Viola Reggio Calabria: la lettera del presidente Raffaele Monastero
Sento l’esigenza di esprimere le mie prime parole pubbliche da Presidente della Viola, anche alla luce del delicato momento che sta attraversando la città intera
Sento l’esigenza di esprimere le mie prime parole pubbliche da Presidente della Viola, anche alla luce del delicato momento che sta attraversando la città intera, che abbiamo sempre onorato e servito per cinquanta lunghissimi anni di storia, rappresentandone spesso l’identità migliore.
La Viola siamo noi. Non altri.
Reggio Calabria siamo noi. Non altri.
La Calabria siamo noi. Non altri.
Noi, la gente che si sveglia la mattina e si scontra con tutto, che crede nel percorso della vita come il bene più prezioso, la gente che lavora, ama e piange e non si sente felice se non per pochi attimi ma continua a credere e cercare la felicità, anche in un pallone arancione a spicchi, per qualche ora.
La Viola siamo noi che crediamo alle emozioni dello sport come maestro di vita, che ci mettiamo in discussione tutti i giorni, siamo noi che riserviamo sempre il ragionevole dubbio di essere all’altezza di cambiare un pannolino, fino al mettersi al servizio della propria gente per un radicale legame d’amore e di appartenenza.
La Viola appartiene alla gente, a tutta la sua gente, tifosi e non.
Nessuno potrà mai usare, cambiare o barattare l’identificazione di tutto un popolo con questa maglia, ciò di cui la Viola è espressione dalla sua nascita.
Nessuno.
La Viola sopravviverà a persone e cose, perché è amata di un amore viscerale, immortale, ereditario e contagioso da centinaia di migliaia di tifosi, forse milioni, e che rappresenta l’orgoglio di ognuno di noi di essere reggini e calabresi.
La Viola siamo noi che ci identifichiamo in lei, tutti noi, dentro un territorio che urla fiero la voglia di essere padrone di costruirsi il proprio destino, un territorio che oggi è vivo e presente, che non ci lascia più soli e ci incoraggia tutti i giorni ad andare avanti contro ogni negatività, contro le piaghe, a remare nelle morte gore contro quella dura crosta irrovesciabile, che non mostra il fiore al profumo e nasconde il frutto al sapore.
Sono qui, come voi, tantissimi, un’immensa marea neroarancio, la maggioranza non più silenziosa, con tutto me stesso e solo per amore, per lavorare e camminare insieme.
Forza Viola.
N.14, Raffaele Monastero.