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Serie A2 Est 22/05/2011, 13.43

Coraggio Crabs, un ultimo sforzo

Stasera la ‘bella’ contro Veroli al 105: Roderick è out, si rivede Ugrinoski  

Serie A2 Est


- Il Resto del Carlino -

Il basket, a volte, sa essere crudele. Esaltante per Veroli, che vince un certo tipo di partita e crudele con chi lascia invece il campo a mani vuote dopo un’estenuante battaglia, nello specifico dei Crabs qualcosa come 50’ di gioco, con vantaggi consistenti non custoditi e match-point lasciati sul ferro. Nei rimpianti si rischia di annegare, gli episodi sfavorevoli (e sfortunati) martellano nella mente, non danno pace, mentre il playoff incalza, con gara5 – la ‘bella’ senza domani – che andrà in scena già stasera sulle tavole del 105 Stadium (palla a due alle 20.45 per l’ormai classica diretta tv su Raisport) Un incontro che la Spiga affronterà senza un americano. Terrence Roderick ha una caviglia gonfia come un melone e questa mattina si sottoporrà a ecografia per verificare se ci sono fratture. In ogni caso, è da escludere la sua presenza sul parquet. Per rimpiazzare T-Rod, che in gara4 è uscito con i biancorossi avanti di 13 lunghezze, stasera verrà reintegrato Ugrinoski, il play-guardia macedone che giocò un paio di partite a ‘gettone’ con l’Immobiliare Spiga per supplire proprio all’assenza di Roderick, che a Verona si infortunò al ginocchio.
Nel tardo pomeriggio di ieri Aleksandar Ugrinoski ha fatto un breve ‘ripasso’ con i granchi, esercizi di cinque contro zero per ricordare schemi, situazioni di gioco. E stasera, con ogni probabilità, si ritroverà nelle rotazioni, anche perché sul perimetro serve energia, soprattutto occorre qualcuno che possa ‘francobollare’ validamente Jackson, la guardia statunitense che venerdì, insieme a Rullo, è stato l’artefice della rimonta di Veroli. «Il morale chiaramente non è ottimale – ammette Attilio Caja, che non dimenticherà facilmente quel suo 50esimo anniversario in panchina –, però siamo pronti, preparati, in forma. E adesso bisogna ripartire», vuole pensare positivo il coach pavese, che ha ben chiara la chiave della sconfitta in gara4. «Nel giro di 10’’ è cambiato tutto – sostiene il tecnico –. Prima la ‘scavigliata’ di Roderick, poi il quarto fallo di Vukcevic nel rientro difensivo. Questo quando eravamo avanti 44-31, con l’inerzia in mano. Il resto non conta nulla, non ci sono rimpianti, piuttosto sono stati bravi i ragazzi a stringersi, a compattarsi, a tenere. Ma il ‘peccato originale’ è che abbiamo giocato 30’ senza un americano».
Con Penn sempre in fondo al tunnel, i ‘frusinati’ hanno messo sul piatto la sfrontatezza di Rullo, play-guardia classe ‘90. «Bene, ora anche noi tireremo fuori qualcuno dal cilindro», è pronto a vendere cara la pelle l’Artiglio, che si raccomanda una maggiore attenzione alla ‘voce’ palle perse («Dobbiamo stare attenti, soprattutto nei momenti cruciali dell’incontro»).
 

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E. Carchia

E. Carchia

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