Harris all'ultimo respiro. La Biancoblù sorride a Jesi

Casale Monferrato, Capo d'Orlando e oggi Jesi. Non chiamatela sorpresa, la Biancoblù ha già fatto capire di che pasta è fatta. Questa sera la truppa di Salieri si è imposta contro la compagine marchigiana all'ultimo secondo grazie ad una rasoiata di Ricky Harris. L'esterno di Baltimora ha dimostrato di essere il giocatore che serviva a Bologna. Avrà anche giocato una partita sottotono, magari condita anche da errori banali, ma quando c'è stato bisogno di tirare fuori il coniglio dal cilindro, l'americano si è fatto trovare pronto. Un successo di nervi e carratte che dimostra ancora di più quanto Bologna abbia già un preciso sistema di gioco. Come in ogni corazzata che si rispetti, tutti gli attori in campo sanno qual'è il loro compito e sono sempre puntuali nello svolgere le azioni impartite dal loro comandante. La partita è stata bellissima, con le due squadre che hanno messo in risalto i loro pregi e hanno lottato senza esclusione di colpi per quaranta minuti. La Fileni, senza Sanders, ha sempre cercato ed esaltato i due lunghi Griffin e Maggioli, quest'ultimo monumentale con i suoi 38 punti, 11 rimbalzi e 48 di valutazione. Bologna, sapendo di dover lottare con le unghie e con i denti sotto le plance, ha approfittato dell'assenza di Sanders per pressare fino allo sfinimento il regista avversario, in modo tale da metterlo in difficoltà  per servire le torri. Oltre a chiudere ogni porta, Pecile e compagni sono riusciti a sviluppare il loro solito gioco veloce fatto di transizione e spesso concluso dalle bombe di un Donato Cutolo (20pt) in stato di grazia. Oltre al solito Pecile (16pt+6ass), utilissimo stasera in fase d'assistenza, da segnalare anche la prova di David Cournooh (17pt)


Come da copione Jesi inizia chiaramente la contesa servendo insistentemente le sue torri, Bologna però fa circolare bene la palla e con le triple piazza un break di 10-0, costringendo Cioppi al time out (11-14, 5'). Gli ospiti pressano Hoover, impiegato nel ruolo di play, e Jesi trova qualche difficoltà ad attaccare l'area. Riprese le misure, la premiata coppia Griffin-Maggioli torna a colpire, ma è il giro e trio di Pini a regalare il quarto alla Biancoblù (24-25). Se Griffin va in panchina, a spingere ci pensano i veterani Hoover e Maggioli. Hoover in un attimo si trasforma da delizia a croce: il belga  prende un tecnico e Pecile ne approfitta in pieno (33-32, 15'). I felsinei non mollano un colpo. In difesa hanno una abnegazione encomiabile e spesso riescono a rubar palla, potendo così partire in transizione (39-41, 20'). Le due formazioni si svegliano finalmente da tre punti. Le compagini insaccano due bombe per parte ed il livello della gara prende sempre più quota (50-50, 25'). Ancora i lunghi jesini tentano di dare, grazie alla loro fisicità, uno strattone al match, ma Bologna non molla di un centimetro e e rimette sempre il naso avanti (60-61, 28'). Gli arancioni iniziano a perdere le staffe, infastiditi dall'intensità della difesa di Salieri, e gli ospiti, soprattutto Pecile dalla lunetta, ne approfittano, potendo così chiudere davanti anche il terzo quarto (65-68, 30'). Lo spettacolo non manca.  Il periodo finale è un susseguirsi di emozioni.  Ai meno tre la Biancoblù con Cutolo ed Harris sembra aver trovato la chiave di volta per mandare in archivio il match (74-80, 37'), il solito Maggioli però è prontissimo a rispondere ed alungare la volata. E' un punto a punto non consigliato ai deboli di cuore. Vitali, dimenticato dalla difesa, infila la bomba del sorpasso. Cournooh non è altrettanto freddo dalla lunetta e Griffin ha così l'occasione di pareggiare. Mancano 6" alla sirena. L'overtime sembra destinato a diventare realtà, ma da 8 metri Harris dipinge l'arcobaleno che rende magico il cielo Biancoblù.