Play Off Lega Due: Cuore Pistoia, Brindisi non festeggia
I toscani, trascinati da Bobby Jones, si impongono 92-91 dopo un supplementare
Al termine di una battaglia durata 45 minuti, Pistoia ha sconfitto al fotofinish Brindisi, accorciando così le distanze nella serie. Davanti al pubblico amico i biancorossi hanno sfoderato una prestazione tutta grinta e nell'overtime sono riusciti a piazzare la zampata vincente. Al PalaFermi è andato in scena un match tiratissimo, intenso e dove nessuna delle due squadre è mai riuscita a prendere un vantaggio importante. Fondamentale la gigantesca prestazione di Bobby Jones (31pt+9rimb), capace di mandare a bersaglio triple importantissime nell'arco dell'incontro. Il numero 6 pistoiese è stato ben supportato da tutti i compagni, in particolare Gurini, autore anche di due stoppate, e Dwight Hardy (12pt+7ass), che ha litigato parecchio con il canestro, ma ha messo a segno punti importantissimi nell'overtime, dimostrando una volta di più quanto sia un cavallo di razza. Coach Moretti è stato bravo nel portare Brindisi sul terreno preferito dai suoi giocatori. Quando la partita diventa una battaglia e si arriva allo sprint, la truppa capitanata da Toppo vede rosso. All'Enel, per la prima volta sconfitta in questi play off, non è bastato il trentello di bomber Gibson. Giovedì si replica sempre in terra toscana. La formazione di Bucchi avrà una nuova occasione, ma questa volta dovrà assolutamente cercare di usufruire del suo maggior talento per chiudere prima i giochi. Unica nota negativa il fatto che la Rai non abbia trasmesso in diretta una partita così emozionante.
Le ostilità si aprono nel segno dei lunghi Borovnjak, che segna i primi cinque punti ospiti, Toppo e Bobby Jones (7-7, 5'). L'uscita per il secondo fallo di Callahan dà maggior possibilità a Pistoia di colpire dal perimetro con il brasiliano Tavernari ( 20-13, 9'). Il gioco da tre punti però realizzato da Zerini blocca sul nascere il principio di mini fuga toscana (20-16, 10').(24-20, 12'). (26-27, 14'). Il match è molto equilibrato, vista la posta in palio si sbaglia parecchio e le due formazione si affrontano a viso aperto senza esclusione di colpi. Ogni qual volta la Giorgio Tesi Group tenta un allungo, subito Gibson o Zerini riportano l'incontro sui binari della parità. Solo il libero di Bobby Jones manda Pistoia in vantaggio alla fine di un primo tempo combattuto (35-34). Ad inizio ripresa entrambi gli attacchi si infiammano ed amentano esponenzialmente le loro percentuali. Per i padroni di casa Tavernari e Bobby Jones si esaltano dalla lunga, mentre Brindisi è trascinata dall'insolito duo Gibson-Zerini (45-51, 25'). Preso un piccolo cuscinetto di vantaggio, Brindisi cerca in tutti i modi di tenere il comando delle operazioni, ma l'infinito Galanda fa capire subito alla tifoseria ospite, come se ci fosse necessario spiegarlo nuovamente, che per passare al PalaFermi bisognerà sudare sette camicie(62-65, 33'). L'inerzia della partita cambia da un momento all'altro. E' il caso del soldatino Gurini che, ai -6 dal traguardo, entra in trans agonistica ed infila 9 punti consecutivi (71-68, 35'). Non basta però la rasoiata dell'ex Rimini per chiudere i conti. Le formazioni viaggiano a braccetto ed anche nell'ultimo minuto i fuochi d'artificio non mancano di certo. Bobby Jones dai 6.75 fa esplodere il PalaFermi, ma nell'azione successiva capitan Ndoja risponde con la stessa moneta, mandando il match ai supplementari (81-81, 40'). Nell'overtime ogni pallone pesa come un macigno, da una parte ci si gioca la Lega A, dall'altra la possibilità di continuare a sperare. L'equilibrio sembra non finire mai fino a quando i "gemelli del cesto" Jones ed Hardy non salgono in cattedra. Prima l'ala Usa segna un piazzato e successivamente due liberi, poi l'Mvp della stagione confeziona il minibreak di 6-0 con un cesto da fuori. Il punteggio dice 88-83. Pare essere lo scatto buono, ma una bomba di Giuri e poi Renfroe riportano avanti i pugliesi (90-91). Nessuno comunque ha fatto i conti con Die Hardy. La guardia del Bronx segna e subisce fallo, ma sbaglia però il libero. Renfroe ha il pallone per la massima serie, per gli Dei del basket però la battaglia deve continuare.