Montegranaro: presentato Danilo Petrovic
Una bella chiacchierata per scoprire uno dei giovani talenti a disposizione di coach Pancotto
Una bella chiacchierata per scoprire uno dei giovani talenti a disposizione di coach Pancotto. Stamattina da Fashion Store, uno dei Poderosa Point dove trovare info ed abbonamenti per la stagione gialloblu, si è presentato Danilo Petrovic, ala-pivot serba arrivata in estate dopo la non felice esperienza in B ad Ortona. Il prodotto del settore giovanile della Virtus Bologna ha parlato di sé e delle sue prospettive per l’annata che verrà. «Mi trovo bene, sono contento di essere qui – conferma il ventenne nativo di Vrsac – la Poderosa è una società in crescita e sono contento di fare parte di questo gruppo».
Petrovic ha già vinto la A2, pur con un ruolo limitato, con la maglia della Virtus Bologna, mentre l’anno passato ha preferito scendere in B per farsi le ossa nel mondo senior. «La differenza principale tra B e A2 è l’impatto fisico – sottolinea il lungo gialloblu – ma conosco questo campionato, devo solo ambientarmi con la nuova squadra. Datemi un po’ di tempo ed andrà tutto bene».
Intanto ha iniziato a studiare da un professore mica male: Valerio Amoroso. «Cerco di carpire da lui tutto quello che posso – confessa Petrovic – è un giocatore con grandissima esperienza di questi campionati, per cui in allenamento cerco spesso di chiedergli consigli ed indicazioni che possano aiutarmi a crescere. Quest’anno è molto importante per me, volevo a tutti i costi giocare in A2 per poter lavorare su alcuni dei miei difetti: tiro, palleggio e tutti gli altri aspetti dei quali parlo spesso con il nostro staff».
Petrovic ha scelto il numero 13. «Di solito usavo l’11 ma ce l’aveva già Simmons per cui ho dovuto cambiare – spiega l’ala-pivot che nel suo palmares ha anche un oro europeo Under 18 – il 13 è un numero tradizionalmente da ala grande quale sono io. Anche se il 13 in Serbia dicono porti sfortuna, ma io non ci faccio molto caso».
Petrovic ha già vinto la A2, pur con un ruolo limitato, con la maglia della Virtus Bologna, mentre l’anno passato ha preferito scendere in B per farsi le ossa nel mondo senior. «La differenza principale tra B e A2 è l’impatto fisico – sottolinea il lungo gialloblu – ma conosco questo campionato, devo solo ambientarmi con la nuova squadra. Datemi un po’ di tempo ed andrà tutto bene».
Intanto ha iniziato a studiare da un professore mica male: Valerio Amoroso. «Cerco di carpire da lui tutto quello che posso – confessa Petrovic – è un giocatore con grandissima esperienza di questi campionati, per cui in allenamento cerco spesso di chiedergli consigli ed indicazioni che possano aiutarmi a crescere. Quest’anno è molto importante per me, volevo a tutti i costi giocare in A2 per poter lavorare su alcuni dei miei difetti: tiro, palleggio e tutti gli altri aspetti dei quali parlo spesso con il nostro staff».
Petrovic ha scelto il numero 13. «Di solito usavo l’11 ma ce l’aveva già Simmons per cui ho dovuto cambiare – spiega l’ala-pivot che nel suo palmares ha anche un oro europeo Under 18 – il 13 è un numero tradizionalmente da ala grande quale sono io. Anche se il 13 in Serbia dicono porti sfortuna, ma io non ci faccio molto caso».
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