Chiacchierata con Gabriele Fioretti, GM pallacanestro Biella
Parla Fioretti in vista del derby tra Biella e Casale
Grande festa domenica al Palazzetto. La Novi Più ospiterà l’Angelico Biella per l’atteso derby cestistico del PalaFerraris: inizio ore 18.00. E per qualcuno in particolare si tratterà di gara dal doppio valore sentimentale. Lui è Gabriele Fioretti, casalese doc. Dal 2002 al 2007 addetto stampa e team manager casalese, da questa stagione nominato General Manager della storica Pallacanestro Biella, dopo sei anni da Team Manager.
Non il primo derby piemontese, per lui, ma certamente tra i più sentiti, visto anche il nuovo e più responsabilizzato ruolo. E, caso vuole, domenica potrebbe festeggiare vittoria e 39esima primavera: d’obbligo, gli auguri (..)
Sono ormai 7 i compleanni festeggiati qui, per me che sono Biellese a tutti gli effetti, causa lavoro e le sue conseguenze. Preso residenza, mio figlio Giovanni è nato qui, e presto mi troverò anche a votare per le amministrative: sono un emigrante a tutti gli effetti, anche se capita di sentire la mancanza del ‘tiramisù’ o degli agnolotti fatti in da mamma (..)
Arrivato a Biella proprio da Casale, dopo un anno vissuto al fianco di Marco Crespi (..)
Lui si nutre di basket 24 ore su 24, insegnandoti un metodo, costringendoti, in senso positivo, a non lasciare nulla al caso, lavorando con grande meticolosità, non risultando, però, sempre facile da seguire. Prezioso il bagaglio trasmessomi, che ho fatto mio per poi giustamente reinterpretarlo.
Corsi e ricorsi storici: via Atripaldi da Biella, Baiesi promosso GM e tu cercato proprio dal ‘Baio’ per sostituirlo a Biella nel ruolo di Team Manager, era il 2007 (..)
Chiesi 48 ore per pensarci, confrontandomi proprio con Marco Crespi. Biella era una società in crescita, con anni di serie A alle spalle, e che crebbe poi ancora, fino alla semifinale scudetto e la stagione successiva in Europa. Ma la cosa che mi spinse fu proprio la voglia di fare, di questa mia passione, anche la mia professione, e il passaggio ‘via da casa’ era obbligato (..)
Tanta gavetta, a lavorare nell’ombra, mettendosi al servizio, avendo però la possibilità di vivere realtà importanti, sviluppando rapporti veri, saldi, sinceri anche e soprattutto coi giocatori (..)
Anni passati ad imparare, a fianco del ‘talentuoso’ Baiesi e, specie nelle ultime due stagioni, di Marco Atripaldi, altro guru del movimento (ora a Caserta), gm dal grande ‘fiuto’. Avendo modo di confrontarsi con diverse culture, scoprendo mondi e lingue altrui, grazie alla voglia di integrarsi di ragazzi come Jerebko (ora a Detroit, NBA), Dragicevic o Brunner (ora a Reggio Emilia, sera A). E proprio nella restituzione dei rapporti umani, anche conclusisi i contatti lavorativi, rappresenta la soddisfazione più grande, feedback del buon lavoro svolto (..)
E nel mentre, la voglia di confrontarsi con materia alternativa alla pallacanestro: la scrittura. Culminata col riconoscimento della pubblicazione del libro ‘La parte rimanente’ (..)
Si, una storia che mi frullava in mente, di pura fantasia, ovviamente con le personali ‘citazioni’ di luoghi, musica, richiami culturali del tutto mie, spinto dal vissuto, visto, sentito (..)
Quindi, al di fuori del Gabriele Fioretti che conferma tutta la sua passione, capace di lavoro ‘matto e disperato’ abbinato a una visione concreta d’insieme, senza tralasciare il particolare che fa la differenza, ne resta un uomo (..)
curioso, se l’aggettivo descrittivo deve essere uno, certamente curioso è quello che meglio mi ricomprende (..)
Biella e Casale accomunate questa estate, da una ripartenza complicata. L’Angelico però, ha poi iniziato di slancio, per i monferrini a livello tecnico è stato invece più difficoltoso, arrivando al -27 del derby dell’andata. Ora però i valori sembrano essersi maggiormente livellati (..)
Certo, noi avevamo molte incognite, ma la voglia di basket biellese era lì, brace pronta ad accendersi alla prima scintilla, e siamo ripartiti dall’entusiasmo e dallo slancio del nostro coach e dei nostri giovani, reduci dalla conquista del Campionato Europeo di categoria, con un americano che già conosceva il nostro campionato. Casale ora ha trovato identità di squadra, equilibrio e anche maggiore salute. Giocatori come Cutolo e Bruttini erano reduci da stagione con problemi fisici. Ha inserito due americani rookie, che hanno bisogno di tempo per capire ‘come funziona’. Ma Griccioli ha svolto un lavoro eccellente, come suo solito(..)
E quindi, domenica, sarà piena bagarre!!! (..) La conquista dei playoff, oltre che rappresentare un indubbio vantaggio economico, sarebbe il coronamento della stagione per entrambe le società. I tifosi tendono a ricordarsi molto più della ‘fine’, che dell’inizio. E raggiungere il traguardo permetterebbe di mantenere accesa la fiammella della passione, con tutto quello che ne verrebbe di conseguenza. Non potendo tifare per un pareggio sportivo, non resta quindi di augurarsi che questo sia solo il secondo derby di una lunga serie giocata a questi alti livelli per entrambi, con la certezza di poter assistere a un bello spettacolo anche sugli spalti, gremiti da casalesi e biellesi in grande festa (..)
E di questo ne abbiamo tutti piena convinzione. Così come abbiamo la certezza che per Gabriele sarà ancora una volta una sfida vissuta con grandi contrasti intestini, magari non mostrati (..)
perché il basket è il fuoco che mi consuma dentro.