Angelico, parla Sambugaro: Ai tifosi chiedo di sostenerci

È pronta a ripartire la nuova Angelico. Il roster è stato definitivamente completato ieri. L’ultimo acquisto è il ‘97 Luca Rattalino, centro di 207 cm proveniente da Casale. Il gm Marco Sambugaro può finalmente prendersi qualche giorno di pausa.

D. Marco, ci siamo. La tua prima volta da general manager. La prima volta di Michele Carrea in panchina. Che Angelico sarà?

R. Diversa dalle ultime. Non ci saranno più uno o due terminali principali, ma le responsabilità dovranno essere maggiormente distribuite tra tutti i componenti del roster. Per il resto, non stravolgeremo troppo il dna cestistico dell’Angelico e continueremo a puntare su difesa, contropiede e alti ritmi.

D. Per lei, è stata la prima esperienza da general manager: ha avuto mai paura di non essere all’altezza?

R. Ce l’ho messa tutta per svolgere un buon lavoro. Ho cercato di studiare nei dettagli ogni situazione. Il budget a nostra disposizione non era alto, anzi era ancora più ridotto della scorsa stagione. Ma questo non deve rappresentare un alibi: in campo non vanno i nomi, ma la voglia, la passione e la fame. 

D. Sarà una squadra dall’età media piuttosto elevata: una novità per Biella, abituata quasi sempre a squadre giovani...

R. Inizialmente nel progetto dovevano esserci ancora sia Lombardi sia Chillo. Poi entrambi hanno scelto altre strade, per vari motivi. Abbiamo cercato di costruire un pacchetto di giocatori italiani ben amalgamato, con tre esperti (Infante, Banti e Pierich) e tre giovani (La Torre, Grande e De Vico), che hanno tutti ottime potenzialità e possono esplodere.

D. I due americani che tipo di giocatori sono?

R. Ferguson è una guardia diversa da Voskuil. Non è un tiratore puro, ma un giocatore più di sistema, bravo nel portare palla e nell’organizzare il gioco come un vero play. Poi, attenzione: anche lui ha le capacità e le qualità per uscire dagli schemi e prendersi tiri importanti. Marcel Jones ha caratteristiche simili a Hollis: attacca nell’uno contro uno ed è bravo nei movimenti spalla a canestro. Arriva dalla serie A2 turca, che è un campionato competitivo come la nostra Gold, e lì ha sempre fatto bene.

Non ci sarà dunque un’unica “stella”, ma sarà una formazione più “collettiva”.

Vogliamo distribuire meglio i compiti e le responsabilità. Ci aspettiamo che i giovani crescano, in particolare De Vico: può essere il suo anno. Deve continuare nel percorso di crescita iniziato nel finale della scorsa stagione.

D. Una scommessa intrigante è rappresentata anche da coach Carrea...

R. Merita una chance. E’ un ragazzo di qualità tecniche e morali importanti. Può fare bene. Mi auguro che Biella sia per lui un trampolino di lancio.

D. Dando uno sguardo al campionato, cosa pensa del girone Ovest?

R. La favorita sulla carta dovrebbe essere Ferentino (in quintetto Bulleri o Imbrò, l’ex Brescia Nelson, Raspino, Raymond e Gigli, ndr). Ma anche Reggio Calabria, Scafati e Trapani hanno costruito dei roster importanti. Senza scordare Casale, che ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione. Ma, ripeto,  i nomi contano poco: in campo servono altre qualità e noi non dobbiamo piangerci addosso.

D. Un messaggio di speranza e fiducia per i tifosi, dunque: molti di loro sui social network appaiono un po’ pessimisti...

R. Non sono un amante dei social network. Non vado a leggere i commenti nei vari gruppi, anche perché ritengo che le critiche adesso, con la stagione che deve ancora cominciare, siano fuorvianti e inutili. Ai tifosi chiedo di sostenerci, ne abbiamo bisogno come non mai. Devono starci vicino con coraggio, positività ed energia. Se la squadra sentirà intorno a sè il calore del pubblico renderà di più e potrà far divertire tutti.

Intervista di Niccolò Mello, Il Biellese