Verri ufficializzato da Imola finisce alla Fortitudo
Patrizio Verri alla Fortitudo
Patrizio Verri, annunciato da Imola, ha deciso con un incredibile dietrofront di firmare alla Fortitudo.
Il giocatore quindi andrà in DNB e non in Gold.
Piero Domenicali, presidente di Imola però non ci sta e tuona contro il giocatore ed il suo procuratore, come riportato da Bolognabasket.
“E’ un mondo di poche persone serie e di tanta gente che fa solo il proprio interesse a discapito di chi invece è serio e si trova nei guai. Il procuratore di Verri Simone Lusini aveva accettato il nostro contratto sabato 28 alle ore 18.23, a nome e per conto del giocatore alle condizioni pattuite. Addirittura concordava che dal 30 il giocatore sarebbe stato già presente a Imola. Chi scrive che il contratto non c’era sbaglia. Solo che l’amico Selleri, grande amico della Fortitudo, non scrive tutto quello che Lusini gli ha detto: è vero che non esiste un contratto firmato da Verri con la F, ma esiste una scrittura nostra con Imola. Lo stesso sabato 28 si era fatta avanti Ferrara, per Verri, e Lusini ha detto che c’era un impegno con Imola, e Ferrara ha detto stop: così non ha fatto la Fortitudo, perché ieri hanno chiamato il giocatore, lui si è fermato negli uffici, poi non faccio nomi ma dicono che per rapporti pregressi, per soldi che Verri deve avere non so se da Eagles o da BBB, avrebbe avuto qualcosa di più di quanto gli avremmo dato noi. Lui, a questo punto, ha rifiutato Imola, ma noi abbiamo l’ok di Lusini e abbiamo già inoltrato la richiesta per il tesseramento in Federazione. Io non posso fare niente, contro chi non rispetta le parole non posso fare niente: in due giorni l’avevo trattato, avevo trovato l’accordo, alloggio, premi, stipendio mensile, tutto scritto.
Noi, ripeto, siamo della categoria delle persone serie: commettiamo errori, siamo umani, ma seri e con tanti procuratori nemmeno serve la roba scritta perché basta la parola. E per questo motivo, forse, mentre andavamo sabato a Veroli pensavo che forse due righe scritte sarebbero potute servire, metti caso che qualche altra squadra avesse avuto un infortunio: lo abbiamo fatto, e Lusini ha accettato. Sulla questione Vetti attendiamo: quando verrà tesserato per un altro club partirà una denuncia con richiesta danni a lui e al suo procuratore. Un danno tecnico, perché doveva essere qui ieri e non si è visto, e ora entro domenica dobbiamo cercare un altro giocatore. E’ giusto che questo sport fallisca, per i dirigenti che ha, a cominciare dal vertice, dato che non si può lavorare in questo modo: io ho dovuto convincere i soci ad andare in tasca, e questo non ha senso. Quindi non so se in settimana riusciremo a tamponare la questione, quindi un danno tecnico c’è stato e per questo accuseremo Verri e Lusini. Poi c’è un danno di immagine, dato che noi andiamo sui giornali per un acquisto e poi capita questo: abbiamo una giustificazione per il mancato arrivo del giocatore, ma la cosa andrà nella memoria per richiedere i danni. Ora continueremo a sondare il mercato per opportunità, ma viviamo alla giornata: noi la palla l’abbiamo buttata, ora vediamo cosa dicono al Madison Square Garden della Fortitudo, che oggi è questa.
Se Anconetani lo liberasse? Evidentemente non crede al nostro progetto, e preferisce andare due categorie sotto. Ma non entro nel merito della sua scelta, qui è questione di rispetto, aveva un impegno messo su carta e firmato dal suo procuratore. Noi non eravamo andati su Flamini perché era in accordo con altri, altri non sono andati su Verri perché era nostro, poi un dirigente Fortitudo, non il presidente, si è comportato in questo modo. E adesso sarebbe bello che il giocatore rimanesse fermo per tutto l’anno: era un giocatore che non aveva squadra, ora di colpo ne ha trovate tre. Aveva parlato con il nostro GM, aveva accettato condizioni per risparmiare, ed era un mese che il suo procuratore ci veniva dietro, anche solo per farlo allenare con noi con solo vitto e alloggio. Non è più il mondo in cui riuscivo a portare qua Esposito e Burtt sulla parola.”