Verso Casale Monferrato-Fortitudo Bologna: parlano Martinoni e Mancinelli
Le parole dei due giocatori
- Come vi avvicinate alle semifinali? Quali sono le condizioni della sua squadra, a livello fisico e mentale?
Martinoni: Ci avviciniamo a queste semifinali dopo aver superato squadre che ci hanno fatto alzare l’asticella sempre di più. Arriviamo carichi, è stata una soddisfazione aver vinto il nostro girone e arrivare fino a qui. Stiamo bene e siamo pronti per la Fortitudo.
Mancinelli: Stiamo bene, siamo un po’ stanchi dalla serie con Verona, le quattro gare sono state dure. Siamo comunque carichi per la semifinale contro Casale.
- Quali spunti vi portate dietro dalla serie precedente?
Martinoni: La serie con Udine ci ha ben preparato per le semifinali. È stata una sfida fisica contro una squadra costruita per obiettivi importanti. Sarà così anche contro la Fortitudo.
Mancinelli: Quando abbiamo difeso abbiamo fatto la differenza. Questo penso sia la cosa più importante per noi, e credo che anche con Casale la nostra chiave sarà la difesa.
- E' soddisfatto del suo rendimento personale in questi playoff, e in generale della sua stagione?
Martinoni: Sono soddisfatto se il mio rendimento si accompagna ad una buona stagione di squadra, ed è quanto avvenuto quest’anno. Società, squadra e città hanno fatto quadrato e in questo modo abbiamo potuto raggiungere traguardi importanti.
Mancinelli: Mi piace parlare maggiormente della squadra: abbiamo capito che dobbiamo rimanere concentrati per 40 minuti, se vogliamo essere efficaci. Se riusciamo ad essere connessi come in gara 4 a Verona possiamo essere molto insidiosi per gli avversari.
- Cosa teme maggiormente della vostra avversaria in semifinale? Quali sono i loro punti di forza?
Martinoni: La fisicità e l’esperienza, la Fortitudo ha un roster completo, tanto talento, e può risolvere qualsiasi partita in pochi minuti, come dimostra la serie con Verona. È una squadra esperta e lunga, con italiani di assoluto valore, come Mancinelli, Cinciarini e Rosselli.
Mancinelli: Casale è una squadra che gioca molto bene in attacco, sarà necessario bloccare Sanders e il tiro di Blizzard e Tomassini. In ogni caso penso che giocando come sappiamo potremo essere molto scomodi.
- Le quattro finaliste hanno tutte nel ruolo di numero 4 giocatori italiani di esperienza (Da Ros, Antonutti, Martinoni e Mancinelli, ndr). Cosa pensa di questa tendenza?
Martinoni: È una cosa positiva, fa piacere, vuol dire che le squadre che arrivano in fondo puntano su giocatori italiani in questo ruolo. Sono in semifinale i roster meglio costruiti, con scelte rivelatesi giuste e logiche.
Mancinelli: Sono tutti giocatori di talento ed esperienza, concentrati in questo ruolo, e le rispettive squadre hanno fatto bene a puntare su di loro, visti i risultati.
Martinoni: Ci avviciniamo a queste semifinali dopo aver superato squadre che ci hanno fatto alzare l’asticella sempre di più. Arriviamo carichi, è stata una soddisfazione aver vinto il nostro girone e arrivare fino a qui. Stiamo bene e siamo pronti per la Fortitudo.
Mancinelli: Stiamo bene, siamo un po’ stanchi dalla serie con Verona, le quattro gare sono state dure. Siamo comunque carichi per la semifinale contro Casale.
- Quali spunti vi portate dietro dalla serie precedente?
Martinoni: La serie con Udine ci ha ben preparato per le semifinali. È stata una sfida fisica contro una squadra costruita per obiettivi importanti. Sarà così anche contro la Fortitudo.
Mancinelli: Quando abbiamo difeso abbiamo fatto la differenza. Questo penso sia la cosa più importante per noi, e credo che anche con Casale la nostra chiave sarà la difesa.
- E' soddisfatto del suo rendimento personale in questi playoff, e in generale della sua stagione?
Martinoni: Sono soddisfatto se il mio rendimento si accompagna ad una buona stagione di squadra, ed è quanto avvenuto quest’anno. Società, squadra e città hanno fatto quadrato e in questo modo abbiamo potuto raggiungere traguardi importanti.
Mancinelli: Mi piace parlare maggiormente della squadra: abbiamo capito che dobbiamo rimanere concentrati per 40 minuti, se vogliamo essere efficaci. Se riusciamo ad essere connessi come in gara 4 a Verona possiamo essere molto insidiosi per gli avversari.
- Cosa teme maggiormente della vostra avversaria in semifinale? Quali sono i loro punti di forza?
Martinoni: La fisicità e l’esperienza, la Fortitudo ha un roster completo, tanto talento, e può risolvere qualsiasi partita in pochi minuti, come dimostra la serie con Verona. È una squadra esperta e lunga, con italiani di assoluto valore, come Mancinelli, Cinciarini e Rosselli.
Mancinelli: Casale è una squadra che gioca molto bene in attacco, sarà necessario bloccare Sanders e il tiro di Blizzard e Tomassini. In ogni caso penso che giocando come sappiamo potremo essere molto scomodi.
- Le quattro finaliste hanno tutte nel ruolo di numero 4 giocatori italiani di esperienza (Da Ros, Antonutti, Martinoni e Mancinelli, ndr). Cosa pensa di questa tendenza?
Martinoni: È una cosa positiva, fa piacere, vuol dire che le squadre che arrivano in fondo puntano su giocatori italiani in questo ruolo. Sono in semifinale i roster meglio costruiti, con scelte rivelatesi giuste e logiche.
Mancinelli: Sono tutti giocatori di talento ed esperienza, concentrati in questo ruolo, e le rispettive squadre hanno fatto bene a puntare su di loro, visti i risultati.
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