Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A2 Ovest 26/08/2017, 14.18

Soundreef Mens Sana: parla Alessandro Lami, presidente di “Io Tifo Mens Sana”

Per la Soundreef Mens Sana Basket è stata un'estate segnata da numerose novità e non solo per quanto riguarda i volti nuovi del roster

Serie A2 Ovest

Per la Soundreef Mens Sana Basket è stata un'estate segnata da numerose novità e non solo per quanto riguarda i volti nuovi del roster che si appresta a disputare la terza stagione nel campionato di serie A2. Anche sotto il profilo societario si sono registrati cambiamenti significativi, con l'ingresso di un nuovo azionista di riferimento, Siena Sport Network.

A fare un primo bilancio è Alessandro Lami, il presidente di “Io Tifo Mens Sana”, l'associazione di tifosi che nella Primavera del 2016 ha evitato il fallimento della società raccogliendo il budget necessario per la prosecuzione dell'attività attraverso una sottoscrizione popolare e acquisendo il 70% della Mens Sana Basket.

Oggi “Io Tifo Mens Sana” detiene il 20% delle quote societarie dopo aver ceduto il 50% al Consorzio Basket e Sport a Siena e ha due consiglieri (Laura Bucci e Guido Guidarini) all'interno del Consiglio di amministrazione.

Alessandro, come giudichi queste prime settimane del nuovo corso della Mens Sana Basket?

«In maniera molto positiva perché siamo passati da una situazione di instabilità e di incertezza a una situazione di concretezza con le persone giuste nei posti giusti a partire dall'Amministratore delegato Francesco Bertoletti che è “uomo dei numeri” come egli stesso si è definito. Il bilancio di queste prime settimane è senza dubbio positivo se confrontato a periodi in cui nonostante tanta volontà si navigava più a vista».

Cosa si può migliorare ancora?

«Si può sempre migliorare, spero ad esempio che l'accordo con la Polisportiva possa riportare il settore giovanile all'interno della Mens Sana Basket. Quello del vivaio a mio parere è un aspetto fondamentale per poter programmare il futuro. Con più cinismo direi anche che miglioramenti possono essere fatti anche a livello economico, che è l'aspetto di base di ogni esperienza societaria. Comunque, lo ripeto, dagli incontri e dalle chiacchierate che abbiamo fatto mi sembra che in società ci siano le persone giuste per apportare queste e altre migliorie».

La prima settimana di campagna abbonamenti si è chiusa con 240 tessere rinnovate: il tuo giudizio?

«È in linea con quanto mi aspettavo anche perché è partita in un periodo dell'anno un po' particolare a Siena tra Palio e molte persone che ancora sono in ferie. In così pochi giorni non era pensabile di fare tanto di più. Ovviamente ci sono anche tifosi con qualche titubanza ma la devono superare perché oggi la situazione non è certo quella dell'anno scorso».

Ti aspetti quindi una risposta importante della città nei prossimi giorni?

«Credo che da lunedì, passato l'impatto del Palio e terminati i periodi di ferie, ci saranno diversi rinnovi. Non bisogna poi dimenticare che fino all'8 settembre c'è la possibilità di avvalersi del diritto di prelazione e quindi il tempo non manca. Mi aspetto un bel ritorno, anche se parlare di numeri è difficile: quota 2000 mi sembra ambiziosa, ma speriamo di raggiungerla».

Come immagini invece il futuro dell'associazione “Io Tifo Mens Sana”?

«Nel direttivo siamo divisi tra sognatori e realisti. Io appartengo ai secondi perché per rimanere a certi livelli all'interno della società ci vuole un impegno economico non indifferente e quindi bisognerà vedere se riusciremo a mantenere il 20%: un quinto del capitale in mano ai tifosi oggettivamente è tanto. C'è da affrontare il nodo delle perdite dell'anno scorso in una prossima assemblea in cui discuteremo e decideremo cosa fare. Restare dentro sì, ma magari con una quota minore. L'associazione comunque andrà avanti perché è stata una bellissima avventura che, non dimentichiamolo, ha salvato la Mens Sana Basket».

Hai un ricordo particolare legato alla nascita dell'associazione?

«Ho scolpita in mente la sera in cui nove “pazzi” più il sottoscritto siamo andati a costituirla dal notaio. Il cuore ci diceva di fare questo passo ma sinceramente la testa avrebbe sconsigliato di andare avanti perché il monte da scalare era altissimo. Eravamo dieci volenterosi che tra le mani in quel momento non avevano chissà che, però nonostante tutto ce l'abbiamo fatta».

Passiamo al campo: cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

«Mi sembra che delle tre squadre costruite a Siena per il campionato di serie A2 questa sia la più forte. Mi sembra un gruppo che può tranquillamente entrare nei playoff, poi le variabili durante la stagione sono tante: infortuni, partite perse per un canestro. Ma insomma, i playoff, sono ampiamente alla portata».

Serie A in 3 anni: obiettivo raggiungibile?

«Tre anni sono tre anni e ci vuole programmazione ma a Siena le professionalità per raggiungerlo ci sono, se supportate economicamente. Magari quest'anno si centrano i playoff, il prossimo con un paio di innesti giusti si tenta di fare il salto anche approfittando del fatto che ci sarà una promozione in più».

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • sisisisi 26/08/2017, 14.24 Mobile

    LA MENSSANA È UNA FEDE!!!


    LA MENSSANA SIAMO NOI!!!