccanismi e sicurezze, ma il potenziale è di alto profilo e partiamo da qualità importanti, che dobbiamo migliorare e rendere più equilibrate col lavoro quotidiano”.
Un roster pieno di motivazioni e voglia di disputare un campionato di alto profilo, in cui il numero 10 della Leonis vede rispecchiare appieno il suo desiderio: “L’augurio che mi faccio, dopo essere rientrato in squadra, è quello intanto di allenarmi con continuità, che è quello che più mi manca in questo momento. A 30 anni mi piace giocare come quando ne avevo cinque e sento forte la voglia di divertirmi e tornare ad essere protagonista in una squadra con qualità e tantissima vo
Ma, con pazienza e lavoro quotidiano, “Frasso” ce l’ha fatta ad essere della partita, assicurando tranquillità ed ulteriore esperienza in una partita che nascondeva insidie pericolose per la squadra di Davide Bonora, che la Leonis ha saputo schivare con una prova attenta e concreta: “Da Febbraio ad oggi sono stati mesi lunghi ed impegnativi, perché la riabilitazione è importante e richiede tempo nella ricostruzione del legamento di un gomito. Ho svolto la prima parte a Forlì, poi qui all’Eurobasket sono nelle sapienti mani dello staff medico, composto da Davide Pacor e Raffaele Cortina. Nonostante qualche inevitabile intoppo di natura muscolare dovuto all’inattività – esordisce l’ex Reggio Emilia – ad oggi sono soddisfatto dei risultati raggiunti e sembro essere del tutto sulla via del pieno recupero”.
Un’importanza che la presenza sul parquet testimonia più delle statistiche, quella dell’esterno forlivese, che ha potuto riprendere confidenza col rettangolo di gioco già in vista del complesso debutto casalingo contro Casale Monferrato: “Anche mettere campo per una decina di minuti mi è servito, e per questo volevo ringraziare coach e staff tecnico, per poter rivivere le emozioni che solo una partita con due punti in palio ti può dare: a livello emotivo è una sensazione decisamente diversa e più importante di quella che si prova nelle amichevoli”.
Di fatto l’ex capitano di Forlì è stato ai box per larga parte della preparazione e saltato tutti gli incontri amichevoli della nuova Leonis, ma aver giocato già in passato con alcuni degli attuali compagni e aver osservato attentamente la squadra da bordo campo, sembra aver rafforzato alcune delle sue convinzioni estive: “Sulla squadra ribadisco quello che ho detto dall’inizio, che siamo ancora leggermente indietro perché ci siamo potuti allenare poco insieme a causa di una serie di problemi, non avendo ancora potuto assimilare appieno meccanismi e sicurezze, ma il potenziale è di alto profilo e partiamo da qualità importanti, che dobbiamo migliorare e rendere più equilibrate col lavoro quotidiano”.
Un roster pieno di motivazioni e voglia di disputare un campionato di alto profilo, in cui il numero 10 della Leonis vede rispecchiare appieno il suo desiderio: “L’augurio che mi faccio, dopo essere rientrato in squadra, è quello intanto di allenarmi con continuità, che è quello che più mi manca in questo momento. A 30 anni mi piace giocare come quando ne avevo cinque e sento forte la voglia di divertirmi e tornare ad essere protagonista in una squadra con qualità e tantissima vo
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E. Carchia
@Sportando
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