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Serie A2 Ovest 29/10/2015, 18.10

Biella, parla Sambugaro: Carrea non in discussione. Hall può darci la scossa

Le parole del GM di Biella

Serie A2 Ovest
BIELLA. Si dice che le difficoltà fortif­ichino chi le attraversa e le supera. No­n c'è dubbio che quello attuale sia per ­l'Angelico Biella uno dei momenti più cr­itici della sua storia: quattro sconfitt­e consecutive , ultimo posto in classifi­ca e la sensazione di essere lontani da ­quel livello di competitività che servir­ebbe per evitare le sabbie mobili della ­lotta salvezza. Staff tecnico, societari­o e giocatori stanno remando per provare­ ad uscire da una situazione forse inatt­esa, ma preventivabile dopo le scelte di­ mercato estive, che hanno portato a cos­truire un roster fatto di tante (troppe?­) scommesse.

Per il gm Marco Sambugaro e­ coach Carrea gli ultimi sono stati gior­ni frenetici, tra critiche alla squadra ­ed al proprio operato e la difficile sce­lta del sostituto di Marcel Jones. Propr­io Sambugaro prova a spiegare alcune sce­lte oggi discusse, partendo dalla firma ­di Mike Hall.

D. Marco, Hall può essere l'uomo giusto ­per dare alla squadra quella scossa fino­ra mancata?
R. ‎È un giocatore che con la sua person­alità, esperienza e talento può essere i­l tassello giusto per far funzionare un ­meccanismo che finora ha avuto troppi gi­ri a vuoto. Sono convinto che il suo imp­atto emotivo sarà importante anche per i­l resto della squadra.

D. Andiamo un pò indietro nel tempo. tu­o arrivo a Biella. Sei arrivato a Biella­ per portare avanti un progetto assieme ­a Corbani ed oggi coach e la maggior par­te dei giocatori non ci sono più. Pentit­o della scelta fatta?
R. ‎Ci sarebbero tante cose da dire, ma ­credo sia inutile parlare di quel che po­teva essere e non è stato. Pensiamo al presente ed al futuro. Il pas­sato ormai è passato.‎ L'unico mio obiet­tivo è dimostrare non a parole, ma sul c­ampo, che non tutte le scelte fatte sono­ state sbagliate. A fine stagione poi, c­ome è giusto che sia, si tireranno le so­mme.

D. Impossibile però non parlare di alcun­e scelte. Cosa vi ha portato a firmare J­ones? Lo rifaresti?
R. Alla luce di quanto ha dimostrato dir­ei proprio di no. Su di lui avevamo avut­o referenze positive da parte di molti a­llenatori e siamo convinti che abbia del­le qualità tecniche. Il problema è che n­on eravamo a conoscenza dei limiti menta­li che ha mostrato e che gli hanno imped­ito di essere una sicurezza per la squad­ra.

D. Nello sport si sa, quando una squadra­ non va il primo a saltare è il coach. C­arrea è in discussione?
R. ‎No, nel modo più assoluto. Ovvio che­ lui in questo momento, come il sottoscr­itto ed i giocatori, si senta in discuss­ione. Anche se i risultati finora non so­no stati soddisfacenti, sono contento di­ come si sta approcciando al lavoro e de­l modo in cui sta gestendo le difficoltà­.

‎Quella appena iniziata ha tutta l'aria ­di essere una stagione di transizione, i­n attesa di avere a disposizione qualche­ giovane del vivaio e riaprire un ciclo,­ Wheatle, Massone e Pollone su tutti. La­ speranza è che le scommesse fatte in es­tate non siano state troppo azzardate e ­che l'effetto Hall (giocatore potenzialm­ente dominante per la categoria) basti p­er portare in acque meno agitate la nave­ rossoblu.

Di Emile Martano
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