Fortitudo, chi vivrà vedrà
Probabilmente in questa stagione il nome Fortitudo non lo potrà usare nessuno.
Forse durante il Consiglio Federale, tenutosi ieri a Roma, a qualche menbro sarà scappata una battuta del tipo: "Oh ragazzi, ma siam pazzi?". Tra Fortitudo Pallacanestro srl, Fortitudo Pallacanestro 103, Società Cestistica Fortitudo e Sg Fortitudo è quasi logico che possa venire un forte mal di testa. In sintesi sia per la cordata capeggiata da Romagnoli che per Sacrati il Consiglio non è stato favorevole. Se non c'è nessun problema riguardo il trasferimento da Ferrara a Bologna, il nome Sc Fortitudo è stato rigettato, mentre per la scissione del Gira Ozzano (società acquistata da Sacrati), non essendo sufficientemente documentata, il parere è negativo, ma ci sarà un approfondimento nel prossimo Consiglio. Anche in questo caso è stata contestata la denominazione Fortitudo Pallacanestro 103. Fondamentalmente nella riunione è venuto a galla tutto ciò che manca a questa vicenda: la chiarezza. Al momento abbiamo una Fortitudo affiliata alla Fip (non disputa nessun campionato senior, ha solo le giovanili) ed altre due società, una in Lega Due con i diritti di Ferrara ed appoggiata dalla Casa Madre, l'altra in B dilettanti con il titolo di Ozzano, che vorrebbero utilizzare Fortitudo nel nome. A questo punto è normale che una Fedrazione non stia con le mani in mano di fronte ad una situazione che ha quasi del paradossale. Pure i tifosi sono divisi fra chi appoggerà Romagnoli, chi seguirà Sacrati oppure addirittura smetterà di tifare e, anche se ognuno avrà valide ragioni per fare la propria scelta, tutti si auspicano che la questione venga risolta nel minor tempo possibilie. Giusto un anno fa proprio il Consiglio Federale retrocedeva la Fortitudo in Prima Divisione ed il rischio sparizione era altissimo, ora, al contrario, c'è il rischio moltiplicazione.