Boniciolli: "In Italia vincere è un sollievo e non una gioia"
"Quando vinco voglio essere contento. In Italia c'è un concetto di pressione del quale sono stufo. Per questo me ne andrò di nuovo rapidamente" . La parole del coach biancoblù dopo la sconfitta con Ravenna
“Non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori. Abbiamo giocato una partita contratta, ma nessuno ha fatto un passo indietro. Abbiamo risentito della partita di ieri, ma soprattutto abbiamo avuto percentuali di tiro molto scarse anche a fronte di tiri ben costruiti. Poiché non esiste giocatore al mondo che tiri per sbagliare, sono comunque contento della costruzione del gioco e delle opportunità che abbiamo avuto. E' chiaro che con 19/57 dal campo, ovvero un canestro ogni due minuti, vincere diventa complicato. Si chiama palla a canestro, ese non la metti non vinci mai, è molto semplice. Al di là di tutto sono comunque sereno e riconoscente verso i miei giocatori., tant'è vero che abbiamo dato due giorni liberi perché se lo meritano”.
“Ho come modello di riferimento la Brescia di due anni fa, promossa in serie A dopo quattro serie finite a gara cinque, per cui noi andiamo avanti su questo percorso, certo dispiaciuto per oggi, ma consapevole di aver giocato due partite serie e d'impegno, senza dimenticare che eravamo senza uno straniero, che prima o poi arriverà, e Mancinelli per noi molto importante”.
“Ritmi play off? Sono definizioni che vi fate voi. Questa era solo la Coppa Italia. Nei play off non si giocano due partite di fila, ma con intervalli di almeno un giorno. Così ravvicinati non giocheremo più, per cui se dovessimo trarre conclusioni da esempi sbagliati, sbaglieremo la conclusioni”.
“Parlo coi miei giocatori spesso, soprattutto con quelli emotivamente più propensi a perdere il controllo. Amici e Italiano oggi erano preda di un nervosismo difficile da comprendere; queste sono le partite più divertenti dell'anno, ma credo sia un fattore fisico e di carica agonistica. Tra i tanti disastri che la letteratura sportiva ha fatto nel nostro mondo, c'è quello del concetto della pressione, riassunto perfettamente da un'intellettuale dello sport italiano come Gianluca Vialli, il quale sostiene che in Inghilterra vincere è una gioia, mentre in Italia un sollievo. Per questo me ne andrò dall'Italia di nuovo molto rapidamente perché sono stufo di avere sollievo quando vinco. Voglio invece ed essere contento, e non ne posso di più di sta roba dell'ansia, non perché non sia in grado di gestirla, ma proprio perché mi sono rotto le palle”.