Conad Biancoblù, un progetto che rischia di affondare
Se giovedì i soci non troveranno ulteriori fondi, c'è il grosso rischio che il titolo venga ceduto a Treviso
Le parole di Giulio Romagnoli sono state un antipasto di quello che sta accadendo all'interno della Conad Biancoblù. Secondo alcune indiscrezioni infatti il CdA di giovedì sarà un vero e proprio spartiacque: se tutti i soci decideranno di rimanere e troveranno anche qualcun'altro disposto ad entrare, allora si andrà avanti, altrimenti il rischio di non vedere la Biancoblù nella prossima stagione di Lega Due è ad alto rischio. Si vocifera anche che la dirigenza stia dialogando con il Consorzio Universitario per trasferire il titolo sportivo bolognese a Treviso. Dalla fine del campionato scorso ad oggi sono stati tanti gli indizi che potevano far presupporre una situazione del genere. Dalla rinuncia di figure dirigenziali o dello staff molto importanti, come Nicolai e Colombini, alla mancata conferma di alcuni elementi del roster e ad un annuncio del nuovo coach che non è mai arrivato. Come se non bastasse ogni giorno che passa i prescelti di Salieri, forse stufi di aspettare in eterno, trovano altre soluzioni. Ieri è stato il turno di Ferrero, confermato a Casale, e Riccardo Perego, ingaggiato da Treviglio. Oltre ad un problema di reperire le risorse necessarie, nonostante non sia previsto un budget troppo alto per la squadra, circa 350mila euro non sono certo un investimento esoso per la seconda lega professionistica, nella stanza dei bottoni molti soci si staranno domandando se il gioco valga la candela. Partiti, dopo mille difficoltà, con l'idea di portare avanti la tradizione della Effe Scudata, il progetto, visti anche i pochi esaltanti risultati sul campo, non sembra aver fatto breccia nel cuore della gente ed il continuo dualismo con Gilberto Sacrati, quasi certo del ripescaggio in DNA dei suoi Eagles, non ha per nulla dato una mano. Adesso non resta che aspettare giovedì, ma le nuvole sulla Biancoblù diventano sempre più fitte e scure. Per l'ennesima volta i tifosi bolognesi si ritrovano a parlare di tutto fuorchè quello che dovrebbe essere l'unico e vero argomento dell'estate: il mercato