Pancotto: “Qui con grande entusiasmo, per aiutare Montegranaro a crescere ancora”
Le parole del coach della Poderosa
-Coach Cesare Pancotto, quali sono le sue prime sensazioni da allenatore di Montegranaro?
-Questa nuova avventura è molto stimolante. Mi approccio a questa esperienza con grande entusiasmo e con curiosità. Il primo è dettato dal fatto di tornare in panchina. Essere coach vuol dire allenare uomini e fare un percorso con loro. Ma anche lavorare al meglio per diventare un elemento importante per società e città. La curiosità riguarda la categoria. Ritrovo una Serie A2 importante, per le squadre che ci sono e per l’interesse che questo campionato ha saputo creare.
-Ha parlato della Serie A2 anche al convegno USSI-LNP, che si è tenuto a Jesi nel periodo della Coppa Italia 2018. Che idea si è fatto della stagione appena conclusa e della categoria in generale?
-Trieste con merito e mio sommo piacere - visto che ho avuto l’onore di allenarla - ha saputo riconquistare la Serie A. Lo ha fatto con organizzazione e programmazione. La città merita la massima Serie. Per quello che riguarda la A2, nei due gironi ci sono squadre che hanno scritto pagine importanti della storia della pallacanestro. In più, molti coach che hanno alle spalle esperienze in Serie A allenano in questo campionato. E questo è un ulteriore aspetto che contribuisce a creare interesse. Un altro è la qualità del gioco espresso dalle squadre. Senza dimenticare che in A2 c'è la possibilità di lavorare con un nucleo di otto italiani e questo può rendere più immediato lo slang cestistico.
-A proposito di italiani, il primo acquisto è stato Filippo Testa. Guardia, classe 1997, proveniente da Trapani
-Filippo sarà uno degli Under che andranno a formare il roster della prossima stagione, all'interno di una squadra che cercherà il giusto compresso tra giocatori giovani ed esperti. Lui dovrà assorbire e farsi contagiare dallo spirito di Montegranaro. Questo gli permetterà di esprimere al meglio le sue potenzialità e fare ulteriori passi in avanti nel percorso di crescita.
-Si riparte anche dalla conferme. Su tutte, quella di capitan Valerio Amoroso. Quanto è importante avere un giocatore come lui in squadra?
-Abbiamo puntato molto sulla sua riconferma. Valerio non è solo un giocatore di grande talento, ma anche una persona che ama il territorio e ha scelto di viverlo. Per quello che riguarda Montegranaro può essere considerato una sorta di ambasciatore del territorio. La sua carriera parla da sola e si è guadagnato il rispetto di tutti per quanto fatto. È un elemento molto importante per noi. Ha grande personalità e sa dialogare con gli italiani e gli americani. Può aiutare questi ultimi ad inserirsi in fretta ed i giovani a crescere.
-L’altra conferma è quella di Lamarshall Corbett. Che idea si è fatto vedendolo giocare?
-Ho approfittato di questo periodo per vedere molte partite. Non solo delle A2, ma anche di altri campionati. Corbett è un ragazzo che dà sempre il massimo. Sa unire talento ed energia e sa essere prezioso nei momenti caldi delle sfide. Ho avuto un colloquio con lui e la prima sensazione che mi ha dato è stata quella di una persona che crede molto in questo progetto. L’ho visto motivato fin da subito e questo è un aspetto molto importante per il nostro percorso.
-Un giudizio sulla stagione appena conclusa e sugli aspetti più importanti all'interno di una società?
-Montegranaro ha disputato una stagione eccezionale, anche al di sopra delle più rosee aspettative. Questo ha fatto capire quanto sia importante lavorare su struttura e organizzazione. Senza dimenticare la programmazione. Inoltre, nelle società uno staff di qualità è importante tanto quanto scegliere i giocatori giusti. Qui ho trovato una società importante e ben strutturata. Spero di aiutare Montegranaro a fare altri passi avanti perché vorrebbe dire aver contribuito ad un'ulteriore crescita.
-Che campionato si aspetta dopo la grande stagione dello scorso anno?
-La stagione dello scorso anno ha creato un differente status di considerazione verso di noi: da neo promossa a rivelazione. È logico che ci saranno delle aspettative sulla squadra. Anche per questo rappresenta una sfida stimolante. La pallacanestro qui è vissuta con passione e noi vogliamo costruire una squadra che sia amata dai tifosi e sappia conquistare le simpatie del territorio. Dovremo essere bravi a mettere insieme desideri e necessità. Per lottare, prima dobbiamo farci i muscoli. In questo momento stiamo lavorando proprio in quest'ottica. Ci servirà per farci trovare pronti al momento opportuno.