Forlì, Nicosanti sul divieto di trasferta ai tifosi di Bologna: C'è grande rammarico
Le parole del presidente della Unieuro Forlì
Questa mattina Pallacanestro Forlì 2.015 ha ricevuto il Decreto della Prefettura di Forlì-Cesena riferito alla partita che domenica vedrà opposta Forlì alla Fortitudo Bologna.
E' stato ufficialmente disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Bologna e l'annullamento, con rimborso, dei tagliandi già venduti.
Al fine di rendere effettivo il Decreto la vendita dei tagliandi per i tifosi ospiti - residenti in provincia diversa da Bologna - è stata limitata a 300 biglietti, che saranno a disposizione presso la sede (viale Corridoni 10) oggi fino alle 19 e sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30, previa esibizione da parte dell'acquirente di un documento d'identità.
A seguito delle decisioni sopra riportate il presidente di Pallacanestro Forlì 2.015 Giancarlo Nicosanti è intervenuto oggi alle 14.30 in conferenza stampa presso l'Unieuro Arena:
"C'è grande rammarico, sia da tifoso che da presidente. Da tifoso si vive tutto l'anno per partite come questa. Dispiace perché credo che l'intero mondo della pallacanestro abbia bisogno di eventi del genere. Da presidente aggiungo che è stato fatto un grande lavoro nelle settimane e mesi passati per cercare una soluzione che rendesse accessibile a tutti gli amanti del basket questo derby. Purtroppo il risultato è stato quello che non ci aspettavamo.
Se pensiamo che tutto nasce da qualche piccolo, e sottolineo piccolo, incidente capitato un paio di anni fa a Bologna... Quella volta ero vicino ai nostri tifosi, e sia la collocazione logistica che la gestione furono, diciamo così, discutibili. Da lì è nato tutto e sono cominciati i divieti. Ma la politica del divieto non può far crescere la pallacanestro e forse neanche la società civile. Di fronte a spettacoli importanti, in cui il pubblico è un attore fondamentale, vietare è qualcosa di sbagliato. E' la sconfitta di tutti. Aggiungo che abbiamo avuto un dialogo, voglio riconoscerlo, con la Questura di Forlì, e pensavamo che questo dialogo potesse far sfociare in un'altra direzione la decisione. Che purtroppo però arrivava da un'altra parte, da Roma. Non possiamo far altro che rispettare, con grande rammarico, la sentenza.
Faremo sentire alta la nostra voce in Lega, ne abbiamo parlato con Renato (Pasquali, ndr): spero che sia l'ultimo anno con un divieto ad una manifestazione sportiva. E' un errore, per tutti: credo che anche la Lega debba farsi sentire con gli organi competenti, non è possibile continuare così.
I soldi sono l'ultima cosa a cui ho pensato perché prevale sempre la parte del tifoso che vorrebbe avere il palazzetto pieno di entusiasmo. Si tratta comunque di diverse migliaia di euro, che per una società sportiva fanno la differenza. E' un danno, ma è maggiore il rammarico di non poter permettere a tutti gli amanti della pallacanestro di assistere allo spettacolo di domenica.
Quest'anno dobbiamo solo dire grazie ai nostri tifosi, abbiamo migliorato enormemente il multometro. Hanno avuto un comportamento fino ad ora che rasenta perfezione. Questo aumenta ancora di più il rammarico per questa decisione".
E' stato ufficialmente disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Bologna e l'annullamento, con rimborso, dei tagliandi già venduti.
Al fine di rendere effettivo il Decreto la vendita dei tagliandi per i tifosi ospiti - residenti in provincia diversa da Bologna - è stata limitata a 300 biglietti, che saranno a disposizione presso la sede (viale Corridoni 10) oggi fino alle 19 e sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30, previa esibizione da parte dell'acquirente di un documento d'identità.
A seguito delle decisioni sopra riportate il presidente di Pallacanestro Forlì 2.015 Giancarlo Nicosanti è intervenuto oggi alle 14.30 in conferenza stampa presso l'Unieuro Arena:
"C'è grande rammarico, sia da tifoso che da presidente. Da tifoso si vive tutto l'anno per partite come questa. Dispiace perché credo che l'intero mondo della pallacanestro abbia bisogno di eventi del genere. Da presidente aggiungo che è stato fatto un grande lavoro nelle settimane e mesi passati per cercare una soluzione che rendesse accessibile a tutti gli amanti del basket questo derby. Purtroppo il risultato è stato quello che non ci aspettavamo.
Se pensiamo che tutto nasce da qualche piccolo, e sottolineo piccolo, incidente capitato un paio di anni fa a Bologna... Quella volta ero vicino ai nostri tifosi, e sia la collocazione logistica che la gestione furono, diciamo così, discutibili. Da lì è nato tutto e sono cominciati i divieti. Ma la politica del divieto non può far crescere la pallacanestro e forse neanche la società civile. Di fronte a spettacoli importanti, in cui il pubblico è un attore fondamentale, vietare è qualcosa di sbagliato. E' la sconfitta di tutti. Aggiungo che abbiamo avuto un dialogo, voglio riconoscerlo, con la Questura di Forlì, e pensavamo che questo dialogo potesse far sfociare in un'altra direzione la decisione. Che purtroppo però arrivava da un'altra parte, da Roma. Non possiamo far altro che rispettare, con grande rammarico, la sentenza.
Faremo sentire alta la nostra voce in Lega, ne abbiamo parlato con Renato (Pasquali, ndr): spero che sia l'ultimo anno con un divieto ad una manifestazione sportiva. E' un errore, per tutti: credo che anche la Lega debba farsi sentire con gli organi competenti, non è possibile continuare così.
I soldi sono l'ultima cosa a cui ho pensato perché prevale sempre la parte del tifoso che vorrebbe avere il palazzetto pieno di entusiasmo. Si tratta comunque di diverse migliaia di euro, che per una società sportiva fanno la differenza. E' un danno, ma è maggiore il rammarico di non poter permettere a tutti gli amanti della pallacanestro di assistere allo spettacolo di domenica.
Quest'anno dobbiamo solo dire grazie ai nostri tifosi, abbiamo migliorato enormemente il multometro. Hanno avuto un comportamento fino ad ora che rasenta perfezione. Questo aumenta ancora di più il rammarico per questa decisione".
© Riproduzione riservata