A tu per tu con coach Lardo
Intervista con l'allenatore della Pallacanestro Trapani

Prima della partenza per Jesi, abbiamo intervistato il coach della Pallacanestro Trapani Lino Lardo.
Come ha visto la partita contro l’Expert Napoli?
Giovedì è stata la migliore partita delle cinque fin ora giocate, sia per la nostra prestazione sia per il valore dell’avversario con cui andavamo a giocare. Le note positive sono venute soprattutto dalla difesa perché oltre ad un’intensità quasi totale per quaranta minuti abbiamo anche attuato alcune scelte ed alcune situazioni che avevamo previsto, perciò mi fa piacere che da questo punto di vista, la squadra ha risposto non solo dal punto di vista aggressivo ma anche dal punto di vista tecnico. Un passo avanti sicuramente è stato fatto.
In una partita dove ci si poteva attendere di soffrire ai rimbalzi, tranne alcuni frangenti, il controllo della partita è stato buono.
Giovedì il controllo è stato buono, avevo raccomandato ai giocatori che questa era una squadra importante fisicamente, infatti, penso che loro volessero sfruttare proprio questo, entrando in quintetto con due centri che di solito non fanno, e devo dire che siamo stati molto attenti. Ci sono stati dei frangenti dove siamo stati, non dico sufficienti, ma ci siamo dimenticati il taglia fuori tutti e cinque e su questo ci dobbiamo ancora lavorare però chiaramente molto meglio delle ultime partite.
Gli errori che hanno riportato vicino la squadra partenopea a cosa sono dovuti secondo lei?
Solamente gli abbiamo concesso due/tre contropiedi in un momento dove non dovevamo concederli perché abbiamo affrettato qualche tiro o qualche rimbalzo offensivo che invece di tramutarlo in azione ragionata abbiamo affrettato un tiro però devo anche dire che per l’intensità tenuta in tutti i quaranta minuti, essere poi lucidi sempre in attacco non è così facile.
Domenica c’è Jesi. Influiranno i tempi ristretti per la preparazione della partita?
Più per la preparazione della partita, i tempi ristetti influiranno per raccogliere le energie necessarie per andare a giocare in un campo così difficile contro una squadra che sta facendo bene. Nelle ultime due partite abbiamo giocato in sette e soprattutto dopo questa partita abbiamo solamente due giorni per prepararla e per recuperare senza dimenticare il viaggio che influisce sempre, sicuramente non sono sufficienti, però c’è da giocare, c’è da anche sfatare questa, non dico situazione negativa perché alla fine a Barcellona abbiamo giocato bene mentre a Forlì abbiamo sbagliato partita, perciò cerchieremo di fare un passo avanti anche in trasferta.
È urgente per lei avere qualcosa in più dai tre under? Cosa ti aspetti da loro?
Mi aspetto che quando li metto in campo mi possano dare quei due/tre minuti di quantità più che di qualità perché ho bisogno di far riposare i giocatori che giocano spesso, e loro per guadagnarsi qualche minuto devono dare quantità nel senso di garantirmi un’intensità difensiva tale che mi permetta di sopperire alla loro inesperienza in attacco. È chiaro, devono crescere in questo, però spero che poter vedere il più presto possibile un atteggiamento del genere, non che non l’abbiano ma pagano la giovane età. Devo trovargli lo spazio per dargli minuti.
Quindi a Jesi sarà fondamentale l’apporto di tutta la squadra.
Tre partite in otto giorni sono difficili per tutti: inevitabilmente, ruoteremo i giocatori più di quanto abbiamo fatto finora. Siamo consapevoli di dover dare un buon segnale anche nelle gare esterne e la vittoria contro Napoli non ci illude: non sarà facile ripetere la prestazione di giovedì scorso.
Il coach e tutta la squadra hanno dedicato la quarantesima vittoria consecutiva in casa al custode Franco, colpito da una grave malattia.