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Serie A2 Ovest 02/03/2016, 14.01

Biella tra grandi del girone Ovest, Sambugaro: Questi ragazzi hanno qualcosa di speciale

Biella dopo un inizio difficile è tornata nelle posizioni playoff

Serie A2 Ovest
Biella. Otto vittorie in 10 partite e 16 punti su 20 conquistati, un bottino che in due mesi esatti è valso un balzo impronosticabile dal penultimo posto (a +2 sull'ultimo) all'ottavo, scavalcando nell'ordine Omegna, Reggio Calabria, Rieti, Latina, Casale, Roma, Casalpusterlengo e mettendo sei punti (otto considerando lo scontro diretto a favore contro Rieti) tra se e la zona play out. Dal 26 dicembre in poi (giorno dell'amarissimo ko di Verbania contro Omegna) l'Angelico si è trasformata da peggior squadra dell'Ovest a potenziale rivelazione del torneo. Mai come in questo caso i numeri, come le qualità tecniche e morali espresse dai rossoblu, danno l'esatta dimensione dell'impresa sportiva che stanno compiendo capitan Infante e compagni: nella classifica parziale del 2016 infatti, Biella è prima con 16 punti alla pari della capolista Scafati e di Ferentino, davanti a Tortona, Siena ed Agropoli. Un ritmo da primato che, se non regala ancora la certezza matematica della salvezza, lascia dormire sonni tranquilli a squadra, staff tecnico e società, che ora possono anche permettersi il lusso di inseguire quella che sarebbe un'incredibile qualificazione ai play off. 
Le parole del gm Sambugaro dopo il successo 73-62 sul campo dell'Assigeco Casalpusterlengo, fanno ‎capire cosa ci sia dietro al "Miracolo sportivo" rossoblu: «Rispetto ad altre squadre costruite in estate, la nostra ha sicuramente meno appeal dal punto di vista dei nomi, ma ha dimostrato sul campo, partita dopo partita, di avere dentro qualità morali e caratteriali che molti altri gruppi non hanno. Oltre a queste doti non comuni, i ragazzi stanno mostrando con i fatti, e non con le parole, di avere anche qualità tecniche importanti: ognuno di loro si sta togliendo delle soddisfazioni e prendendo delle rivincite, dopo aver ricevuto grandi critiche nella prima parte di stagione. Il merito della risalita va diviso tra squadra e staff tecnico, rimasti sempre uniti nelle difficoltà. Il pubblico poi, che anche a Casalpusterlengo ci è stato vicino, ha rappresentato quella spinta in più in grado di farci superare le difficoltà». 
‎Se con Mike Hall sul parquet l'Angelico aveva le potenzialità per chiudere tra le migliori otto il suo campionato iniziato tutto in salita, dopo il ko del suo numero 1 la squadra di Carrea pareva ‎destinata nuovamente a soffrire fino alla fine. Invece, dopo il tonfo di Ferentino e l'arrivo di William Saunders, Biella ha ottenuto tre vittorie in quattro partite, dimostrando di non essere dipendente da un solo giocatore e di avere un'anima Italiana vincente, capace di trascinare la squadra anche nelle serate in cui il folletto Jazz Ferguson non si è espresso al massimo delle sue potenzialità. Sambugaro resta comunque prudente, ma ora certamente più ottimista: «È vero che la salvezza oggi è più vicina, ma la nostra strada non è ancora in discesa: solo quando la salita sarà finita alzeremo la testa e vedremo a che punto saremo in classifica. I play off rappresentano un sogno, un'ambizione che è giusto venga coltivata dai nostri ragazzi, ma il nostro vero traguardo è mantenere questa categoria». Nonostante abbia già iniziato a pensare all'Angelico che verrà, Sambugaro non si sbilancia ancora sui progetti futuri di una squadra che, se fino a poco tempo fa sembrava tutta o quasi da ricostruire, oggi può contare su un nucleo di giocatori che hanno dimostrato sul campo di essere vincenti. A parlare di futuro così è l'amministratore delegato rossoblu Gianni D'Adamo, che elogia la sua squadra: «Biella ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alle altre piazze, restando unita nel momento di maggior difficoltà ed uscendo da un momento critico con la forza morale che solo le grandi squadre e società hanno. I play off? Io ci credo perché la squadra, nonostante l'infortunio di Hall sembrava poterci tarpare le ali, ha dimostrato grande maturità e competitività, supportata da un pubblico che si è confermato, in quanto a presenze (oltre 3.000 di media al Forum, ndr) tra i migliori della A2. Il futuro? Per noi Carrea e Sambugaro sono confermatissimi. Grazie a loro oggi ci godiamo questi successi ed è da loro che vorremmo ripartire per aprire un nuovo ciclo. Il sogno di tutti è tornare là dove siamo stati per tanti anni, ripartendo dai nostri giovani e dalla passione di una piazza che non ha mai smesso di crederci». 

Articolo di Emile Martano
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