Ravenna si prepara al match con la Fortitudo, Mazzon: Soddisfatto del lavoro
Le parole del coach di Ravenna
Iniziano con il tradizionale Memorial Leonelli Manetti di Pinarella gli impegni amichevoli della rinnovatissima OraSi e l'asticella è subito molto alta perché nella semifinale di domani alle 21 la squadra ravennate affronterà la Fortitudo in una gara dalle tante suggestioni visti i molti ex in ballo: Gandini, Masciadri e Montano da parte romagnola, coach Martino e Sgorbati sulla sponda biancoblu.
In precedenza, alle 19, nella prima semifinale si affronteranno Imola e l'ambizioso Cento. Sabato alle 18.30 e 20.30 sono in programma le finali.
Ecco le parole di coach Mazzon a proposito del primo impegno stagionale dell'OraSi: 'Abbiamo voluto e cercato partite con squadre indubbiamente più attrezzate e sulla carta più forti di noi , perché essendo così giovani e anche alla prima esperienza abbiamo bisogno di capire cosa si deve fare per 'sopravvivere' il prima possibile.Dopo così pochi giorni e con tanto carico di lavoro sulle spalle non sarà facile per nessuno giocare ma dobbiamo sfidare gli avversari con la faccia giusta, cecando di non dimenticare mai che lo scopo è farlo divertendosi, solo così secondo me si raggiungono traguardi a volte insperati. Sono molto contento e soddisfatto del lavoro che la squadra sta facendo e di come si stanno abituando a ritmi ed allenamenti forse un po’ diversi per loro, vedo applicazione, voglia di fare le cose insieme e soprattutto pazienza nell’accettare l’errore altrui. Infine, come mi disse una volta un professore al liceo , tutti sono bravi il primo giorno di scuola , quindi non possiamo mai dimenticare di rimanere tali per 30 gare almeno".
In precedenza, alle 19, nella prima semifinale si affronteranno Imola e l'ambizioso Cento. Sabato alle 18.30 e 20.30 sono in programma le finali.
Ecco le parole di coach Mazzon a proposito del primo impegno stagionale dell'OraSi: 'Abbiamo voluto e cercato partite con squadre indubbiamente più attrezzate e sulla carta più forti di noi , perché essendo così giovani e anche alla prima esperienza abbiamo bisogno di capire cosa si deve fare per 'sopravvivere' il prima possibile.Dopo così pochi giorni e con tanto carico di lavoro sulle spalle non sarà facile per nessuno giocare ma dobbiamo sfidare gli avversari con la faccia giusta, cecando di non dimenticare mai che lo scopo è farlo divertendosi, solo così secondo me si raggiungono traguardi a volte insperati. Sono molto contento e soddisfatto del lavoro che la squadra sta facendo e di come si stanno abituando a ritmi ed allenamenti forse un po’ diversi per loro, vedo applicazione, voglia di fare le cose insieme e soprattutto pazienza nell’accettare l’errore altrui. Infine, come mi disse una volta un professore al liceo , tutti sono bravi il primo giorno di scuola , quindi non possiamo mai dimenticare di rimanere tali per 30 gare almeno".
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