Le pagelle della Sigma Barcellona
La Sigma ha vinto l'ultima di campionato
Le Pagelle della Sigma Barcellona (di Ermes A.)
Michael GREEN: Voto 8
La dinamite nelle gambe e il fuoco negli occhi. Sul parquet Piacentino, sembra Achille sul campo di battaglia: Invincibile. Salta, schiva e annulla qualsiasi argine coach Corbani le pone contro.
Rasenta la perfezione, con 16 punti, 5/7, 6/6 liberi, 11 rimbalzi, 3 recuperi, 10 assist, 35 di valutazione + un caffè offerto a Simoncelli che aveva sonno. Se questa è la regia, lo candidiamo all’Oscar. PRIMATTORE.
Mindaugas LUKAUSKIS: Voto 6,5
Un guerriero al servizio della squadra. Non fa grossi numeri (11 punti, 4/11, 3 rimbalzi, 1 assist), ma fa sempre quello che serve per vincere. A differenza di altre volte, prende molte iniziative, dimostrandosi impreciso in attacco, ma solido in difesa. La valutazione (+1), non rende onore al lavoro oscuro ma prezioso, che svolge per l’equilibrio della squadra. ALCHIMISTA.
Michael HICKS: Voto 6,5
Combatte, sbuffa, dà il buon esempio a tutti, è prezioso in difesa, ma comunque soffre le iniziative di Harrison (25 punti). La classe ci sarebbe ancora, ma non sempre è sorretta della gambe. Coach Sacco, cerca di centellinare le sue energie lasciandolo in campo solo 21 minuti, che lui ripaga con 11 punti, 4/8 dal campo, 2/3 liberi, 3 rimbalzi, 6 valutazione. HIGHLANDER l’ultimo immortale.
Matteo DA ROS: Voto 7
Indossa una maschera, o l’elmetto del gladiatore..? Lui, è quello per gente dura e senza paura: con la frattura al naso ancora fresca, si immola per contenere il “temuto USA” Anderson e, oltre a esorcizzarlo, si diverte a pitturargli in faccia appoggi decisivi (9 punti, 3/6 da due, 3/4 liberi, 6 rimbalzi, 1 assist, 13 di valutazione). Nel finale, sembra avere minori energie da spendere. GLADIATORE.
Philip MARTIN: Voto 7
I suoi punti nel primo quarto sono ossigeno puro. Gli altri minuti sono più d’esperienza che di qualità. Gioca bene in velocità, ma con la difesa schierata soffre terribilmente; forse anche per carenza di giochi d’attacco nel pitturato. Tuttavia con la cura Sacco, sembra rinfrancato. In 27 minuti colleziona: 10 punti, 4/7 da 2, 2/2 liberi, 5 rimbalzi, 1 recupero, 11 di valutazione. VITAMINIZZATO.
Alessandro PIAZZA: Voto 6
Alza sempre il ritmo della squadra. Mette pressione ai portatori di palla avversari. Recupera palloni vaganti (3 recuperi); ma oltre a qualche rimbalzo (2) non tira praticamente mai. Utilissimo comunque, nel concedere minuti di respiro al Divino Green. EFFERVESCENTE.
Ryan BUCCI: Voto 7
Il cuore di capitano, risponde sempre presente. Eccellente la sua difesa sul temutissimo Voskuil, cui concede “solo” 4/14 dal campo e l’uscita anticipata (per 5 falli). In attacco punge sempre come al solito (5/6), prendendosi lo “sfizio” di chiudere personalmente la partita con gli ultimi 4 punti in sequenza.
Chiude con: 13 punti, 5/6, 3/3 liberi, 3 rimbalzi, 2 recuperi, 1 assist, 13 valutazione. KILLER INSTINCT.
Daniele BONESSIO: Voto SV
Gigi DORDEI: Voto 6,5
Deleterio nel primo tempo. Lancia padelle e usa le forbici, al posto delle mani (0 punti, 0/3, 3 falli, 3 perse -5 di valutazione). Diverso il secondo tempo per qualità e quantità. Diventa addirittura importante nel break decisivo. Alla fine, sistema anche le sue statistiche con: 11 punti, 5/10 dal campo, 1/2 liberi, 3 rimbalzi, 7 valutazione. TURBODIESEL COL CIUFFO.
Emamuele MOCAVERO: Voto SV
In appena 7 minuti, niente di rilevante.
Coach Giancarlo SACCO: Voto 7,5
Il recupero, soprattutto mentale di Green, non si può non attribuirlo a lui. Gestisce bene alcuni momenti di difficoltà, trasmettendo sempre calma e sicurezza. Ma Domenica l’aspetta già la prova del 9..! EISENHOWER.
Cosa va:
Con un Green così, sarà dura per chiunque. La squadra gioca con più sicurezza e intensità. Vengono distribuiti bene i giochi d’attacco (quasi 7 uomini in doppia cifra). Non perde mai l’inerzia del match. Le 2 vittorie hanno generano ottimismo e molta autostima. Era quello che serviva in questa prima fase..!
Cosa non va:
Alcune amnesie in certi momenti topici del match.
Il tiro da 3, con il 3/18 (circa 16%).
In certi frangenti, bisognerebbe aumentare l’ aggressività, la grinta e la fisicità in difesa per poi ripartire in rapidi contropiedi. Avere una squadra lunga che non corre o che non tenga intensità o ritmi alti non serve a niente.