Quintetto ideale del campionato di Legadue: 4^a settimana d'aprile bis

Eccoci pronti ad analizzare il quintetto ideale della settimana riguardante il campionato italiano di legadue. I criteri non sono la semplice valutazione e i ruoli vengono mantenuti sempre con una regola di rigidità-flessibilità stabilito in base al tipo di partita giocata dal suddetto giocatore. Il quintetto ideale tiene conto non solo dei numeri offensivi, ma anche di tutte quelle situazioni che nei tabellini non vengono a galla. Ricordiamo che non è importante la squadra per stabilire il ruolo, una squadra può anche avere tutti e 6 i giocatori se vengono valutati meritevoli.  Ricordiamo inoltre che solo i giocatori che hanno vinto le proprie partite possono essere eleggibili.


Quintetto:


Ariel Filloy, PM, AcegasAps Trieste:  qualche stagione di anonimato tra Olimpia Milano e prestiti, ma quest’anno è la nascita di Ariel Filloy, che con la maglia Triestina sta mostrando leadership e competenza cestistica da lasciare contenti la maggior parte degli addetti ai lavori. Contro Casale gioca la partita dell’anno, chiudendo con 29 punti, 8 rimbalzi e 8 assist per 36 di valutazione tirando 5/6 dall’arco. Si può comodamente dire che almeno metà del fatturato della squadra sia passato dalle sue mani in maniera decisiva. Difensivamente è un giocatore che ha sempre qualche pecca anche per via del fisico piuttosto ridotto, ma tecnicamente vale anche un campionato superiore. Peccato sia estremamente incostante, perché altrimenti delle chance in Lega A ne avrebbe almeno un paio e i suoi numeri (14,1 punti, 3,8 rimbalzi e 3 assist a partita) sono di tutto rispetto.


Taurean Green, PM/G, Sigma Barcellona: da Gran Canaria a Barcellona Pozzo di Gotto il clima è più o meno simile, così come le prestazioni che sta fornendo Taurean Green, vero cervello della manovra di Barcellona, sia che giochi da play, sia che giochi da guardia (soprattutto quando si alterna nel playmaking con Hardy). Barcellona liquida l’ostica Brescia rifilandole 102 punti e mettendosi a 40 minuti dal termine in prima posizione e con il fattore campo favorevole fino all’eventuale finalissima. Green si scatena sugli esterni bresciani (qualche colpa nella troppa libertà concessagli Fernandez ce l’ha) chiudendo con 17 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. In campionato ha medie tutto rispetto e mostra grande intelligenza cestistica nel voler mai strafare, ma nel cercare sempre di mettere in ritmo tutti i propri compagni come gli chiede coach Perdichizzi. Che sia l’anno buono per Immacolato Bonina e i suoi investimenti da top team? È stato tradito da Mike Green, Mindaugas Lukauskis, Michael Hicks e altri nomi grossi. Forse Green e Hardy sono l’accoppiata vincente anche se manca sempre un centro americano alla Lawal sotto canestro.


Donato Cutolo, AP, Biancoblù Basket Bologna: una giornata di prestazioni tutt’altro che indimenticabili per le ali piccole, ma noi premiamo la costanza e la cattiveria agonistica di Donato Cutolo, uno che se c’è da sacrificarsi si mette in prima linea e non la molla fino all’ultimo respito. 11 punti e 9 rimbalzi sono lo score che ammassa nella decisiva gara a basso punteggio sul parquet di Imola, che permette alla Biancoblù di giocarsi l’accesso ai playoff in casa contro una squadra che non ha più nulla da chiedere. Cutolo è esaltato dal sistema difensivo di Salieri grazie alla sua capacità di essere versatile in fase di non possesso, con raddoppi e blocchi quasi sempre ben eseguiti. Sicuramente un giocatore che potrebbe far comodo anche nel campionato di Serie A. Bologna è accreditata di un primo scontro con Barcellona ai playoff, ma siamo assolutamente certi che in Sicilia non siano affatto contenti per questo possibile incrocio.


Delroy James, AG/C, FMC Ferentino: Viene da chiedersi perché Ferentino non sia svegliata prima e non sia andata a giocarsi i playoff visto il potenziale che riesce a mettere sul parquet. Passa su Jesi con 103-86 in una partita indirizzata già dal 38-17 del primo quarto nella quale Delroy James fa pentole e coperchi per la sua squadra dimostrandosi in serata da ricordare. L’ala/pivot del Guyana (cotonou quindi da tenere d’occhio per la Serie A) si scatena sul suo dirimpettaio Maggioli (che comunque a guardarlo non sta) con 32 punti (14/16 al tiro complessivo e 3/3 dall’arco) e 7 rimbalzi. Tutto questo in 25 minuti. Il canestro lo vede grande come una vasca da bagno e Guarino si diverte ad innescarlo a piacimento per tenerlo caldo tutto l’incontro. Il risultato finale è devastante sui malcapitati Jesini. Delroy ti vedremo in Serie A il prossimo anno o Ferentino ti farà una grossa proposta per restare?


Luca Gandini, C, AcegasAps Trieste: Gandini conferma la propria solidità e presenza riconfermandosi al top dei centri e mettendosi dietro un Lawal da 20 rimbalzi. Solida la prestazione del centro italiano di Trieste, punto fermo per il prossimo anno in cui l’Acegas tenterà di fare una stagione sopra le righe, che con 16 punti e 11 rimbalzi da una dimensione definita al pitturato dei giuliani e riesce a levare parte della pressione difensiva a Filloy. Oggettivamente l’asse play-pivot di Trieste questo weekend si rivela infermabile. Notevole anche il contributo difensivo che mette sul parquet, dove dopo aver cancellato Lawal si ripete su Butkevicius, chiudendogli ogni angolo di tiro e mandandolo fuori giri per falli. Davvero sopra le righe questo mese per Gandini.


SESTO UOMO:


William Mosley, C, Biancoblù Basket Bologna: Mosley è ciò che rende la Biancoblù una squadra tutta particolare. Un americano che parte dalla panca con un quintetto di tutti italiani non si vede spesso, ma lui se ne frega allegramente e quando entra fa la differenza. Tecnicamente definirlo rivedibile sarebbe quasi generoso, ma i 10 punti e 13 rimbalzi che tira giù sono quanto mai decisivi per la post-season di Bologna. Giocatore che è cresciuto moltissimo nella lettura del gioco durante l’anno imparando ad intendersi con i compagni e assimilando tutte le nozioni europeizzanti che Salieri gli ha insegnato. Probabilmente non sarà mai un giocatore dominante su entrambi i lati del campo, perché manca totalmente di qualsiasi raggio di tiro e anche in attacco al ferro se non sfrutta il 100% del fisico combina poco. Però attenzione a non sottovalutare questo tipo di giocatore, perché ha molte somiglianze con un noto americano di nome Kyle Hines, che partendo dalla Legadue (Veroli) ha vinto l’Eurolega da protagonista.