Biella, parla Sambugaro: Carrea non in discussione. Hall può darci la scossa
Le parole del GM di Biella
BIELLA. Si dice che le difficoltà fortifichino chi le attraversa e le supera. Non c'è dubbio che quello attuale sia per l'Angelico Biella uno dei momenti più critici della sua storia: quattro sconfitte consecutive , ultimo posto in classifica e la sensazione di essere lontani da quel livello di competitività che servirebbe per evitare le sabbie mobili della lotta salvezza. Staff tecnico, societario e giocatori stanno remando per provare ad uscire da una situazione forse inattesa, ma preventivabile dopo le scelte di mercato estive, che hanno portato a costruire un roster fatto di tante (troppe?) scommesse.
Per il gm Marco Sambugaro e coach Carrea gli ultimi sono stati giorni frenetici, tra critiche alla squadra ed al proprio operato e la difficile scelta del sostituto di Marcel Jones. Proprio Sambugaro prova a spiegare alcune scelte oggi discusse, partendo dalla firma di Mike Hall.
D. Marco, Hall può essere l'uomo giusto per dare alla squadra quella scossa finora mancata?
R. È un giocatore che con la sua personalità, esperienza e talento può essere il tassello giusto per far funzionare un meccanismo che finora ha avuto troppi giri a vuoto. Sono convinto che il suo impatto emotivo sarà importante anche per il resto della squadra.
D. Andiamo un pò indietro nel tempo. tuo arrivo a Biella. Sei arrivato a Biella per portare avanti un progetto assieme a Corbani ed oggi coach e la maggior parte dei giocatori non ci sono più. Pentito della scelta fatta?
R. Ci sarebbero tante cose da dire, ma credo sia inutile parlare di quel che poteva essere e non è stato. Pensiamo al presente ed al futuro. Il passato ormai è passato. L'unico mio obiettivo è dimostrare non a parole, ma sul campo, che non tutte le scelte fatte sono state sbagliate. A fine stagione poi, come è giusto che sia, si tireranno le somme.
D. Impossibile però non parlare di alcune scelte. Cosa vi ha portato a firmare Jones? Lo rifaresti?
R. Alla luce di quanto ha dimostrato direi proprio di no. Su di lui avevamo avuto referenze positive da parte di molti allenatori e siamo convinti che abbia delle qualità tecniche. Il problema è che non eravamo a conoscenza dei limiti mentali che ha mostrato e che gli hanno impedito di essere una sicurezza per la squadra.
D. Nello sport si sa, quando una squadra non va il primo a saltare è il coach. Carrea è in discussione?
R. No, nel modo più assoluto. Ovvio che lui in questo momento, come il sottoscritto ed i giocatori, si senta in discussione. Anche se i risultati finora non sono stati soddisfacenti, sono contento di come si sta approcciando al lavoro e del modo in cui sta gestendo le difficoltà.
Quella appena iniziata ha tutta l'aria di essere una stagione di transizione, in attesa di avere a disposizione qualche giovane del vivaio e riaprire un ciclo, Wheatle, Massone e Pollone su tutti. La speranza è che le scommesse fatte in estate non siano state troppo azzardate e che l'effetto Hall (giocatore potenzialmente dominante per la categoria) basti per portare in acque meno agitate la nave rossoblu.
Di Emile Martano
Per il gm Marco Sambugaro e coach Carrea gli ultimi sono stati giorni frenetici, tra critiche alla squadra ed al proprio operato e la difficile scelta del sostituto di Marcel Jones. Proprio Sambugaro prova a spiegare alcune scelte oggi discusse, partendo dalla firma di Mike Hall.
D. Marco, Hall può essere l'uomo giusto per dare alla squadra quella scossa finora mancata?
R. È un giocatore che con la sua personalità, esperienza e talento può essere il tassello giusto per far funzionare un meccanismo che finora ha avuto troppi giri a vuoto. Sono convinto che il suo impatto emotivo sarà importante anche per il resto della squadra.
D. Andiamo un pò indietro nel tempo. tuo arrivo a Biella. Sei arrivato a Biella per portare avanti un progetto assieme a Corbani ed oggi coach e la maggior parte dei giocatori non ci sono più. Pentito della scelta fatta?
R. Ci sarebbero tante cose da dire, ma credo sia inutile parlare di quel che poteva essere e non è stato. Pensiamo al presente ed al futuro. Il passato ormai è passato. L'unico mio obiettivo è dimostrare non a parole, ma sul campo, che non tutte le scelte fatte sono state sbagliate. A fine stagione poi, come è giusto che sia, si tireranno le somme.
D. Impossibile però non parlare di alcune scelte. Cosa vi ha portato a firmare Jones? Lo rifaresti?
R. Alla luce di quanto ha dimostrato direi proprio di no. Su di lui avevamo avuto referenze positive da parte di molti allenatori e siamo convinti che abbia delle qualità tecniche. Il problema è che non eravamo a conoscenza dei limiti mentali che ha mostrato e che gli hanno impedito di essere una sicurezza per la squadra.
D. Nello sport si sa, quando una squadra non va il primo a saltare è il coach. Carrea è in discussione?
R. No, nel modo più assoluto. Ovvio che lui in questo momento, come il sottoscritto ed i giocatori, si senta in discussione. Anche se i risultati finora non sono stati soddisfacenti, sono contento di come si sta approcciando al lavoro e del modo in cui sta gestendo le difficoltà.
Quella appena iniziata ha tutta l'aria di essere una stagione di transizione, in attesa di avere a disposizione qualche giovane del vivaio e riaprire un ciclo, Wheatle, Massone e Pollone su tutti. La speranza è che le scommesse fatte in estate non siano state troppo azzardate e che l'effetto Hall (giocatore potenzialmente dominante per la categoria) basti per portare in acque meno agitate la nave rossoblu.
Di Emile Martano
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