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Serie A2 Est 24/05/2011, 19.01

Buffonata wild card, Barcellona non ci sta

 Bonina propone alle altre semifinaliste di fermare i playoff, ma con scarsa fortuna. Per Meneghin, la wild card ha il valore di una "garanzia" per i solidi, ricchi e sfortunati club di Serie A contro il rischio di retrocedere

Serie A2 Est

- La Gazzetta del Sud -

E così, è ufficiale: la vergogna della wild card si trasforma in farsa. Il presidente della Banca Tercas Teramo penultima classificata in Serie A, Carlo Antonetti, ha annunciato in una conferenza stampa l'intenzione del club abruzzese di usufruire della possibilità di evitare la retrocessione versando (entro il 10 giugno) 500 mila euro a titolo di "premio di risultato" alla seconda classificata di Legadue, che a questo punto sarà la finalista dei playoff. Dalle dichiarazioni di Antonetti si è però capito senza possibilità di errore che la dirigenza teramana non ha a disposizione né questa somma né una corrispondente fideiussione bancaria, tanto che da qui al 10 giugno ha in progetto «alcune iniziative di coinvolgimento del territorio» tra le quali una serata in discoteca per raccogliere fondi (!) e l'anticipo della campagna abbonamenti. Tuona il presidente della Legadue, Marco Bonamico, gli risponde piccato quello della Lega A, Valentino Renzi; Bonina propone alle altre semifinaliste di fermare i playoff, ma con scarsa fortuna; perde un'occasione per tacere Dino Meneghin, presidente Fip, che in una dichiarazione dà praticamente alla wild card il valore di una "garanzia" per i solidi, ricchi e sfortunati club di Serie A contro il rischio di retrocedere mentre qualche club di Legadue usurpa la massima serie e poi, come Brindisi quest'anno, retrocede subito. C'è un aspetto che va messo in rilievo proprio in risposta all'uscita di Meneghin. Con l'exploit di Veroli a Rimini nella "bella" del primo turno, le quattro semifinaliste dei playoff di Legadue sono non solo le squadre più forti del Teramo ha annunciato l'intenzione di versare entro il 10 giugno i 500 mila euro di "premio di risultato" alla seconda classificata di Legadue per non retrocedere , ma anche quelle con alle spalle altrettante società solide, ambiziose, se si vuole anche ricche. Per converso, Teramo deve ancora pagare buona parte degli stipendi e fino a pochi giorni fa lo stesso Antonetti aveva lanciato l'allarme relativo alla necessità di trovare un milione e 300 mila euro per chiudere la stagione. Chi sono ipeones, caro SuperDino? E se nelle "stanze dei bottoni" si fa di tutto per cercare di uccidere questo meraviglioso sport, sul parquet la Legadue espone i suoi "gioielli", le quattro semifinaliste dei playoff che esprimono certamente il meglio del campionato. Ci sono le tre "corazzate" Casale Monferrato, Venezia e Veroli che hanno raggiunto il primo obiettivo stagionale con percorsi più (Veroli) o meno accidentati, e la neopromossa "atipica" Sigma Barcellona che, affidandosi a Ce- sare Pancotto e ad un organico costruito con intelligenza e competenza da Sandro Santoro, ha evitato di pagare lo scotto del noviziato e ora è lì, a giocarsi le chances di promozione alla pari con le vere favorite della vigilia. Il tabellone dellapost-season, a causa del punto di penalizzazione subito dalla squadra gialloros-sa, ha posizionato Barcellona nella parte alta con Casale Monferrato; Venezia-Veroli è invece la semifinale nella parte bassa. Accoppiamento peggiore, per certi versi, non poteva capitare per Bucci e soci che in stagione regolare sono stati dominati due volte (90-69 all'andata al "PalAl-berti", 90-79 al ritorno) dalla squadra di Crespi. Il presidente Bonina ha addotto le assenze di Hicks e Achara nella prima occa- sione e di Cardinali e Mocavero nella seconda come una possibile chiave di lettura dei due match, ma va detto che in termini di organico, di forza fisica, di esperienza, di capacità di non concedere alla Sigma le principali opzioni in attacco la Fastweb si era dimostrata nettamente superiore. Perché, allora, Barcellona può sperare di passare il turno e approdare in finale? Innanzitutto perché - come ha ricordato ieri Cesare Pancotto nell'intervista con la Gazzetta - il momento della stagione è radicalmente diverso: i playoff propongono un impegno fisico, tecnico e mentale estremamente concentrato e per Casale, che ormai da un triennio spende ingenti risorse economiche per conquistare la Serie A, la pressio- ne sarà altissima specialmente in occasione del doppio turno interno (giovedì 26 e sabato 28) che aprirà la serie. Perché è evidente che perdere uno dei due match precipiterebbe i rossoblu in una situazione delicatissima, con il fortino del "PalAlberti" da espugnare per riportare quantomeno la serie alla "bella" in casa. Ma soprattutto, sul piatto di questa serie Barcellona può giocare una fiche nuova: l'essere una squadra diversa da quella che Casale ha affrontato e battuto in stagione regolare, una squadra in grado di difendere meglio sulla palla e così rendere più difficili le assistenze in uscita dai blocchi, e nell'altra metà campo meno prevedibile e più versata alla circolazione di palla. Insomma, i motivi di ottimismo non mancano.
 

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E. Carchia

E. Carchia

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