Imola protesta contro le sanzioni del giudice sportivo: Adesso Basta
Imola ritiene che sia giunto il momento di dire Basta
Poche volte abbiamo chiamato in causa, per eventuali sconfitte la terna arbitrale, perché capiamo che tutti possano sbagliare una valutazione inerente un’azione di gioco, ma contrariamente non si può sbagliare su valutazioni inerenti gli atteggiamenti dei giocatori, dei tecnici, del pubblico e i gesti conseguenti.
Diciamo questo perché nelle ultime due partite, Recanati e Chieti, ci sono stati inflitte due multe di pari importo € 1.500,00 cadauna, con motivazione diverse.
La sanzione con Recanati è inaccettabile, il nostro pubblico è stato provocato durante la partita da due giocatori di Recanati prima Eliantonio e poi successivamente in modo ripetuto da Lauwers . E i puniti siamo noi, perché il nostro pubblico successivamente alle ripetute provocazioni subite ha inveito
contro il giocatore Lauwers. Pertanto noi crediamo che se la terna arbitrale sanzionava prima il giocatore Eliantonio, il Sig. Lauwers non avrebbe certamente continuato le provocazioni.
Perciò se errore c’è stato, è stato fatto a monte dalla terna arbitrale che non ha preso provvedimenti immediati, anche eventualmente di espulsione del o dei giocatori di Recanati, poi la terna arbitrale ha proseguito nel suo errore relazionando al giudice sportivo solo la parte finale degli episodi cioè i ripetuti cori del nostro pubblico nei confronti del Sig. Lauwers.
Perciò diciamo al gruppo dirigente nazionale degli arbitri che siamo stanchi di pagare multe ingiuste e non appropriate pertanto chiediamo con
forza e determinazione un atteggiamento diverso e più rispettoso del nostro lavoro.
Il secondo BASTA lo diciamo al nostro pubblico noi non contestiamo i fischi, le urla, le contestazioni agli arbitri e ai giocatori avversati, ma contestiamo i gesti di grande maleducazione, determinati da sputi e getti di acqua addosso alle persone.
Diciamo BASTA per due motivi: il primo è che per poche persone maleducate tutto il nostro pubblico che è educato, civile e comprensivo, passa per essere tutt’altro e cioè un pubblico facinoroso e maleducato, il secondo è che i gesti di maleducazione vengono puniti in termini economici molto pesantemente, in alcuni casi non è sufficiente l’incasso della partita per saldare il conto della multa inflitta nella stessa partita.
Pertanto fin dalle prossime partite invitiamo il nostro pubblico a supportare così come hanno fatto fino ad oggi la nostra squadra diventando nella stagione sportiva 2014-2015 il sesto giocatore in campo e ad isolare quelle persone che commettono gesti di maleducazione che non fanno parte del DNA dell’Andrea Costa Imola Basket.